Alcuni profili problematici della prestazione (asseritamente) universale per le persone anziane non autosufficienti Fabio Pacini, in Corti supreme e salute. Introdotta nel 1980, l’indennità di accompagnamento rappresenta un intervento di sostegno economico per gli invalidi gravi, concepito come trasferimento monetario fisso e non vincolato a specifici servizi di assistenza. Tale indennità è oggetto di critiche per le responsabilità assistenziali che gravano sulle famiglie, per aver favorito forme diffuse di lavoro nero e mancato di rispondere ai bisogni effettivi degli assistiti. Il recente decreto legislativo n. 29/2024, pur proponendo una nuova “prestazione universale”, continua a presentare limiti sostanziali: la misura sperimentale si rivela restrittiva, vincolata a rigidi requisiti economici e assistenziali, e pone rilevanti questioni di mancato rispetto della stessa legge delega della quale dovrebbe rappresentare l’attuazione. Sommario: 1. Dall’indennità di accompagnamento alla prestazione universale, una rivoluzione perennemente mancata. – 2. Le principali criticità emergenti, con particolare riferimento al rapporto con la legge delega. – 3. Considerazioni conclusive. Per approfondire, Legge delega (n. 33/2023) non autosufficienza e decreti attuativi. Testi, analisi e commenti. LA RICHIESTA DI SOSTEGNO del Gruppo Solidarietà Altri materiali nella sezione documentazione politiche sociali. La gran parte del lavoro del Gruppo è realizzato da volontari, ma non tutto. Se questo lavoro ti è utile PUOI SOSTENERLO CON UNA DONAZIONE e CON IL 5 x 1000. Clicca qui per ricevere la nostra newsletter.