TAR Marche. RSA Anni Azzurri. Restituzione utenti quote versate indebitamente Cosa suggerisce la nuova sentenza del TAR Marche su quota utenti RSA "Anni azzurri" di Ancona La recente sentenza del TAR delle Marche riguardante la vicenda delle quote a carico degli utenti presso la RSA Anni Azzurri (gruppo KOS-CARE) non aggiunge ulteriori novità rispetto alla ordinanza del TAR n. 189/2010, confermata poi dal Consiglio di Stato (ordinanza 3061/2010). La nuova Sentenza, riconosce anche nel secondo semestre 2008, la restituzione agli utenti delle cifre indebitamente versate già riconosciute con decorrenza 2009. Il ricorso (vedi gli approfondimenti in nota) nasce a seguito della richiesta da parte della RSA di una quota a carico degli utenti superiore a quella fissata dalla normativa regionale (50 euro contro un massimo, a determinate condizioni di 41,25). La nuova sentenza è importante perché ricorda - a quanti continuano a non intendere - che le norme disciplinanti, come in questo caso, la quota di contribuzione a carico degli utenti non sono indicazioni generiche ma vincolanti che ogni soggetto è chiamato a rispettare. Cosa dispongono le attuali norme riguardo le quote a carico degli utenti nelle residenza sociosanitarie e nello specifico quelle per anziani? - nelle RSA anziani e demenze la quota sociale a carico degli utenti (e/o Comune) determinata dalla dgr 1331/2014 è pari a 42.50 euro giorno. Una cifra che la norma non prevede suscettibile di aumenti. Ciononostante RSA sia pubbliche che private chiedono (e nella sostanza obbligano) quote superiori a 42.50 euro. - l’ambiguissima normativa riguardante le RP anziani e demenze stabilisce in 33 euro la quota a carico dell’utente, “ampliabile” fino a 49 ma a condizione che le prestazioni “extra accreditamento” siano richieste dagli utenti. Anche in questo caso molte strutture (e per ragioni diverse) assoggettano agli utenti quote superiori. Dunque, sia per le RSA che per le RP, se le quote a carico degli utenti sono superiori a quelle stabilite dalla vigente normativa non ricorre una situazione diversa da quella riguardante la RSA Anni Azzurri per la quale TAR e Consiglio di Stato hanno disposto la restituzione delle somme indebitamente percepite. Sarebbe opportuno non costringere le persone a ricorrere al giudice per far rispettare le norme; così come sarebbe auspicabile che regione Marche smettesse di guardare dall’altra parte e richiamasse al rispetto delle norme che essa stessa ha emanato. Gruppo Solidarietà Per approfondire L’assistenza residenziale anziani nelle Marche. Prima e dopo il coronavirus. RSA "Anni Azzurri". Non convince la risposta della Regione Problematiche servizi anziani non autosufficienti e Residenza “Anni Azzurri" A proposito dell'Accordo tra Regione - Asur e RSA "Anni Azzurri" Quote utenti RSA “Anni Azzurri” e nelle RSA e RP anziani Rsa anziani “Anni Azzurri”. Dove sono i forti, dove sono i deboli