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Marco Bobbio
Il malato immaginato. I rischi di una medicina
senza limiti
Einaudi, 2010
pp. 220, € 18,00
Postfazione di Luigi Pagliaro
Ci deve essere qualcosa che non funziona se una persona, quando non ha
alcun problema, va a farsi visitare da un medico. È questo il progresso
della medicina che desideriamo?
Siamo cosí ben curati che ci sentiamo tutti ammalati?
Ogni individuo ha diritto alla cura migliore. Ma qual è la cura
migliore? Marco Bobbio si interroga sulla pratica di una medicina sempre
più invadente, che diffonde il timore, su basi meramente statistiche,
di minacciose malattie, induce il bisogno di terapie anche quando si sta
bene, non sa riconoscere i propri limiti e ci impone trattamenti standardizzati.
Dati, numeri, trend hanno sostituito l'individuo, le sue preferenze e
i suoi valori, ma questo castello di certezze mostra sempre più
tutta la sua fragilità. Col risultato che siamo curati molto meglio
rispetto a cinquant'anni fa, ma stiamo peggio. Attraverso le storie dei
rapporti quotidiani tra medici e ammalati, emerge il disagio di una medicina
che si allontana dalla persona sofferente, riducendola a un insieme di
parametri alterati.
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