Data di pubblicazione: 12/12/2024
Numero accessi: 42

indietro

Teologie della guerra?

Nel bimestrale «Credere Oggi» n. 264 una riflessione teologica sulla guerra in generale e in particolare sui conflitti di Ucraina e Palestina
Uno studio interdisciplinare sugli scenari internazionali e l’emergere della dimensione religiosa che accompagna la guerra. Con focus su cinque contesti significativi: chiese e conflitto in Ucraina; conflitto israelo/palestinese, nazionalismo religioso e fondamentalismo apocalittico negli USA; India fra pluralismo e autoritarismo; il nazionalismo buddhista nello Sri Lanka

Religioni fonte di pace? Non sempre, purtroppo: tanti sono oggi gli scenari di guerra in cui risuona il grido «Dio lo vuole». È un dato che sconcerta e suscita interrogativi: come le religioni abitano la scena pubblica? E di quale Dio parlano? La Bibbia stessa, a dire il vero, ha una significativa “tradizione” in tema di guerra. E l’insegnamento di Gesù cosa dice al riguardo? I cristiani sanno che nessuna violenza è a loro permessa, nemmeno quella (spesso predicata!) «necessaria» o quella delle «guerre giuste». Allora sono possibili «teologie della guerra»?

Il numero 264 di «Credere Oggi» intitolato Teologie della guerra?, l’ultimo del 2024, appena pubblicato per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova, se lo è chiesto in questo saggio, che inizia esplorando alcuni contesti critici attuali: dall’aggressione russa all’Ucraina, al conflitto in Israele/Palestina, al violento linguaggio apocalittico presente nella politica USA, alla realtà politico-religiosa indiana e all’etno-nazionalismo buddhista dello Sri Lanka. Esiste un “linguaggio religioso” che assume toni identitari, legittimando la violenza sugli avversari e trasfigura la morte in «martirio» nel nome di Dio.

Come andare oltre? Pace sempre, «senza se e senza ma».

Però come si fa a lasciare senza protezione l’inerme schiacciato dalla violenza più insensata?

La seconda parte del fascicolo guarda a una teologia cattolica che negli ultimi decenni (dalla Pacem in terris al Vaticano II e fino a papa Francesco) ha rafforzato il proprio annuncio di pace, superando ambivalenze precedenti e offrendo l’orizzonte per una teologia e un’etica tese a testimoniare che Gesù Cristo «è la nostra pace» (Ef 2,14).

A concludere una ripresa della testimonianza di Francesco d’Assisi, quasi punto focale per tale prospettiva.

Estratto del bimestrale con indice e due contributi integrali del direttore Simone Morandini: l’editoriale del nuovo numero e l’approfondimento Delegittimare la guerra: per un’etica di pace. Link per il download - clicca qui 

Contributi: Adalberto Mainardi, Paolo Naso, Piero Stefani, Debora Spini, Enzo Pace, Maurizio Girolami, Riccardo Saccenti, Enrico Galavotti, Pierluigi Consorti, Brunetto Salvarani, Simone Morandini, Giuseppe Buffon.

Scheda editoriale sul sito dell'editore.


Vedi anche

Prigionieri della guerra 

Guerra, diritto, vulnerabilità

--------------------

Altri materiali nella sezione documentazione politiche sociali.

La gran parte del lavoro per realizzare questo sito è fatto da volontari, ma non tutto. Se lo apprezzi e ti è anche utile PUOI SOSTENERLO IN MOLTO MODI.

PUOI SOSTENERE IL NOSTRO LAVORO CON IL 5 x 1000

Clicca qui per ricevere la nostra newsletter


Scarica il file PDF

Adempimenti legge 4 agosto 2017, n. 124


Il nostro Bilancio


60030 Moie di Maiolati (AN), via Fornace, 23


(+39) 0731 703327


grusol@grusol.it