RSA anziani in Lombardia: un bilancio di fine legislatura "Le conseguenze della totale assenza di regia (governo di offerta e domanda) sono molteplici e vanno dai già citati aumenti a carico degli utenti – costretti a pagare rette sempre più alte – a vere e proprie distorsioni del sistema. È prassi piuttosto generalizzata da parte dei gestori di strutture, ad esempio, quella di ‘spalmare’ le quote sanitarie ricevute da Regione su tutti gli ospiti presenti, che siano su posti contrattualizzati piuttosto che su posti solventi. Anche quando l’intento è nobile – cioè quando, per rispondere alla domanda dei territori, i gestori cercano di applicare anche per i posti letto in solvenza rette simili a quelle dei posti a contratto – la distorsione permane. Tale pratica implica infatti che gli ospiti delle RSA spesso nemmeno sappiano se il loro ingresso in struttura avviene su posto solvente piuttosto che convenzionato, e così gli oneri della solvenza ricadono di fatto su tutti. Ecco quindi che in Lombardia, non solo i Lea non vengono rispettati perché l’importo della quota sanitaria riconosciuta da Regione raramente lo permette ma anche perché nemmeno vengono previsti meccanismi atti a stabilire a chi spetta di diritto tale quota, garantendone il rispetto". Approfondisci in Lombardia sociale. Il tema dello spalmamento e del rispetto della normativa sui LEA nelle ripartizione delle quote sanitari e e sociali è purtroppo estremamente diffuso. Per le Marche: L’assistenza residenziale anziani nelle Marche. Prima e dopo il coronavirus. Vedi anche Interrogazioni su Residenze sociali e anziani non autosufficienti e detrazione rette e Ricoveri di anziani non autosufficienti in residenze per autosufficienti. Altri materiali nella sezione documentazione politiche sociali. PARTECIPA alla CAMPAGNA di crowdfunding a sostegno del lavoro del Gruppo Solidarietà. La gran parte del lavoro per realizzare questo sito è fatto da volontari, ma non tutto. Se lo apprezzi e ti è anche utile PUOI SOSTENERLO IN MOLTO MODI.