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lì 27.04.2003

- Sindaco Comune di Cupramontana
Assessore servizi sociali Comune di Cupramontana
e p.c. - Sindaco e Assessore servizi sociali comune di Jesi
comune capofila gestione associata



Oggetto: Partecipazione al costo del servizio. Riferimento lettera inviata alle famiglie del 11.4.03.


In data 15 ottobre 2002 le scriventi associazioni avevano inviato una nota in risposta alle tesi sostenute nella Vs lettera del 4.10.02. Nessuna risposta è stata data ed ora con lettera del 11.4.03 si invitano nuovamente le famiglie al pagamento della quota, dopo che, come abbiamo già fatto notare, si è minacciata verbalmente la sospensione del servizio in caso di persistente insolvenza. Si rimanda a quanto già scritto e richiesto nella nostra nota del 15 ottobre 2002 che attende ancora una risposta e che vi sollecitiamo anche in base alla legge 241/90. Vogliamo invece far notare, nel momento in cui chiedete il rispetto di un Regolamento se riteniate di stare, nella stessa materia, rispettando la legislazione vigente. Infatti le norme debbono essere rispettate, ovviamente dai cittadini, ma anche e soprattutto, dalle varie articolazioni dello stato.

a) La regolamentazione (quella approvata dal CC in data 27.2.97) che il Comune di Cupramontana intende far applicare rispetta l'art. 438 codice civile, come confermato dall'art. 2 del decreto legislativo 130/2000 dove si stabilisce che "Gli alimenti possono essere chiesti solo da chi versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento"?
b) il DPCM (atto amministrativo) previsto (e non ancora emanato) dal D. lgs 130/2000, che ha lo scopo di "favorire la permanenza dell'assistito presso il nucleo familiare di appartenenza" può: a) modificare le disposizioni del D. lgs 130/2000 che stabiliscono che la contribuzione deve far riferimento alla situazione economica del solo assistito; b) indurre cambiamenti nelle norme stabilite dal decreto legislativo (che ha valore di legge) 130/2000?
c) il Regolamento vigente non tiene in alcun conto tutta la normativa Isee e disattende le indicazioni del D. lgs 130/2000 (art, 1, comma 2), che obbliga entro 6 mesi dall'emanazione del decreto previsto dall'art. 2, comma 3 (emanato il 4.4.031), ad applicare tale normativa. Il Comune di Cupramontana e tutti gli altri comuni che lo applicano ritengono di non avere vincoli in proposito?

Si resta in attesa pertanto degli opportuni chiarimenti.

Distinti saluti
Gruppo Solidarietà
Ass. Il Mosaico



Si coglie l'occasione per comunicare che con delibera n. 1000 del 16 aprile 2002 anche il Comune di Milano che ha dato applicazione ai D. lgs 109/98 e 130/2000 nella quale si dichiarano decadute due precedente disposizioni relative alla contribuzione da parte degli obbligati agli alimenti (art. 433 codice civile)