(indice Voce sul sociale)
C.A.T.
Comitato Associazioni di Tutela |
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Angsa Marche
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Ass. La Crisalide
Ass. La Meridiana
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona
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Ancona, 18 dicembre 2007
- Assessore alla Salute Regione Marche
- Dirigente Servizio Salute
E p.c. - Direttore Agenzia sanitaria regionale
- Dirigente Servizio Politiche sociali
Oggetto: Autorizzazioni strutture salute mentale.
Ripetutamente in questi anni abbiamo posto il problema dell’autorizzazione
di strutture residenziali per persone con malattia mentale. In assenza
di intervento normativo la situazione si presenta, purtroppo, in maniera
molto confusa. Il Manuale di autorizzazione (dgr 2200-2000) della legge
20-2000 fa, ovviamente, riferimento, alle strutture in quel periodo normate;
successivamente il piano sanitario 2003-2006 e soprattutto il Progetto
obiettivo salute mentale del 2004 hanno introdotto nuove tipologie di
strutture che, non poteva essere altriment, non figurano all’interno
dell’atto emanato precedentemente.
Ad esempio le residenze protette presenti nel PSR 2003 e nel PoSM a quali
requisiti devono rispondere per funzionare? Qual è lo standard
di assistenza previsto? Stesso discorso vale per le RST introdotte dallo
stesso PO. In questa situazione vi è il reale rischio che si autorizzino
le comunità alloggio per soggetti con “disturbi mentali della
legge 20-2002 (vedi nostra ultima nota del 12 dicembre), per l’accoglienza
di soggetti che dovrebbero afferire ad altre strutture. Va ricordato che
queste comunità devono ospitare soggetti con alto grado di autonomia,
prevedono un servizio di assistenza domiciliare per funzioni di supporto;
non esiste, conseguentemente, una retta. Chiediamo pertanto che da subito
vengano verificate tutte le strutture che hanno ricevuto autorizzazione
per “comunità alloggio per soggetti con disturbi mentali”,
così come ribadiamo la richiesta che con urgenza l’assessorato
alla salute riordini il percorso autorizzativo delle strutture per soggetti
con disturbi mentali.
Con l’occasione torniamo a far presente che ad oggi nessuna norma
definisce i requisiti di funzionamento (compresi gli standard di personale)
dei centri diurni per malati di Alzheimer che dovevano trovare applicazione
all’interno della dgr 2200-2000.
In attesa di riscontro si inviano cordiali saluti
il Comitato
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