Continuità didattica e formazione obbligatoria per gli insegnanti: superare così le criticità dell’inclusione In occasione di un’audizione presso la VII Commissione della Camera, nel quadro dell’esame della Proposta di Legge sull’“Introduzione della qualifica di docente per l’inclusione”, la Federazione FISH ha presentato una Memoria, il cui testo si conclude con una propria Proposta di Legge, in favore della continuità didattica e della formazione specializzata sul sostegno. Vedi in, superando.it. In occasione di un’audizione presso la VII Commissione della Camera (Cultura, Scienza e Istruzione), la FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), rappresentata dal presidente Vincenzo Falabella e dal presidente vicario Roberto Speziale, ha presentato una propria Memoria (disponibile integralmente a questo link), nel quadro dell’esame della Proposta di Legge C 2303 (Introduzione della qualifica di docente per l’inclusione). A tal proposito, la FISH ha presentato una propria Proposta di Legge per la continuità didattica e la formazione specializzata sul sostegno, che prevede in particolare l’istituzione di specifiche classi di concorso per il sostegno didattico; il riconoscimento della continuità didattica come elemento strutturale dell’inclusione; criteri chiari e qualificanti per la nomina dei docenti specializzati; l’obbligo di formazione specifica in materia di inclusione anche per i docenti curricolari; una definizione chiara di ruolo e competenze degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, figure essenziali per l’effettiva partecipazione scolastica. Vedi anche ISTAT. L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità - Anno scolastico 2023-2024 Alunni con disabilità. L’arco della normativa inclusiva italiana dal 1971 ad oggi LA RICHIESTA DI SOSTEGNO del Gruppo Solidarietà Altri materiali nella sezione documentazione politiche sociali. La gran parte del lavoro del Gruppo è realizzato da volontari, ma non tutto. Se questo lavoro ti è utile PUOI SOSTENERLO CON UNA DONAZIONE e CON IL 5 x 1000.
«A oltre quarant’anni dall’introduzione dell’insegnante specializzato per il sostegno, con la Legge 104/92 – si legge in una nota diffusa dalla FISH -, il sistema italiano presenta criticità strutturali che compromettono gravemente la realizzazione effettiva del diritto all’inclusione scolastica. In particolare, ad oggi, circa il 43% degli insegnanti di sostegno è privo di specializzazione specifica e quindi non ha seguito percorsi formativi abilitanti e professionalizzanti per rispondere ai bisogni educativi degli alunni e delle alunne con disabilità». «Questa percentuale inaccettabile – ha dichiarato Vincenzo Falabella in sede di audizione – compromette seriamente la qualità dell’istruzione offerta ai nostri studenti e alle nostre studentesse con disabilità. L’introduzione di una figura professionale dedicata all’insegnamento di sostegno, infatti, non può e non deve essere un “contentino” o un “provvedimento spot”, ma l’occasione per sanare le disfunzioni sistemiche che riguardano formazione, continuità e stabilità del personale».