Data di pubblicazione: 14/08/2024
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Il progetto del nuovo ospedale di Pesaro a rischio bocciatura da parte del Ministero?

Claudio Maria Maffei, Già direttore sanitario INRCA, Ancona

Il progetto del nuovo ospedale di Pesaro a Muraglia è a grave rischio di ritardo o addirittura di bocciatura da parte dei Ministeri della Salute e della Economia e delle Finanze

Nella ultima seduta prima della pausa estiva della  Giunta dello scorso 9 agosto è stata approvata la Delibera 1290 con l’Accordo di programma con cui la Regione chiede al Ministero della Salute e a quello della Economia e delle Finanze l’approvazione del Progetto per la Realizzazione del Nuovo Polo Ospedaliero in località Muraglia nel Comune di Pesaro (PU). Questo vuol dire che fino ad oggi si è andati avanti nel progetto senza la sua approvazione obbligatoria da parte dei due Ministeri. E vuol dire anche che il progetto a questo punto rischia come minimo un ritardo e in teoria, ma manco tanto, la sua mancata approvazione

Per capire bene la vicenda occorrono un po’ di informazioni di contesto. Innanzitutto, un po’ di storia. Il “vecchio” progetto della Giunta Ceriscioli prevedeva la riunificazione in una unica sede delle attività dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord dispersa nelle tre sedi del San Salvatore di Pesaro, di Muraglia (vicino Pesaro) e di Fano. Ciò era indicato chiaramente nella Dgr 1050/2020  che destinava per intero al Progetto del Nuovo Marche Nord i 105 milioni di euro assegnati alla Regione Marche per interventi di edilizia sanitaria con la Delibera CIPE 51/2019. Questa cifra sarebbe stata integrata con le risorse derivanti da un cosiddetto project financing e cioè li avrebbe messi a disposizione un privato cui sarebbero tornate (con gli interessi, ovviamente) con rate annuali a copertura del prestito e di una serie di servizi resi.

Per poter usare quei 105 milioni la Regione Marche avrebbe dovuto sottoscrivere obbligatoriamente un Accordo di Programma con il Ministero della Salute e il Ministero della Economia e delle Finanze in quanto le ricorse messe a disposizione dallo Stato derivavano dal cosiddetto Articolo 20 (dietro a questo Articolo c’è una lunga storia che qui saltiamo), risorse per accedere alle quali le due approvazioni ministeriali sono fondamentali. Una bozza di Accordo di programma era allegata alla citata DGR 1050/2020, Accordo in cui era esplicitamente scritto (pagina 49) che: “Il Nuovo Polo Ospedaliero Marche Nord, sarà in grado di cogliere le esigenze dei presidi esistenti di Pesaro e Fano in un unico contenitore moderno ed efficiente, aggregato alla struttura esistente di Muraglia, a costituire un nuovo polo di riferimento per tutta la Regione e non solo”.

Con la nuova Giunta appena insediata, l’11 novembre 2020, la Consigliera Ruggeri  presentò in Consiglio una mozione  in cui dopo una puntuale (perché copiata dagli atti) ricostruzione di tutto l’iter del Nuovo Ospedale Marche Nord compresa la parte relativa ai 105 milioni si chiedeva la revoca della DGR 1050/2020 e di procedere alla revoca della procedura relativa alla realizzazione e finanziamento mediante lo strumento giuridico/finanziario del Partenariato Pubblico Privato della nuova struttura ospedaliera a servizio dell’A.O. “Ospedali Riuniti Marche Nord” nel Comune di Pesaro. La mozione venne approvata con l’ovvio voto favorevole del centrodestra.

E così il “vecchio” progetto dell’Ospedale Marche Nord venne abbandonato e con il nuovo Piano Socio Sanitario 2023 si decise la costruzione del solo nuovo Ospedale di Pesaro per il quale (faccio una sintesi) è stata scelta la sede di Muraglia da cui stanno cominciando a “sloggiare” per consentire i lavori una serie di servizi sanitari specie territoriali importantissimi come quelli dell’area della salute mentale (58 posti letto residenziali) e della assistenza residenziale ai disabili gravi (i 27 posti letto della RSA Tomasello). Da Muraglia vanno poi spostate molte altre attività dal Centro Prelievi, al Centro Antidiabetico, ecc. Da notare che le scelte del nuovo Piano in tema di riorganizzazione degli ospedali, compresa la costruzione dei nuovi Ospedali di Macerata e San Benedetto del Tronto, sono del tutto incompatibili sia con le norme (il Decreto Ministeriale 70 del 2015) che con le risorse economiche e di personale disponibili. Cosa di cui i due Ministeri che dovranno approvare il progetto del nuovo Ospedale di Pesaro a Muraglia non avranno difficoltà a rendersi conto. Nel frattempo la Regione ha ricevuto altri finanziamenti dallo Stato per cui la cifra che verrà messa a disposizione da questo per il nuovo Ospedale di Pesaro in località Muraglia sarà (o meglio sarebbe) di 180,38 milioni mentre 16 verranno dal bilancio regionale e 7 da fondi europei.

Fatto sta che solo adesso con incredibile ritardo la Regione Marche ha finalmente deliberato la bozza di Accordo di Programma con i due Ministeri. Ministeri che avevano già sostanzialmente accettato il precedente progetto di contenuto e taglio completamente diversi. In sostanza, lo “scombino” che si sta facendo per ricollocare (con costi aggiuntivi probabili visto che si passa in alcuni casi da edifici di proprietà a locali in affitto) attività e servizi attualmente collocati a Muraglia non è stato preceduto o almeno accompagnato dall’iter autorizzativo del progetto che li sta sloggiando da parte dei due Ministeri competenti. A regola questa autorizzazione avrà enormi difficoltà a essere rilasciata perché il progetto fa parte di un riordino della rete ospedaliera pubblica incoerente con la norma perché prevede troppi posti letto, troppi Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (DEA) e troppi reparti di Terapia Intensiva, Cardiologia con UTIC, Pronto Soccorso con Medicina d’Urgenza, ecc.

Quindi dopo avere messo in disordine la programmazione ospedaliera della Giunta Ceriscioli quella Acquaroli non ha ancora cominciato a riordinarla in modo rispettoso della norma (il già citato DM 70/2015).  E tra meno di un anno saremo di nuovo in campagna elettorale…

14 agosto 2024


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