Data di pubblicazione: 13/08/2015
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Persone con disabilità Ambito sociale Jesi. La difficile estate


Quella in corso si è rivelata una estate estremamente difficile per le persone con disabilità e loro nuclei familiari del territorio della Vallesina. Una situazione che ha determinato preoccupazione e tensione per i tagli previsti e poi rientrati nella gran parte dei Comuni dell’Ambito territoriale 9, i cui servizi sono gestiti dall’ASP. Si ricorderà il presidio dell’11 giugno nella seduta del consiglio comunale di Jesi contro la riduzione prevista, e poi grazie alla protesta bloccata,  a partire dal 15 giugno, Jesi. Tagli servizi sociali. La lettera delle famiglie.

Occorre ricordare che nessun Comune delle Marche, considerato l’impegno preso dal nuovo presidente della giunta regionale per il ripristino del fondo, aveva disposto riduzione dei servizi. 

Tagli che nonostante le rassicurazioni regionali sul  ripristino del fondo sociale regionale per il 2015, alcuni zelantissimi Comuni hanno attivato fin dal mese di giugno e non hanno sospeso neanche dopo l’impegno del presidente della giunta al recupero del finanziamento.

Le riduzione dei servizi sono state, infatti mantenute, dal Comune di San Paolo di jesi e di Mergo, così come dal Comune di Monteroberto. In questo ultimo caso i tagli sono stati decisi addirittura antecedentemente alle proposte di riduzione dell’azienda servizi alla persona (ASP 9). Il Comune, ha disposto, addirittura, per un’utente la sospensione della frequenza del centro diurno per due mesi consecutivi (al mese di agosto di è aggiunto anche quello di luglio). Fatto di inaudita gravità, se si pensa che la normativa regionale prevede -  data la tipologia di utenza frequentante questa tipologia di servizi - che il Centro diurno possa rimanere chiuso per un massimo di 4 settimane all’anno e per non più di due settimane consecutive.

Una decisione, quella del Comune di Monteroberto non solo grave, ma illegittima in quanto il Centro diurno rientra tra i servizi di livello essenziale che Azienda sanitaria locale e Comuni devono assicurare. Desta  preoccupazione e sconcerto il fatto che l’assessore ai servizi sociali di questo Comune sia anche il presidente dell’assemblea dei sindaci dell’ASP.

Il clima di questi ultimi mesi è stato particolarmente difficile; forte la sensazione da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie, di sentirsi un peso. Un ostacolo al mantenimento degli equilibri di bilancio. Per parte nostra ci batteremo ad ogni livello, non solo perché non si abbassi il livello dei servizi, ma perché si risponda sempre più e meglio alle esigenze delle persone e delle loro famiglie.

E intanto, chiediamo da subito che i Comuni di San Paolo di Jesi, Mergo e Monteroberto, sospendano da subito i tagli.       

                 

Gruppo Solidarieta’

Ass. Mosaico

Anffas Jesi

11 agosto 2015


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