(indice Voce sul sociale)
COORDINAMENTO VOLONTARIATO VALLESINA-
c/o Gruppo Solidarietà, Via S. d'acquisto 7, 60030 Moie di Maiolati (AN)
Tel. e fax 0731.703327
- Presidente Giunta regionale
- Assessore alla sanità
- Direttore Agenzia sanitaria regionale
- Presidente e Componenti V Commissione Cons.
- Gruppi Consiliari
- Segreterie regionali CGIL-CISL-UIL
20 dicembre 2000
Oggetto: Sistema residenziale extraospedaliero. Posti letto di riabilitazione
e lungodegenza.
Ad oltre due anni dall'approvazione del Piano sanitario regionale riteniamo
più che mai opportuno ritornare a porre all'attenzione la situazione riguardante
i servizi in oggetto.
- Posti letto di riabilitazione e lungodegenza. A fronte di un posto
letto per mille abitanti previsto dalla normativa nazionale, il PSR si è posto
nel triennio 1998-2000 l'obiettivo di arrivare ad avere almeno 0,65 posti
letto. A tutt'oggi pochissimi sono i posti realizzati secondo le previsioni
del Piano; ciò, come risaputo, determina - nonostante tutti parliamo di continuità
assistenziale - la mancata fruizione di alcuni interventi o l'utilizzo improprio
di alcune strutture (vedi RSA).
- Sistema residenziale extraospedaliero. A fronte della previsione
del Piano, della DGR 2090/2000 sul fabbisogno di strutture e della DGR 2200/2000
(Manuale di autorizzazione), permangono situazioni di indefinizione e di conseguente
grave ambiguità rispetto a localizzazione e funzionamento. In particolare
diventa intollerabile il quadro derivante dalla riconversione in RSA
dei presidi disattivati nel 1992. Ad esempio nel territorio della AUSL 5 le
3 RSA operanti (per complessivi 60 p.l.) gestiscono per la stragrande maggioranza
utenti che dovrebbero afferire al sistema della riabilitazione-lungodegenza
ospedaliera (con quale personale? Con quale direzione di struttura?). Non
va dimenticato inoltre che con la struttura RSA si entra nel cosiddetto settore
"socio-sanitario" con la previsione del pagamento della cosiddetta quota alberghiera,
ecc.. Risulta, ad esempio, ancora non chiaro dove sono ubicate le RST o le
RSA presenti nel territorio regionale, in base a quale autorizzazione le RSA
possono accogliere malati che non dovrebbero afferire a queste strutture,
ecc..; del tutto indefinita rimane inoltre la situazione riferita ai NAR all'interno
delle Case di riposo.
Ribadiamo pertanto le nostre richieste già precedentemente formulate:
- Definire nuove linee guida sulle RSA in sostituzione di quelle del 1992,
- fare chiarezza sulla rete residenziale extraospedaliera come definita dal
PSR in termini di localizzazione, posti letto e standard
- assistenziali,
- sollecitare le AUSL all'attivazione dei posti letto di riabilitazione e
lungodegenza così come previsti dal PSR.
Si coglie l'occasione per inviare cordiali saluti
Per Coordinamento
Fabio Ragaini
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