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DICHIARAZIONE DI TENERIFE

per
PROMUOVERE LA VITA INDIPENDENTE
PORRE FINE ALLA DISCRIMINAZIONE CONTRO LE PERSONE CON DISABILITA'

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Noi, 400 partecipanti provenienti da molti Paesi europei, riuniti nel 1° Congresso Europeo per la Vita Indipendente tenutosi in Tenerife, nel quadro delle manifestazioni del 2003 Anno Europeo delle Persone con Disabilità, chiediamo con insistenza che i Governi dell'Isola delle Canarie e Spagnolo si facciano promotori nel patrocinare l'implementazione di questa Dichiarazione in seno alla politica dell'Unione Europea, specificatamente nella fase preparatoria della Direttiva sulla Non Discriminazione delle Persone Disabili e nel Piano di Azione Europeo per la Disabilità.

I principi di Vita Indipendente
Noi, persone con disabilità, dobbiamo avere i mezzi per poter essere responsabili delle nostre vite e delle nostre azioni, come le persone senza disabilità. La maggior parte dei problemi che le persone disabili devono affrontare non sono di ordine medico, bensì sociale, economico e politico.

Dopo una storia di emarginazione e di esclusione le persone con disabilità stanno ORA rivendicando il diritto di scegliere come vivere la loro vita in seno alla società.
Rivendichiamo le medesime opportunità e scelte e lo stesso controllo e autodeterminazione nella nostra vita quotidiana che per le persone senza disabilità vengono dati per scontati.

Una partecipazione piena e paritaria nella società ci permetterà di esprimere il nostro massimo potenziale come esseri umani, contribuendo in tal modo alla vita economica e sociale della società stessa. Storicamente questo ci è stato sino ad ora negato.

Le persone con disabilità devono essere considerate esperte di ciò che riguarda la loro vita.
Da esperti abbiamo il diritto e la responsabilità di parlare di noi stessi. Inoltre dobbiamo essere noi a controllare le organizzazioni che ci rappresentano.
La Vita Indipendente è un Diritto Umano fondamentale per tutte le persone con disabilità, a prescindere dalla natura e dalla gravità del loro handicap. Sono perciò comprese le persone con difficoltà di apprendimento, con problemi psichiatrici, i sopravvissuti a malattie o incidenti, i bambini disabili e gli anziani disabili. Tutti i sistemi di vita e tutte le diversità devono essere presi in considerazione. Ogni essere umano dovrebbe avere il diritto di effettuare scelte su ciò che concerne la propria vita.

Noi affermiamo

che in tutte le attività del settore pubblico come la progettazione di infrastrutture, l'istruzione, i trasporti, il lavoro e altri servizi, le necessità delle persone con disabilità devono essere profondamente considerate in una Progettazione Universale ed Inclusiva (Progettazione di Inserimento Globale). La progettazione e l'attuazione dei servizi deve seguire i principi della vita indipendente ed essere incentrata sui bisogni individuali della persona.

L'Assistenza Personale permette alle persone con disabilità fisiche, sensoriali, intellettive e di altro tipo di vivere una vita autodeterminata nella società, e di partecipare pienamente a tutte le attività umane: per esempio essere genitori, educare i figli, avere una vita sessuale, studiare, lavorare, usufruire delle infrastrutture ambientali, godere di attività di tempo libero e culturali, far politica.

Le persone disabili dovrebbero poter esercitare il massimo controllo in materia di servizi correlati alla disabilità e alla vita indipendente. Tra questi i finanziamenti pubblici, la difesa, la formazione e il supporto alla pari per quelle persone con disabilità che non sanno, o non desiderano, avere il pieno controllo della propria vita.
E' inaccettabile che ci siano ancora cittadini europei con disabilità negli istituti perché mancano alternative di vita appropriate nella società.

Noi rimarchiamo che i servizi di supporto alla vita indipendente sono essenziali affinché le persone con disabilità possano godere di libertà basilari e che essi devono essere economicamente supportati da tutti i Governi.

Noi, persone disabili provenienti da tutta l'Europa, non accettiamo limitazioni nei finanziamenti destinati a garantire la nostra libertà basilare. Se necessario siamo pronti a sfidare e a verificare eventuali dichiarazioni sulla mancanza di risorse economiche.

Unione Europea
Noi facciamo pressione affinché l'Unione Europea (UE) continui a sviluppare le politiche per i diritti umani per migliorare la qualità della vita delle persone disabili attraverso la libertà di scelta ed una più alta qualità dei servizi.

Noi condanniamo qualsiasi tipo di segregazione e istituzionalizzazione, in quanto violazione diretta dei nostri Diritti Umani. I governi devono implementare e rinforzare la legislazione che protegga i Diritti Umani e le pari opportunità delle persone disabili.

Noi sollecitiamo con urgenza l'UE ad adottare misure che garantiscano e privilegino soluzioni di integrazione sociale e non di istituzionalizzazione nel settore dei servizi per la disabilità.

Le persone con disabilità devono poter convertire i servizi di cui attualmente usufruiscono o potrebbero usufruire in somme di denaro equivalenti, erogate attraverso "pagamenti diretti" ( in Italia assistenza personale autogestita, con "pagamenti indiretti").

In osservanza del Trattato di Roma noi chiediamo ai governi dell'UE di adottare un livello minimo per quel che concerne i "pagamenti diretti" per i servizi di Assistenza Personale in tutti i Paesi dell'UE, così da promuovere la libertà di movimento. Inoltre devono essere pienamente considerati i bisogni delle persone disabili allorché si promuovono standard di interazione nel campo dei beni e dei servizi.

Noi chiediamo ai governi dell'UE di finanziare lo sviluppo e il supporto di organizzazioni controllate e gestite da persone con disabilità per promuovere la vita indipendente.

Chiediamo all'UE di adottare le misure necessarie a prevenire ogni discriminazione nei confronti delle persone con disabilità nei progressi futuri della genetica, della scienza e della tecnologia.

29 Aprile, Tenerife, Isole Canarie, Spagna


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