(indice Voce sul sociale)
COORDINAMENTO VOLONTARIATO VALLESINA-
c/o Gruppo Solidarietà, Via S. d'acquisto 7, 60030 Moie di Maiolati (AN)
Tel. e fax 0731.703327
Assessore regionale alla sanità
e p.c. - Direttore generale AUSL Jesi
27 dicembre 2000
Oggetto: RSA nella AUSL 5 di Jesi. Richiesta di chiarimenti.
Con la presente si intende sottoporre la questione relativa alle RSA presenti
nel territorio della ASL 5 derivanti dalla disattivazione dalla funzione ospedaliera
del 1992 (D.R. 99/92 e 3240/92). In particolare si intende ricevere conferma
circa la riconducibilità delle 3 strutture alla tipologia RSA, come stabiliscono
gli atti regionali fin qui emanati.
Esse infatti dal 1992 continuano ad ospitare, per la gran parte, soggetti in
dimissione ospedaliera, che dovrebbero afferire ai posti letto di riabilitazione
e lungodegenza, e, nei fatti, quand'anche permangano le condizioni di non autosufficienza
compatibili con la permanenza in RSA (vedi DPR 14.1.97 e PSR) intendono il proprio
mandato come confinato al periodo di "non stabilizzazione della malattia" (l'esatto
contrario di una RSA): concependosi alla stessa maniera di un servizio di riabilitazione
o di lungodegenza ospedaliera e comunque con una degenza a termine. Affermare
pertanto che nella AUSL 5 di Jesi sono presenti 60 posti di RSA non è assolutamente
esatto. Si tratta di 60 posti letto classificati come RSA (ed infatti è previsto
il pagamento di una quota alberghiera), ma utilizzati, per la gran parte, da
sempre con una funzione assolutamente diversa.
Tale situazione si rivela, oltre che in contrasto con le leggi vigenti in materia
sanitaria, particolarmente ingiusta perché colpisce persone gravemente malate
e dunque particolarmente deboli.
A distanza di 8 anni dalla riconversione in RSA di queste strutture aspettiamo
dalla Regione Marche una parola finalmente chiarificatrice.
In attesa di un sollecito riscontro, inviamo cordiali saluti
Per Coordinamento
Fabio Ragaini
|