Data di pubblicazione: 16/02/2025
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Forum Disuguaglianze e Diversità. "Le parole per il cambiamento"
Per un futuro più giusto, accanto alle proposte, serve un linguaggio per sfidare il senso comune. È per questo che abbiamo creato la piattaforma NuoviEquilibri che raccoglie le nostre “parole per il cambiamento”, intimamente connesse a un impianto concettuale coeso, rigoroso e verificabile. Uno dei nostri obiettivi: sfidare e superare il senso comune egemone degli ultimi quarant’anni. Da oggi, oltre ai video e agli audio che trovi su NuoviEquilibri, abbiamo radunato i testi delle parole in un e-book gratuito e scaricabile.
Quante volte, confrontandosi su questioni di giustizia sociale e ambientale, su proposte di politica pubblica o sulla diagnosi dei fatti, ti sei resa o reso conto che, pur utilizzando le stesse parole, non riuscivi a intenderti con il tuo interlocutore o la tua interlocutrice? Succede anche a noi! Sin dalla costruzione del nostro Forum Disuguaglianze e diversità e nel nostro lavoro quotidiano. Per questo, abbiamo lavorato in modo collettivo per la creazione di contenuti che gettino proprio le basi per una maggiore comprensione reciproca.
Viviamo un’epoca in cui lo stato di allerta per ciò che di male potrà accadere domani, in termini di accesso a diritti e servizi, di informazione, di risorse, sembra non avere fine. Barcolla il bilanciamento di poteri che ha caratterizzato i sistemi democratici. È diffuso un senso di incredulità e paura, che spesso blocca le nostre immaginazioni e ci spinge ad assumere una postura individualista, a rinunciare alla speranza collettiva, a concentrarci sul qui e ora. Noi siamo convinte/i che non cedere alla rinuncia e alla sfiducia nella possibilità di cambiare richieda, certo, la capacità di tornare ad avere la visione di un futuro migliore e di costruire proposte concrete per raggiungerlo - il mestiere primario del ForumDD -, ma abbia anche bisogno di ritrovare un linguaggio comune. Un linguaggio con cui poter confrontare posizioni diverse e trovare fra loro, passo passo, un punto di intersezione. Per farlo, dobbiamo sfidare l’attuale senso comune prevalente, che ha cambiato il significato di molte parole.
Sono le parole che tornano e ritornano nelle nostre analisi, ricerche, proposte, confronti dialettici, dimostrandosi essenziali per l’azione collettiva e pubblica. Sulle quali si rischiano i fraintendimenti più gravi. Parole che sono necessarie al cambiamento. Che restituiscono l’impianto concettuale con cui possiamo ricercare e agire. Che appaiono decisive per contendere l’attuale senso comune prevalente.
Come usarle? Fermandoti un momento nell’uso frettoloso del linguaggio, per meditare il significato delle parole, e magari, così, dialogare con chi facevi fatica a comprendere. Per costruire un tuo percorso di formazione o portare quei contenuti negli enti, nelle istituzioni, nelle organizzazioni formali e non formali in cui operi. Per mettere tu stesso/a a repentaglio il significato e il contenuto che noi suggeriamo, in un confronto utile per tutte e tutti noi. E poi, se, come agente di cambiamento, avverti che dovresti uscire dal guscio settoriale stretto in cui ti muovi per fare davvero ciò che tutte e tutti predichiamo, essere intersezionale, insomma, capace di affrontare in modo integrato molteplici subalternità, di classe, di genere, razziale, ambientale, allora, queste parole fanno al caso tuo!
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