La lettera inviata dal Gruppo Solidarietà alla regione Marche, all'ASUR e alle sue articolazioni territoriali. Nelle residenze sociali (ad esempio Case di Riposo) vivono circa 1.800 persone. Si può stimare che circa il 65/70% siano non autosufficienti. In queste strutture non è prevista conseguentemente la presenza di personale sanitario (ad esempio infermieri) e quella assistenziale è di circa 20 minuti al giorno (da 100 a 150 sono gli standard giornalieri nelle residenze sociosanitarie). Ciò significa che se in queste strutture viene inserito un anziano non autosufficiente non avrà assistenza adeguata oppure dovrà pagarsela. "La mancata trasparenza nei percorsi e negli accessi a tutto danno delle persone più fragili e indifese è una evidente gravissima responsabilità istituzionale. L’opacità del sistema (a partire dalla omissione della corretta informazione) ha come obiettivo di non far conoscere alle persone quali sono i loro diritti. Se non li conosci non li puoi certo rivendicare. Tutelare, non nascondere o negare i diritti, dovrebbe, essere una prerogativa delle Istituzioni. Per farlo, in questo caso, occorre, come è noto, adeguare l’offerta alla domanda". Approfondisci in Osservatorio Marche. In particolare, Anziani non autosufficienti, residenze, oneri sanitari e rette sociali. Vedi anche Autorizzazioni sociali, residenze per anziani e assenza del Piano di fabbisogno, L’assistenza residenziale anziani nelle Marche. Prima e dopo il coronavirus e Residenze anziani. Il tempo si è fatto breve! Rette utenti e liste di attesa. Gli ultimi dati Istat sulle strutture residenziali in Italia.

Sul tema vedi le proposte di interrogazioni su Residenze sociali e anziani non autosufficienti e detrazione rette.

Vedi anche IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE del libro Vita da vecchi. L'umanità negata delle persone non autosufficienti di  Antonio Censi.

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