Data di pubblicazione: 26/10/2024
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Marche. Fondo non autosufficienza. Rimodulazione interventi anziani, risorse ATS per LEP erogazione (Dgr 1581/24)

Dgr n. 1581 del 23 ottobre 2024 - DPCM del 03/10/2022, DGR n. 1496/2023. Approvazione dei criteri di riparto di quota parte delle risorse agli Ambiti Territoriali Sociali e delle modalità attuative per la realizzazione dei LEPS “Assistenza domiciliare sociale e integrata con i servizi sanitari - Soluzioni abitative” e “Servizi sociali di sollievo” relativi al FNA annualità 2022, 2023 e 2024 e del LEPS “Servizi sociali di supporto” relativo al FNA annualità 2023 e 2024 e modifiche alla DGR n. 1496/2023.

La delibera della giunta (Dgr 1398/2024) non ha ricevuto proposte emendative da parte di Commissione e CAL. Di seguito riproponiamo il nostro commento del 26 settembre all'indomani della proposta della giunta.


Nei cosiddetti LEP di erogazione la parte più significativa dell'offerta è composta da assegni di cura (AC) e assistenza domiciliare (SAD) per anziani non autosufficienti e contributo per disabilità gravissima (DG) che non ha limiti di età. Si aggiungono ora (vedi allegati A, B, C) tre nuovi interventi. Tutti previsti all'interno del Piano nazionale non autosufficienza e finanziati dal Fondo per le non autosufficienze. Piano che prevedeva anche un percorso di progressiva riduzione dei trasferimenti monetari a vantaggio dell'erogazione dei servizi. La proposta della giunta rimodula il finanziamento riguardante l'assegno di cura e l'assistenza domiciliare per le annualità 2024 e 2025 (fondo 2023 e 2024). Si riduce di circa 1,5 milioni (pari a 625 beneficiari) il fondo per gli  AC che viene trasferito nel SAD (vedi evidenziazioni nel testo della delibera nell'allegato pdf). Rimane invariata la quota riguardante il contributo a sostegno della disabilità gravissima. Pare necessario, inoltre, verificare l'impatto del provvedimento ri spetto agli attuali beneficiari dell'AC. E' ipotizzabile che l'aumento del Fondo nazionale ne compensi la riduzione. Così come verificare l'entità della quota regionale, che non è stata ancora definita (nel 2022 il totale regionale anziani, finanziato con fondi europei, è stato di 2,55 milioni di euro). Si potrebbe anche porre la domanda che potrebbe apparire ingenua: i 625 beneficiari esclusi a causa del ridotto finanziamento saranno ora, automaticamente, beneficiari del SAD? A loro toccherà sperimentare il passaggio da trasferimento monetario a servizio? 

Come funzionano questi interventi? Per AC e DG le regole di accesso sono fissate a monte. I Comuni/ATS trasferiscono il fondo ai beneficiari. Non è così per l'assistenza domiciliare. Nella migliore delle ipotesi i 23 ATS definiscono le regole di accesso e compartecipazione per tutti i Comuni dell'ATS. Ma è altamente probabile che all'interno degli ATS ci siano diverse regolamentazioni. Si aggiunga che non sappiamo quanti Comuni pur ricevendo i fondi non erogano il servizio. Ad esempio nell'ATS 9 di Jesi nel 2023 lo erogavano 9 su 21. E' dunque corretto stabilire una riprogrammazione così significativa, in una situazione in cui gli atti non dicono nulla di come, ad oggi, sta funzionando questo servizio (quanti utenti, in quanti comuni, per quante ore, con quali criteri di accesso e compartecipazione)?  Si tratta di un atto di doverosa trasparenza.

E' giusto che gli ATS/Comuni regolamentino senza alcun vincolo (le previste Linee guida regionali SAD, volte a ridurre/superare le eterogeneità presenti a livello regionale, non sono state emanate) un servizio finanziato con fondi nazionali e regionali? E' accettabile continuare a tollerare la penalizzazione degli anziani che vivono in Comuni in cui il servizio non viene erogato? Sono i Comuni a dover definire i criteri di selettività per un servizio finanziato da altri soggetti istituzionali? Il FNA deve finanziare il SAD quando il beneficiario non è in condizione di non autosufficienza? Sono alcune delle questioni che dovevano essere chiarite e affrontate da tempo. Non possono essere ulteriormente rinviate. Stante la mancanza di dati a supporto e la situazione a livello territoriale non può di certo considerarsi sufficiente la motivazione addotta nel documento istruttorio. "La riprogrammazione si rende necessaria per allineare le quote previste con la DGR n.1496/2023 per le voci “Assegno di cura” e “SAD – Servizio di Assistenza Domiciliare” alle programmazioni degli ATS (di cui alla seguente tabella), che, in relazione alla indicazione programmatoria di una graduale crescita dei servizi e decrescita dei contributi economici, hanno proceduto, virtuosamente, ad una conversione in misura superiore alla previsione cautelativa di cui alla programmazione finanziaria 2023. Si rende necessario pertanto modificare le Tabelle di cui al punto 4 dell’Allegato A) della DGR n. 1496/2023." Se conversione (da erogazione diretta a servizi) deve esserci, a supporto, è necessaria chiarezza. 

Se questi ragionamenti hanno un senso è dunque non solo auspicabile, ma necessario che la Commissione vincoli il proprio parere al chiarimento di questi aspetti ed a conoscere in maniera puntuale l'attuale funzionamento del SAD in ogni ATS. 

Da ultimo, nella descrizione dei LEP di erogazione (allegati A, B, C), viene giustamente evocato il ruolo di chi ha la funzione di presa in carico (LEP di processo). Anche in questo caso non sarebbe inopportuno specificare chi e quanti sono gli operatori che per ogni ATS/Distretto esercitano questa funzione. Si tratta di un esercizio che necessita per essere tale di alcune condizioni. Vanno, con rigore, verificate se ci sono. Se la risposta è negativa occorre porvi rimedio senza esitazioni. Sono, per quanto condizionati, pur sempre LEP. 

Per approfondire

Assegni di cura e assistenza domiciliare anziani. Piano nazionale non autosufficienza e attuazione regionale

Sostegno alla domiciliarità e attuazione Piano nazionale non autosufficienza 

Fondo non autosufficienze e LEPS di Processo. I nodi vengono al pettine? 

Marche. FNNA. Anziani non autosufficienti. Criteri riparto e modalità attuative 2023-24 (Dgr 848-2024)

Marche. Attuazione Piano nazionale non autosufficienza 2022 (Dgr 1496/2023)

Piano e Fondo non autosufficienze. L'attuazione regionale.

26 settembre 2024


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