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«Riccio ci dà una lezione di moralità professionale, che in primo luogo consiste nell’assumere fino in fondo le proprie responsabilità di fronte al vero protagonista della vicenda, la persona che chiede collaborazione per poter continuare a governare la propria vita in una condizione di libertà ormai preclusa dalla situazione del corpo.» dalla Prefazione di Stefano Rodotà Immobilizzato da anni nel suo letto, incapace di respirare se non grazie
a una macchina, nell’autunno 2006 Piergiorgio Welby – malato di distrofia
muscolare progressiva – rende pubblica con un appello diretto al presidente
della Repubblica la sua richiesta di essere lasciato morire. Il dottor
Mario Riccio, anestesista di Cremona, si assume la responsabilità di fare
come Welby chiede: dopo averlo sedato, lo distacca dal respiratore artificiale
che lo tiene in vita. Gianna Milano, giornalista scientifica al settimanale "Panorama",
è autrice fra l'altro di: Sangue e Aids. Storia di uno scandalo italiano
(Il Pensiero Scientifico, 1995); Bioetica, dalla A alla Z (Feltrinelli,1997)
e La rivoluzione delle cellule staminali (con Chiara Palmerini;
Feltrinelli, 2005). Mario Riccio, anestesista rianimatore presso
l'ospedale di Cremona, è membro del consiglio direttivo della Consulta
di Bioetica Onlus e dell'Associazione Luca Coscioni alle quali
devolve i diritti d'autore del libro. |