I rapporti tra Garanti regionali Infanzia e Adolescenza e l’autorità giudiziaria Apparentemente, i rapporti tra i Garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza, tradizionalmente intesi come organi di soft power, e potere giudiziario, al contrario, un vero e proprio potere dello Stato, sono deboli, quasi insignificanti. Muovendo dal valore della tutela non giurisdizionale dei diritti, il presente saggio vuole provare a evidenziare come in uno scenario di sovranità condivisa, i Garanti regionali sono soggetti ulteriori che affiancano l’autorità giudiziaria nella tutela dei diritti dell’infanzia. Tre, in particolare, gli ambiti analizzati: un primo, quello ex ante rispetto all’intervento dell’autorità giudiziaria, nel quale vi possono essere spazi per i Garanti nella tutela non giurisdizionale dei diritti; un secondo che, invece, guarda alla fase in cui l’autorità giudiziaria è pienamente in action, quella processuale, nella quale i Garanti possono assumere il ruolo di rappresentanti degli interessi dell’infanzia; una terza, infine, che guarda al ruolo che i Garanti possono svolgere a seguito delle recenti riforme del sistema giudiziario, in particolare quella sulla composizione del nuovo tribunale che si occuperà dei minori e sulla giustizia riparativa. Approfondisci in federalismi.it. Vedi anche: Garante per l'infanzia. Relazione al Parlamento 2022; - Lavoro minorile, indagine della Garante nazionale infanzia. Altri materiali nella sezione documentazione politiche sociali. La gran parte del lavoro per realizzare questo sito è fatto da volontari, ma non tutto. Se lo apprezzi e ti è anche utile PUOI SOSTENERLO IN MOLTO MODI. PUOI SOSTENERE IL NOSTRO LAVORO CON IL 5 x 1000. Clicca qui per ricevere la nostra newsletter.