(indice Voce sul sociale)
C.A.T.
Comitato Associazioni di Tutela |
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Alzheimer Marche
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Anglat Marche
Angsa Marche
Ass. Free Woman
Ass. La Crisalide
Ass. La Meridiana
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona
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Ancona, 20 ottobre 2008
- Assessore ai servizi sociali Regione Marche
- Assessore Istruzione e formazione professionale
Oggetto: Servizi sociali e sociosanitari. Figura professionale educatore
professionale.
Con la presente si intende nuovamente portare all’attenzione (vedi
nostra nota del 31.5.2004 che alleghiamo) il problema della figura professionale
dell’educatore professionale all’interno del servizi
socioeducativi e sociosanitari. Nei fatti si continua a lavorare in questi
servizi senza la qualifica professionale richiesta ma soprattutto pullulano
corsi variamente finanziati (Provincia, FSE, ecc…) nei quali si
annunciano, con qualche centinaio di ore, improbabili qualifiche tutte
contrassegnate variamente con la parola educatore.
I corsi sono ovviamente a pagamento e ingenerano spesso nei frequentanti
l’idea che con qualche mese di corso si diventa educatore professionale
o esiste una qualche equipollenza.
Crediamo che sia assolutamente urgente interrompere questa spirale facendo
in modo che fatto salvo il mantenimento del posto anche a soggetti senza
qualifica che lavorano da anni nei servizi, per tutti i nuovi ingressi
debba valere, come logica vorrebbe, il possesso del solo titolo di educatore
professionale (peraltro ancora oggi assistiamo ad assunzioni di soggetti
senza qualifica, seppur richiesta, perché questi sono ad un livello
inferiore e quindi vengono ridotti i costi del personale).
In attesa di riconoscere gli intendimenti dell’amministrazione si
inviano cordiali saluti
il Comitato
Ancona, 31 maggio 2004
- All’Assessore ai servizi sociali - Regione Marche
Oggetto: Figura professionale educatore professionale.
Con la presente si intende segnalare la permanente situazione di molti
servizi sociosanitari (in particolare rivolti a minori e soggetti con
handicap), per i quali, per l’importante valenza educativa degli
stessi, è prevista la figura dell’educatore professionale.
Purtroppo da sempre nella nostra regione la qualifica di “educatore”
si acquista sul campo e così tutti gli operatori che lavorano in
questi servizi diventano educatori.
Si pensi se nei ruoli sanitari sarebbe solo pensabile tale situazione.
Ciò determina, purtroppo, che in moltissime realtà complessi
interventi educativi-riabilitativi vengano effettuati da personale senza
la qualifica sopra detta; molto spesso, per operare nei servizi, è
sufficiente un qualsivoglia diploma di scuola media superiore.
Anche a seguito dell’approvazione del Regolamento regionale 1-2004
che contiene indicazioni riguardanti le qualifiche professionali operanti
all’interno dei servizi, si ritiene non rinviabile che a livello
regionale si affronti tale questione per evitare che a fronte delle disposizioni
previste, data la scarsa reperibilità di tale figura professionale,
si continui a non avvalersi di tale figura professionale.
Confidando nell’attenzione, si resta in attesa di riscontro
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