Cooperative sociali e il nuovo contratto. Cosa sta succedendo di Luca Fazzi, in welforum.it. "Nonostante l’enfasi riposta sugli aumenti del contratto nazionale, le interviste sollevano anche altre questioni che andrebbero considerate per inquadrare la tematica della difficoltà del reclutamento dei lavoratori nelle cooperative sociali. Alla domanda se gli aumenti miglioreranno la situazione della difficoltà di reclutamento e fidelizzazione dei lavoratori nelle cooperative, solo un terzo degli intervistati si dice fiducioso. Diverse ricerche recenti mettono in luce la centralità della questione salariale come leva per il reclutamento e la fidelizzazione dei lavoratori nelle cooperative sociali (Giullari e Lucciarini, 2024). Gli aumenti previsti dal nuovo contratto alzano i salari, ma come ha detto un intervistato, “siamo arrivati a parlare di aumenti che ancora prima di essere dati ai lavoratori sono stati già mangiati dall’inflazione, mentre tutti fan finta che lavorare nelle cooperative, a parte gli aspetti economici sia paradisiaco; e non è cosi”. In effetti quello che la discussione sui salari promossa da associazioni di rappresentanza cooperative e sindacati omette di affrontare sono le condizioni più generali del lavoro in molte cooperative e la capacità delle stesse di fare leva sulle motivazioni ideali dei lavoratori per selezionare individui motivati. Parcellizzazione del lavoro, intermediazioni di manodopera, educatori cui non sono pagati gli spostamenti per seguire le famiglie a domicilio, servizi affidati a minutaggio, mancato riconoscimento nei contratti di affidamento dei servizi delle ore di programmazione degli interventi complessi sono condizioni diffuse e interiorizzate come normali prassi di lavoro in un grande numero di bandi. L’idea che il sociale sia qualcosa di poco di diverso dallo svolgimento di funzioni di controllo sociale e che si stia assistendo a una dismissione del welfare dei servizi è largamente condivisa. Le evidenze empiriche mostrano come questa concezione riduzionistica del welfare, quando ricade sulle attività e l’organizzazione del lavoro delle cooperative, rischia di trasformarsi in uno svuotamento di senso del lavoro sociale e di allontanare molti lavoratori specialmente giovani e motivati dalla cooperazione sociale che ha introiettato i modelli di funzionamento più prestazionali e burocratici (Fazzi, 2024). Come molti intervistati evidenziano, in molti settori l’idea di partnership tra pubblico e cooperazione sociale è stata sostituita nel tempo dalla logica della fornitura di prestazioni ridefinendo l’identità stessa di molte cooperative che, nate per co-costruire il welfare locale, sono diventate qualcosa di molto simile a mere esecutrici di servizi preordinati in base a valutazioni amministrative e contabili che rendono difficile una risposta ai bisogni emergenti. La crisi del lavoro nelle cooperative sociali è dunque non solo crisi di salari, ma anche crisi di senso e di prospettiva. Come rispetto a queste questioni si collochino la politica, le pubbliche amministrazioni, le centrali cooperative e le sigle sindacali non è facile dire, ma l’impressione è che, al di là di proclami più o meno velleitari, una visione seria di cosa debba essere il welfare del futuro sia ancora lontana da essere posta al centro del dibattito e si tiri a campare senza affrontare il vero nodo: ovvero l’esigenza di investimenti economici e politici che segnino l’importanza del welfare dei servizi e diano fiato e gambe alle cooperative per esprimere le loro potenzialità di attori di cambiamento, fornendo ai lavoratori incentivi sia intrinseci che estrinseci per entrare e impegnarsi al loro interno". Per approfondire puoi vedere Il webinar, Le professioni d'aiuto in crisi: vie d'uscita? Vedi anche, La fatica di essere cooperativa sociale oggi Di Luca Fazzi nella nostra rivista Modello dei servizi, dignità e diritti delle persone Il maltrattamento nelle strutture residenziali per anziani Ha senso un terzo settore senza un’idea di giustizia? il video della presentazione del libro di Luca Fazzi, Il maltrattamento dell'anziano in RSA ................. Altri materiali nella sezione documentazione politiche sociali. PUOI SOSTENERE IL NOSTRO LAVORO CON IL 5 x 1000. La gran parte del lavoro per realizzare questo sito è fatto da volontari, ma non tutto. Se lo apprezzi e ti è anche utile PUOI SOSTENERLO IN MOLTO MODI. Clicca qui per ricevere la nostra newsletter.