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Raniero La Valle
Se questo è un Dio
Ponte alle grazie, 2008
Pagine 320, € 15.00
La felicità è rara e il futuro incerto. Nei rapporti internazionali
è tornata la guerra. Per uno che si libera, molti vengono oppressi.
La ricchezza cresce e i poveri aumentano. E Dio dov’è? La
società di oggi non se lo chiede neppure; i laici discutono molto
sulla Chiesa, la Chiesa discute molto sull’embrione, ma in questo
dibattito c’è un assente, ed è Dio. Infatti per molti
non esiste, per gli altri bisogna fare «come se Dio non ci fosse».
Però la domanda è rimasta da quando, dinanzi a un ragazzo
appeso alla forca nel campo di Auschwitz, qualcuno chiese: «Ma Dio
dov’è?». I nazisti, come molti altri persecutori nella
storia, avevano detto che Dio era con loro. Fu allora che risuonò
il grido: «Considerate se questo è un uomo». Infatti,
quando Dio è in cattive mani, l’uomo è perduto.
Sono molti oggi a dire di avere Dio con sé. E non solo estremisti
e kamikaze, anche Bush afferma di «piangere sulla spalla di Dio»
e intanto invade le terre dei suoi nemici e dichiara la guerra perpetua.
Perciò in questo libro si prende sul serio «l’ipotesi
Dio» e si interroga la storia per sapere attraverso quali rivelazioni
e fraintendimenti egli sia giunto fino a noi, e perché egli sia
concepito e compreso in molteplici modi, se tutti siano a lui graditi,
e se ce n’è uno che più degli altri sia vero.
UN BRANO
"A guardarlo con «tenerezza», si direbbe che per Dio
le cose non si erano messe affatto bene. Nonostante il grande investimento
fatto su di lui, l’uomo non era per niente in pace e non riusciva
a salvarsi. Certo, in tutta la terra esseri umani impauriti e affascinati
si prostravano in adorazione, erigevano altari, gli innalzavano vittime
e olocausti di soave odore, e la Bibbia era piena di lodi e di invocazioni
di perdono. Ma Dio non aveva creato per questo; non per questo aveva fatto
spazio al mondo ed all’uomo, pur sapendo di entrare così
nel dolore. Ciò aveva fatto per un’unica e divina ragione:
per amore, soltanto per amore. E invece si stava creando un colossale
fraintendimento; Dio non riusciva a farsi capire, e la grande drammaturgia
cosmica umano-divina stava andando in scena sulla terra come una commedia
degli equivoci. Prima di tutto c’era quella storia che chi vede
Dio muore. La fonte della vita dava invece la morte..."
Raniero La Valle
Raniero La Valle è stato parlamentare della Repubblica nella Sinistra
Indipendente dal 1976 al 1992. Veniva dal giornalismo, avendo diretto
Il Popolo e L’Avvenire d’Italia, per il quale giorno per giorno
aveva dato conto del Concilio. Giornalista televisivo, con documentari
e inchieste ha raccontato storie del Vietnam, della Cambogia, della Palestina,
dell’America Latina, i dialoghi tra le religioni e la marcia dei
pacifisti a Sarajevo. In Parlamento è stato tra gli artefici della
riforma della legge sull’obiezione di coscienza. Ha fondato e dirige
«Vasti, che cos’è umano?», che è una scuola
di ricerca e critica antropologica. Tra i suoi libri Coraggio del Concilio
(Morcelliana, 1964); Dalla parte di Abele (Mondadori, 1971); Fuori dal
campo (Mondadori, 1978); con Linda Bimbi Marianella e i suoi fratelli
(Feltrinelli, 1983).
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