Data di pubblicazione: 05/08/2025
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Servizi per l’infanzia in Italia. Report Istat-Università Ca’ Foscari

I servizi educativi per l’infanzia in Italia. Dalla pandemia al PNRR: trasformazioni e sfide dei servizi educativi per l'infanzia 2023-24.

Si può consultare la pubblicazione sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia, nella notizia dedicata (che riporta anche i report relativi agli anni educativi precedenti). Altri materiali e notizie si trovano su questo sito alla tematica Servizi educativi per la prima infanzia, raggiungibile dal menù di navigazione “Temi”.

La domanda di servizi educativi per la fascia di età compresa tra zero e due anni continua a crescere, restando tuttavia in parte non soddisfatta (il 59,5% dei servizi annovera bambini in attesa di inserimento), anche a causa dell’insufficiente numero di posti determinato dalle forti disuguaglianze territoriali. È quanto emerge dal report I servizi educativi per l’infanzia in Italia, che contiene dati relativi all’anno educativo 2023/2024. Vedi in www.minori.gov.it.

Il documento è stato realizzato da un gruppo di ricerca dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) e del Centro governance & social innovation dell’Università Ca’ Foscari di Venezia nell’ambito dell’accordo di collaborazione sottoscritto il 31 dicembre 2021 dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Istat e l’università veneziana.

Secondo quanto evidenziato dal report, la copertura nazionale rimane ancora distante dagli obiettivi europei, con ampie disparità tra il Mezzogiorno - con 17,4 posti ogni 100 bambini residenti - e il Centro-Nord, che ha, in ogni caso, superato il livello di copertura del 33%.

I dati, inoltre, rivelano la persistenza di disuguaglianze nella modalità di frequenza del nido, ancora molto ridotta per i bambini che vivono in famiglie a rischio di povertà ed esclusione sociale, con cittadinanza straniera e con la madre non lavoratrice. «In questo contesto – si legge nel sito del Dipartimento per le politiche della famiglia -, le risorse del PNRR rappresentano un’opportunità fondamentale per ampliare l’offerta, ma pongono anche sfide significative, tra cui la capacità di spesa dei territori e il reperimento del personale educativo necessario per rendere funzionanti tali servizi».

Il report è suddiviso in sei capitoli: il primo offre un quadro d’insieme sul sistema di offerta dei servizi educativi per la prima infanzia in Italia; il secondo presenta le indagini campionarie realizzate all’interno dell’accordo di collaborazione sottoscritto dal Dipartimento per le politiche della famiglia, dall’Istat e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia; il terzo e il quarto sono dedicati, rispettivamente, alla continua crescita della domanda dopo il Covid e all’accessibilità dei servizi educativi per la prima infanzia; il quinto approfondisce il tema del reperimento di personale educativo e il sesto, infine, si sofferma sulle modalità organizzative nei servizi educativi per l’infanzia.


Vedi anche 

Tutela volontaria, VI e VII Rapporto di monitoraggio della Garante infanzia

Alleanza per l'infanzia. I servizi educativi per l’infanzia rimangono un miraggio nel nostro Paese?

UPB. Piano asili nido e scuole dell’infanzia: stato di attuazione e obiettivi del PNRR e del PSB

Gruppo Crc. I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia (III edizione). I dati regione per regione

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