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Comunicato stampa

In riferimento all'articolo comparso sul "Corriere Adriatico" in data 23.10.2001 titolato "Così cambia l'assistenza" ci sembrano opportune alcune precisazioni anche per evitare che dichiarazioni precedenti all'approvazione degli atti amministrativi possano far supporre intenti propagandistici:

  • Il Gruppo Solidarietà insieme ad altre associazioni da tempo chiede ai Comuni dell'intera Vallesina l'adeguamento ai contenuti del D.lgs 130 emanato nel maggio 2000 in merito alla contribuzione a carico degli utenti dei servizi socio assistenziali. Anche antecedentemente al decreto non ci si è stancati di chiedere modifiche, ad esempio per i servizi riguardanti l'handicap, al sistema regolamentare riguardante la contribuzione. L'attuale regolamento - in vigore da oltre cinque anni - prevede infatti che una famiglia (indipendentemente dal numero dei componenti) con reddito lordo annuo di L. 20.000.001 (pari L. 1.600.000 mensile lordo) contribuisce alla spesa del servizio, che può arrivare tra le innumerevoli combinazioni anche a 400-500 mila lire al mese. Facciamo inoltre presente che la normativa sull'obbligazione alimentare impedisce agli enti pubblici di pretendere contributi economici dai parenti tenuti agli alimenti. Dunque non si tratta di anticipare alcuna riforma ma di dare attuazione alle leggi vigenti.
  • Nella riunione della Commissione Consiliare dello scorso 19 ottobre non è risultata chiara la volontà della Amministrazione comunale di attuare il D. lgs riguardo gli anziani non autosufficienti certificati dalla ASL per tutti i servizi: domiciliari, diurni e residenziali come specificato dal D.lgs 130/2000. Ed infatti tale riferimento (vedi ricovero in strutture) non compare nell'articolo citato. Ricordiamo le cifre esorbitanti (80.000-100.000 L. al giorno) richieste ad esempio agli anziani malati non autosufficienti ed ai loro parenti ricoverati presso residenze sociali o socio-sanitarie.
  • Auspichiamo inoltre vivamente che il Comune di Jesi, Comune capofila nella Conferenza dei sindaci assuma le iniziative più opportune perché l'ASL 5 assuma come di spettanza gli oneri per tutti gli interventi domiciliari, diurni e residenziali rivolti a soggetti malati e non autosufficienti.
  • Come già annunciato in mancanza di modifiche alla regolamentazione della partecipazione al costo da parte degli utenti nei servizi rivolti ai soggetti indicati dal D. lgs 130/2000 inviteremo espressamente gli utenti di tutti i Comuni della Vallesina ad interrompere, il pagamento del contributo economico quando questo preveda la partecipazione anche dei parenti tenuti agli alimenti.

    23.10.2001

Gruppo Solidarietà