Ai Sindaci
Ai Presidenti Consorzi socio-assistenziali
Ai Direttori Consorzi
Accordo raggiunto sui Livelli essenziali di assistenza
per l’assistenza residenziale per gli anziani
Ieri si è conclusa, tra la regione Piemonte, le associazioni
degli enti locali, le rappresentanze dei gestori delle case di riposo,
le ass. di volontariato e le OO.SSS. la trattativa sui L.E.A., per “l’assistenza
residenziale socio-sanitaria per anziani”, che riguarda più di 12.000
anziani ospiti nelle case di riposo del Piemonte in convenzione.
L’avvio del tavolo congiunto fu ottenuto, nel marzo 2004, dopo le forti
proteste delle associazioni degli enti locali, del movimento sindacale
e delle associazioni di volontariato per bloccare le procedure unilaterali
avviate in molte A.S..L. che prevedevano l’applicazione del decreto del
Ministro Sirchia sui livelli essenziali di assistenza semplicemente dividendo
al 50% le spese dei costi delle rette tra la sanità e gli utenti.
Ottenuta la costituzione del Tavolo Congiunto, attraverso una lunga e
faticosa trattativa, condotta nel corso del 2004, che ha visto l’adesione
delle nostre associazioni allo sciopero indetto da C.G.I.L.-C.I.S.L.-U.I.L.
del 14 febbraio 2005, si è giunti alla stesura del testo dell’accordo
su “L’assistenza residenziale socio sanitaria per anziani”.
I punti di forza dell’accordo possono essere così individuati:
Vengono superate le differenziazioni tra RSA e RAF e si definisce
un nuovo modello assistenziale che sostituisce la D.G.R.41 del ’95,
il modello è articolato in tre fasce:
Alta intensità più una fascia di incremento.
Media intensità più una fascia di incremento,
Bassa intensità.
Con una suddivisione della spesa che pone a carico della sanità
gli aggravamenti della condizione dell’anziano nella fascia assistenziale
alta. In questa fascia la sanità paga il 54% della retta e nell’incremento
il 57,75% della retta, nelle fasce a media intensità ed a bassa
intensità la suddivisione è al 50%.
Viene posto il vincolo per le ASL di non stipulare convenzioni che
prevedano rette inferiori a quelle fissate al fine di salvaguardare
i contratti di lavoro e la qualità delle prestazioni;
Viene fissato il dettaglio dei costi compresi nella retta a tutela
dell’assistito, ovvero nella retta determinata tutto è compreso;
I medicinali in fascia C ed i trasporti per le visite mediche verso
ospedali o cliniche sono garantiti dall’A.S.L.(gli indirizzi relativi
sono demandati ad un provvedimento da emanarsi entro 60 gg. dall’entrata
in vigore del provvedimento)
Il pagamento della retta, posta a carico del ricoverato sino alla
quota massima prevista, avviene sulla base della sua situazione economica
personale (reddito e patrimonio) mediante applicazione – in una prima
fase - dei criteri degli Enti gestori ed a regime sulla base di criteri
omogenei deliberati entro settembre 2005 dalla Regione;
Viene istituito un fondo, che per il 2005 è di 14 milioni di euro,
per l’integrazioni rette che sarà dato a consuntivo agli enti gestori,
una prima trance del 50% dopo tre mesi dalla stipula dell’accordo.
Si forniscono dettagliate linee per le attività delle Unità di Valutazione
Geriatriche che prevedono una operatività delle stesse su base distrettuale
e norme a tutela dei diritti degli assistiti.
E’ prevista una fase transitoria, opportunamente normata, che durerà
un anno, in questa fase è stabilito un tetto massimo per le rette: Alta
intensità 86 euro, media intensità 70 euro, bassa intensità 68 euro,
ed in ogni caso l’aumento sulle rette in essere al 31-12-2003 non potrà
essere superiore ai 7 euro.
E’ evidente che permangono ancora aree problematiche non risolte come
la necessità di una programmazione del sistema complessivo di servizi
per la non autosufficienza (drastico abbattimento delle liste di attesa,
aumento del numero dei posti in convenzione sul territorio regionale)
e sarà necessario mantenere aperto il confronto con la Regione attraverso
il Tavolo Congiunto. Tuttavia gli aspetti positivi prevalgono ed è,
inoltre, da considerare che il documento rappresenta il punto di arrivo
di una lunga vicenda, iniziata con ben altri presupposti per quanto
attiene alla qualità dei rapporti tra Regione, Territorio e parti sociali
coinvolte nell’applicazione dei LEA socio – sanitari.
Sarà necessaria oltremodo esercitare una vigilanza sulla applicazione
di tale accordo sia in funzione della complessità intrinseca che degli
interessi in campo, in particolare per quelli dell’utenza per quanto
riguarda le prestazioni e nel contempo la compartecipazione alla spesa.
In allegato vi trasmettiamo.il testo definitivo dell’accordo.
Con cordialità
Il Presidente Il responsabile socio-sanitario Umberto D’Ottavio Roberto Demichelis giovedì 17 marzo 2005