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C.A.T.
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Anglat Marche
Angsa Marche
Ass. Free Woman
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona


Ancona, 20 giugno 2004

All’Assessore ai servizi sociali Regione Marche
All’Assessore alla sanità Regione Marche



Oggetto: Attivazione Intervento Vita Indipendente per persone disabili. Funzionamento Unità Multidisciplinari.


Questo Comitato, lo scorso 13 aprile, aveva di nuovo sollecitato l’avvio di una sperimentazione del servizio di Vita Indipendente - Aiuto alla Persona. Purtroppo a circa un anno dalla presentazione della proposta da parte del Gruppo istituito dalla Regione cui ha partecipato anche rappresentanti di questo Comitato, non si riesce ad avere alcuna risposta. Se è oramai sfumata ogni possibilità di avvio per il 2004, si rischia che neanche nel 2005 verrà avviata la sperimentazione.
A questo punto la regione deve chiarire - anche per rispetto del lavoro del Gruppo che ha elaborato la proposta - quali sono le reali intenzioni riguardo l’attivazione di questo intervento. Attendiamo il chiarimento.

Ribadiamo inoltre la richiesta formulata lo scorso 13 aprile riguardo il funzionamento delle Unità Multidisciplinari all’interno delle Zone territoriali “Funzionamento delle Unita multidisciplinari. Nel constatare che, di fatto, le indicazioni normative regionali sulle UM sono disattese da tutte le zone sanitarie; che gli operatori lavorano in una situazione di grande precarietà e incertezza che si traduce in una estrema difficoltà a realizzare la presa in carico con conseguenti disagi da parte degli utenti, si intende segnalare la grande situazione di confusione quando gli utenti sono seguiti per l’intervento riabilitativo dalle strutture private accreditate (gli ex. art. 26). Si viene a creare una situazione di grande incertezza e disorientamento da parte delle famiglie, che sperimentano spesso un palleggiamento di responsabilità tra gli enti. Questo Comitato ritiene che in nessun caso può venire meno
la funzione delle UM, anche quando l’intervento riabilitativo viene erogato da altri servizi. In questi casi si tratta di definire a livello locale accordi tra Zone sanitarie e strutture accreditate. L’impressione, non vorremmo diventasse certezza, è che non ci sia a livello regionale la volontà di andare ad un chiarimento. Tale situazione, come ripetiamo, produce forte disorientamento nelle famiglie. Il problema riguarda i Servizi e all’interno degli stessi deve essere risolto. Chiediamo pertanto alla Regione che con urgenza venga fatta chiarezza, assicurando alle famiglie gli interventi di cui hanno diritto come previsto dalla normativa regionale. Restiamo pertanto in attesa di una rapida soluzione che porti anche ad un chiarimento all’interno della stessa regione riguardo le funzioni - e il relativo personale - assegnato alle UM”.

Si resta in attesa di riscontro

distinti saluti

Il Comitato