Data di pubblicazione: 17/09/2024
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Molti educatori ed educatrici rischiano di perdere il lavoro a causa dei nuovi albi professionali: l’appello delle associazioni

www.asgi.itNumerosi educatori ed educatrici che oggi operano all’interno dei servizi o che si stanno formando per farlo, dopo aver conseguito il titolo in Italia o un titolo equiparato, si troveranno presto disoccupati. Sarà questa la conseguenza della restrizione per i cittadini stranieri inserita per l’accesso agli albi per educatori e pedagogisti recentemente istituiti. 

Diverse associazioni hanno sottoscritto un appello per cancellare la discriminazione.

Tra le condizioni per l’iscrizione agli albi professionali degli educatori e dei pedagogisti istituiti dalla legge n. 55/2024 vi è quella di “essere cittadino italiano o di uno stato membro dell’Unione Europea o di uno Stato rispetto al quale vige in materia la condizione di reciprocità”.

Ad avviso delle associazioni firmatarie, che da anni operano nel settore della assistenza sociale, tale restrizione:

Le Associazioni firmatarie chiedono quindi in via d’urgenza: 

  1. Una direttiva del Ministero competente che chiarisca che la condizione di reciprocità deve ritenersi sussistente per tutti i cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti, (come peraltro già affermato in generale dal sito del Ministero degli esteri): ciò consentirebbe l’ammissione immediata dei cittadini stranieri anche nella vigenza della norma attuale; 
  2. Un disegno di legge di iniziativa governativa che elimini il requisito di cittadinanza discriminatorio.

L’appello è aperto per la sottoscrizione di altre associazioni.

Per maggiori informazioni/segnalazioni: antidiscriminazione@asgi.it

LEGGI E FIRMA L’APPELLO CONTRO L’ESCLUSIONE DELLE PERSONE STRANIERE DALLE PROFESSIONI DI PEDAGOGISTA ED EDUCATORE

Vedi, Ordinamento professioni pedagogiche ed educative. Istituzione degli albi professionali (legge 55/2024)

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