LEDHA. Diritti umani e disabilità: una relazione difficile. Indagine sull’applicazione della Convenzione ONU In ledha.it. A partire da oggi e fino al 3 dicembre 2024 pubblicheremo ogni settimana sul sito internet di LEDHA una scheda dedicata all’approfondimento dei General comment del Comitato Onu. La pubblicazione di ogni scheda verrà accompagnata da un’edizione speciale della newsletter “LEDHAInforma” che andrà a sintetizzarne il contenuto, arricchita da un contributo curato da esperti afferenti al mondo associativo o all’università. Laura Abet e Giulia Grazioli, legali del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi Un’indagine sull’applicazione della Convenzione della Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, alla luce dei pronunciamenti e delle indicazioni del Comitato della Nazioni Unite sui diritti umani delle persone con disabilità. La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità non è un semplice pezzo di carta. Si tratta invece di uno strumento legale internazionale vincolante. Inoltre, essendo stata ratificata dall’Italia nel 2009 è una legge dello Stato: di conseguenza tutte le norme e le politiche adottate dal nostro Paese devono conformarsi ai principi che sancisce. La conoscenza della Convenzione rappresenta dunque un elemento fondamentale per le persone con disabilità, i loro familiari e tutto il mondo associativo per essere consapevoli dei propri diritti e, se necessario, agire per difenderli. Tuttavia, poche persone e poche realtà hanno avuto accesso -anche per questioni linguistiche- ai pronunciamenti e ai documenti elaborati nel corso degli anni dal Comitato delle Nazioni Unite un organismo che, tra le altre cose, monitora l’applicazione della Convenzione. L’adozione della Convenzione della Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, il 13 dicembre 2006 da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e la successiva entrata in vigore il 3 maggio 2008, è stata presentata da più parti, come un “cambio di paradigma” nell’approccio alla disabilità. Grazie alla Convenzione la disabilità, infatti, esce dal recinto dell’assistenzialismo e della sanitarizzazione, per entrare nella dimensione dei diritti umani. Si riconosce quindi che la disabilità è una condizione che pone le persone all’interno di una forma di discriminazione e di mancato rispetto dei diritti umani, che ne impediscono il riconoscimento del loro status di persona e di cittadino e, di conseguenza, la piena partecipazione alla vita sociale in condizione di uguaglianza con gli altri. Si abbandona pertanto la strada della condizione speciale, e quindi anche dei “diritti speciali”, per imboccare quella che si preoccupa di valutare se, come e in che misura, le persone con disabilità vedano rispettati i loro diritti umani, così come rappresentati dalla Dichiarazione Universale del 1948. Ovviamente un “cambio di paradigma” di questa natura richiede tempo, impegno e lavoro per essere assimilato. In questi anni, in Italia, una parte significativa delle energie del movimento associativo sono state spese proprio per studiare, analizzare e capire come questa “rivoluzione” potesse essere promossa e quindi generare azioni politiche, sociali e culturali coerenti e conseguenti. In questo percorso, poche persone e poche realtà hanno potuto avere accesso ai pronunciamenti e documenti elaborati dal Comitato della Nazioni Unite dedicato al tema dei diritti delle persone con disabilità. Pesano le barriere linguistiche, ma anche la percezione di un’ampia distanza tra il vissuto quotidiano delle persone e delle famiglie coinvolte ed i redattori di questi testi. Con il progetto Diritti umani e disabilità: una relazione difficile LEDHA intende contribuire a colmare questa distanza, presentando il lavoro svolto dal Comitato delle Nazioni Unite per la Convenzione e i suoi principali pronunciamenti, considerando anche ulteriori documenti e indicazioni di altri enti sovranazionali. Vedi, Ratifica Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (legge n. 18 del 3 marzo 2009) Il commento 1, Uguale riconoscimento davanti alle legge. Articolo 12 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Il commento 2, Accessibilità. Articolo 9 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Il commento 3, Donne con disabilità. Articolo 6 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Il commento 4, Educazione. Articolo 24 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Il commento 5, Vita indipendente e inclusione nella società. Articolo 19 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Il commento 6, Uguaglianza e non discriminazione. Articolo 5 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Il commento 7, Lavoro e occupazione. Articolo 27 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. ---------------------- Altri materiali nella sezione documentazione politiche sociali. La gran parte del lavoro per realizzare questo sito è fatto da volontari, ma non tutto. Se lo apprezzi e ti è anche utile PUOI SOSTENERLO IN MOLTO MODI. PUOI SOSTENERE IL NOSTRO LAVORO CON IL 5 x 1000. Clicca qui per ricevere la nostra newsletter.