(indice Voce sul sociale)
C.A.T.
Comitato Associazioni di Tutela |
Associazioni aderenti:
Aism Regionale
Alzheimer Marche
Anffas Jesi
Anglat Marche
Angsa Marche
Ass. Free Woman
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona
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Ancona, 21 luglio 2004
Presidente e componenti Giunta regionale
Gruppi Consiliari
Oggetto: Case di Riposo. Proposta di modifica della legge regionale
20-2002.
Questo Comitato esprime la più netta contrarietà alla proposta di modifica
che la Regione intende apportare alla legge regionale 20-2002, Disciplina
in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture e dei servizi
sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale, attraverso un emendamento
alla legge di assestamento al Bilancio 2004.
La proposta modifica il comma 3 dell’articolo 6, come segue: La casa
di riposo di cui all’articolo 3, comma 3, lettera c), è una struttura
residenziale a prevalente accoglienza alberghiera destinata ad accogliere,
temporaneamente o permanentemente, anziani autosufficienti o con livelli
di non autosufficienza comunque compatibili con i servizi sociosanitari
disponibili nelle strutture che per loro scelta preferiscono avere servizi
collettivi o che per senilità, per solitudine o altro motivo, richiedono
garanzie di protezione nell’arco della giornata e servizi di tipo comunitario
e collettivo.
Tale modifica permette alle Case di Riposo di poter continuare ad ospitare
- come avviene oggi - anche anziani non autosufficienti che dovrebbero
essere accolti nelle Residenze Protette o nelle RSA (possibilità che la
legge 20 escludeva). In questo modo si perpetua e legittima l’accoglienza
presso queste strutture - autorizzate per accogliere soggetti autosufficienti
- di soggetti malati e non autosufficienti. La genericità della formulazione
(quali sono questi livelli, chi li valuta) renderà possibile l’accoglienza
di qualsiasi situazione di non autosufficienza. Con quali standard assistenziali?
Con gli stessi oggi erogati attraverso le convenzioni in regime ADI?
In questo modo si risolve alla radice il problema della risposta residenziale
per anziani non autosufficienti, con la riduzione automatica del fabbisogno
di residenze protette e di RSA. L’emendamento pare andare in senso del
tutto contrario ai bisogni della popolazione residente nelle strutture
ed a quelle dei malati non autosufficienti non assistibili a domicilio.
Invece di aumentare il numero di posti letto per RSA e RP (definendo per
i primi gli standard assistenziali, adeguandoli per i secondi alle esigenze
delle persone accolte), si tenta, improvvisamente e improvvidamente, di
legittimare la situazione esistente a tutto danno dei bisogni e delle
esigenze delle persone.
Questo Comitato, nel ritenere estremamente grave il contenuto della proposta
di modifica, chiede pertanto il ritiro dell’emendamento e sollecita nuovamente
l’adeguamento della rete residenziale con l’utilizzo delle RSA secondo
la classificazione ricevuta e con il contestuale aumento di almeno 1000
posti letto rispetto a quelli previsti nel Piano.
cordiali saluti
I l Comitato
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