Appunti n. 253 (n. 4/2025, ottobre-dicembre 2025)

(indice Appunti)


Questo numero


La contenzione nelle residenze per anziani

 

Raccontiamo l’inclusione

 

La legge lombarda sulla disabilità: un bilancio

 

Il Gesto in riabilitazione

 

Spiritualità e cure palliative


L’ultimo numero dell’anno lo apriamo con i dati di alcune aziende sanitarie marchigiane, raccolti dal Gruppo Solidarietà, sulla contenzione nelle residenze per anziani della Regione. Dove la raccolta è stata più precisa il numero delle persone contenute oscilla tra il 75 e 85%. Un dato estremamente allarmante che richiederebbe analisi rigorosa delle cause e urgenti interventi volti ad una drastica riduzione del fenomeno. I dati sono accompagnati dal commento di tre esperti (Letizia Espanoli, Pietro Landra, Antonio Guaita).

 

Segue l’intervista ad Enrico, in alcune parti, pubblicata nel libro (2024), “STORIE DI VITA. Genitori e giovani con disabilità si raccontano”. Il titolo, “Il servizio educativo domiciliare in età adulta. Trovare un ruolo e non solo un luogo”, pare sufficientemente esplicativo di alcuni passaggi del racconto. Una quotidianità segnata da scarsità di relazioni: le uniche amicizie evidenziate sono quelle con gli educatori. Anche questa storia è parte del percorso del “progetto interviste” che il Gruppo Solidarietà porta avanti da oltre 12 anni. Vedi anche la prima pubblicazione: Raccontiamo noi l’inclusione. Storie di disabilità realizzata nel 2014.

 

Con Giovanni Merlo, ci spostiamo in Lombardia e proviamo a fare un bilancio a tre anni dall’approvazione della delle legge lombarda “per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità”. Una legge fortemente voluta dal movimento associativo lombardo che assume molti dei contenuti della “riforma nazionale” e che ha provato ad introdurre un cambiamento di modello e di prospettiva in tema di servizi, proprio a partire dalla centralità della persona e dei progetti di vita.

 

Il contributo di Antonella Boni, riprende l’intervento tenuto in occasione della presentazione della narrazione fotografica “Gesti della riabilitazione”; affronta un tema tanto importante quanto poco esplorato. La riabilitazione è stata da sempre considerata il luogo dell’agire, un territorio in cui il movimento viene ricostruito, l’equilibrio ritrovato, la funzione restituita. È il luogo della tecnica, della misura, del movimento. Riabilitare non è solo restituire movimento.  Riabilitare è restituire senso. Riabilitare non significa “riparare ciò che è rotto”, Riabilitare significa accompagnare ciò che è fragile verso una nuova forma di senso, di equilibrio, di forza, di fiducia.

 

Infine, la riflessione di Sandro Spinsanti che affronta il tema della dimensione spirituale nelle cure palliative. Abbinare la spiritualità alla palliazione richiede, prima ancora di un’organizzazione appropriata, alcuni chiarimenti concettuali rivolti a dissipare possibili malintesi. A cominciare dal fatto che l’accompagnamento spirituale non si identifica con pratiche religiose tradizionalmente abbinate al fine vita: ha una portata più ampia, che nasce anche da prospettive laiche e immanenti. 

 

Infine una parola su di noi. Chiudiamo questo secondo anno in cui la rivista è pubblicata solo in formato digitale. Come sapete, la scelta è stata dettata dalla impossibilità di sostenere i costi della stampa e della spedizione. Non è però cambiato il nostro impegno nella realizzazione della rivista che mantiene dei costi di realizzazione. Vi chiediamo pertanto di sostenere questo lavoro,  con l’abbonamento e, più in generale, quello del Gruppo Solidarietà con una donazione.

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La foto (o immagine) di copertina è di Luca Strabbioli


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Tipologia: Articolo

La contenzione meccanica nelle residenze per anziani della regione Marche

Gruppo Solidarietà,

Il numero delle persone contenute nelle residenze sociosanitarie per anziani nella regione Marche è un importante indicatore di come “funzionano” queste strutture? Sono un indicato-re di qualità del servizio? Riteniamo di sì. E per questo abbiamo cercato di capire quale fosse la situazione nelle residenze della regione Marche. Di seguito una contestualizzazione dei dati delle Aziende sanitarie accompagnati dal commento di tre esperti.
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Tipologia: Intervista

Il servizio educativo domiciliare in età adulta. Trovare un ruolo e non solo un luogo

Enrico, persona con disabilità di 28 anni

Con loro (le educatrici) ho imparato la socialità. […] Socializzare con altra gente! Quando ero più piccolo non riuscivo a esprimermi bene. […] Poi, quando ho finito il quinto anno di superio-ri, hanno deciso di darmi le ore di servizio educativo domiciliare in inverno […] Per relazionar-mi, per uscire da casa. Io adesso sono apposto, prima non avevo niente […] Finché non ho trovato un ruolo, come in biblioteca o in associazione (intervista a cura di Gloria Gagliardini).
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Tipologia: Intervista

Persone con disabilità. A tre anni dalla legge della regione Lombardia. Proviamo a fare un bilancio

Giovanni Merlo, direttore della Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha), Lombardia

La legge lombarda, promossa da molte organizzazioni di persone con disabilità, si sviluppa in un percorso parallelo a quello della legge delega (227/2021) e alcuni contenuti, in particolare in quello riguardante il progetto di vita, condividono la stessa impostazione. Proprio nella prospettiva dell’attuazione della “riforma nazionale” c’è sembrato importante provare ad analizzarne la sua applicazione (intervista a cura di Fabio Ragaini).
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Tipologia: Articolo

Il Gesto in Riabilitazione. Non solo il luogo dell’agire ma il luogo del gesto

Antonella Boni, fisioterapista

Un gesto terapeutico è costruito da alcune qualità specifiche, che non si imparano come si impara un metodo o un protocollo. Sono competenze incarnate, perfezionate nel tempo, che affondano le radici nella presenza e nella relazione. La prima è sicuramente la Presenza con P maiuscola, cioè essere totalmente nel gesto, non altrove. La mano distratta trasmette pesan-tezza, fretta, confusione che il paziente percepisce, una mano presente sa sostenere l’insostenibile.
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Tipologia: Articolo

La dimensione spirituale delle cure palliative

Sandro Spinsanti, teologo e psicologo, esperto di bioetica, www.sandrospinsanti.eu

Abbinare la spiritualità alla palliazione richiede, prima ancora di un’organizzazione appropria-ta, alcuni chiarimenti concettuali rivolti a dissipare possibili malintesi. A cominciare dal fatto che l’accompagnamento spirituale non si identifica con pratiche religiose tradizionalmente abbinate al fine vita: ha una portata più ampia, che nasce anche da prospettive laiche e im-manenti. È radicato inoltre nella cura, nella sua triplice valenza di trattamenti clinici di natura medico-professionale, di legami di appartenenza familiare e sociale, e di ricerca personale di autorealizzazione.
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Segnalazioni librarie
A cura di

Giuseppe Alberti, Margherita D'Ignazio, Franca Ferrari, Gloria Gagliardini, Sibilla Giaccaglia, Andrea Rossi, Elisa Cesaroni.


Trimestrale del Gruppo Solidarietà.
Direttore responsabile: Samuele Animali. Redazione: Giuseppe Alberti, Margherita D'Ignazio, Sibilla Giaccaglia, Gloria Gagliardini, Fabio Ragaini.
Sviluppo software e pubblicazione: Paolo Urbani.
Direzione e Amministrazione: Via Fornace, 23  60030 Moie di Maiolati Sp. (AN), Tel.  0731.703327. e-mail: grusol@grusol.it.
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