Ambito sociale di jesi. I pesantissimi effetti dell’azzeramento del fondo sociale regionale
Sono pesantissimi gli effetti del sostanziale azzeramento del fondo sociale regionale per l’anno 2015 nel territorio dell’Ambito sociale di Jesi. I Comuni attraverso L’Azienda Servizi Persona (ASP) hanno presentato il quadro dei tagli ai servizi, nell’area disabilità e infanzia, che prenderanno corpo dal 15 giugno prossimo.
Un quadro non ancora definito nei singoli comuni che sulla base della proposta presentata da ASP decideranno l’entità (la riduzione dei trasferimenti complessivi è di circa il 35% pari a circa 430.000 euro). Il quadro che si va delineando prevede nell’area disabilità, la riduzione di tutti i servizi domiciliari (assistenza educativa e domiciliare) con contestuale sospensione dei regolamenti in vigore. Per i primi due servizi la riduzione può arrivare fino al 50% delle ore assegnate. Per il servizio educativo scolastico (da settembre), fino ad un massimo del 50% per gli alunni “non gravi”, riduzione delle ore eccedenti le 15 settimanali.
Tagli anche ai servizi per l’infanzia e adolescenza (centri aggregazione, pomeridiani), per riduzione dei fondi del 30%, e anziani (nel servizio di assistenza domiciliare le ore massime che verranno erogate saranno 8, con una riduzione settimanale pari a 46 ore). Un recupero di fondi riguarderà anche la residenza protetta del Comune di Jesi gestita da ASP.
Le chiacchiere sono finite. Arriva la durissima realtà per chi dei servizi ha bisogno vitale. Un brusco risveglio per chi pensava, si illudeva che gli effetti non ci sarebbero stati. Che il sostanziale mancato rifinanziamento del fondo sociale regionale sarebbe stato senza conseguenze.
Le dimensioni previste sono pesantissime, insostenibili se si arrivasse al taglio del 50% in servizi “essenziali” per il sostegno familiare e per il mantenimento a domicilio.
Nei giorni scorsi ci siamo già appellati ai Comuni per il mantenimento di interventi che non possono essere ulteriormente contratti; ci auguriamo fortemente che tale richiesta venga accolta.
In una situazione nella quale sembra che nessuno abbia responsabilità (comune taglia per taglio regione; regione taglia per taglio governo, governo taglia per supposti parametri europei) non vorremmo arrivare a concludere che il problema sono … i bisogni delle persone.
Gruppo Solidarieta’
Ass. Mosaico
Anffas Jesi
27 maggio 2015