Data di pubblicazione: 02/10/2025
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Centro diurno demenze di Jesi. Ti dimetto se c'è lista di attesa. La regolamentazione dell'abbandono


 

Aggiornamento del 17 ottobre 2025In data odierna si è svolto un incontro tra AST Ancona, ASP Ambito 9 e Gruppo Solidarietà. In tale occasione all'interno di una riflessione più generale in merito alle esigenze delle persone con demenze del territorio, AST Ancona ha comunicato che non verrà dato corso alla dimissione dal centro diurno a causa della presenza di lista di attesa. Ha comunicato, altresì, che tale disposizione non verrà inserita nel rinnovo dell'Accordo contrattuale. 

Aggiornamento del 10 ottobre 2025. In allegato la risposta dell'Azienda sanitaria. Di seguito la risposta del Gruppo Solidarietà (10 ottobre 2025) inviata all'AST di Ancona, All'ASP Ambito9, alla regione Marche, al Ministero della Salute. 


La lunga nota del 9.10.2025, dell’AST di Ancona (allegata, evidenziazioni redazionali) conferma quanto segnalato nella nostra del 2 ottobre (di seguito). Ovvero l’applicazione delle “procedure standard” allegate alla determina 295 che stabilisce quanto segue: “Vista la numerosità dei malati e la relativa esiguità dei posti disponibili di CDD, la frequenza di questi servizi, necessariamente deve prevedere un turn over, al fine di offrire la possibilità di fruirne ad una platea il più ampia possibile. Per tali ragioni, la frequenza al CDD è di 1 anno, prorogabile al massimo per un altro anno. Solo nei casi in cui, non è presente una lista d’attesa è possibile prolungare ulteriormente i tempi della frequenza”.

Nessuna intenzione, dunque, da parte dell’Azienda  di modificare i contenuti degli Accordi e di ritirare tale disposizione (che è stata comunicata alle famiglie).

Si rinnova, pertanto, la richiesta urgente di intervento da parte della regione Marche e del Ministero della Salute, nei confronti dell’Azienda sanitaria, richiamando il rispetto della vigente normativa in tema di Livelli Essenziali di Assistenza. Ovvero l’impossibilità di poter dimettere da un servizio di livello essenziale, quale quello in oggetto, una persona a causa della presenza di lista di attesa.

Alla limitatezza dell’offerta non si risponde con la negazione del diritto all’intervento, ma con l’ampliamento della stessa.

Si auspica vivamente che Regione Marche e Ministero della Salute rispondano con la chiarezza che la situazione richiede a tutela delle persone e delle famiglie coinvolte.

Restando in attesa di sollecito riscontro si inviano cordiali saluti

Gruppo Solidarietà

 


La lettera inviata dal Gruppo Solidarietà

2 ottobre 2025

  •  -      Direttore generale AST Ancona
  • -      Presidente e direttore ASP ATS9
  • E. p.c. 
  •  -     Direttore Dipartimento Salute regione Marche
  •  -    Ministro della Salute
  •  
  • Oggetto: Centro diurno demenze “Cassio Morosetti” Jesi. Illegittima previsione di dimissione degli utenti a motivo di presenza di lista di attesa.
  •  

Successivamente all’emanazione della determina 815/2022, eravamo intervenuti per denunciare il contenuto di questo passaggio palesemente illegittimo, “Vista la numerosità dei malati e la relativa esiguità dei posti disponibili di CDD, la frequenza di questi servizi, necessariamente deve prevedere un turn over, al fine di offrire la possibilità di fruirne ad una platea il più ampia possibile. Per tali ragioni, la frequenza al CDD è di 1 anno, prorogabile al massimo per un altro anno. Solo nei casi in cui, non è presente una lista d’attesa è possibile prolungare ulteriormente i tempi della frequenza”, richiedendone il ritiro.

Ciò non è avvenuto,  ma nei fatti, poi non  è stata data attuazione della disposizione che, peraltro, non era stata recepita nel Regolamento del Centro diurno di ASP-ATS9 che lo gestisce.

Nel rinnovo della Convenzione (Determina 295/2025) tale disposizione è stata riproposta e questa volta recepita anche nella  Carta dei Servizi di ASP-ATS9.

Alcuni familiari nei giorni scorsi, a conclusione del cerchio, ci hanno contattato informandoci che tale indicazione era stata loro comunicata.

Vogliamo segnalare l’abnormità di tale disposizione che stabilisce la dimissione di un servizio di livello essenziale (Art. 30, Dpcm 12.1.2017) a causa della presenza di lista di attesa. Mai in 45 di attività del Gruppo eravamo riusciti a vedere tanto.

Ricordiamo, che nei requisiti di autorizzazione dei Centri diurni demenze, Dgr 1412/2023, non si indica, né lo potrebbe, la possibilità che può avvenire dimissione a seguito di presenza di lista di attesa. Il CD demenze rientra infatti tra i servizi di lungoassistenza/mantenimento. Tanto è l’enormità dei contenuti di questa disposizione che non sappiamo se attenga più al criterio dell’arroganza o a quello dell’ignoranza. Entrambi, evidentemente senza giustificazione.

Ciò detto. Per quanto sopra chiediamo  immediatamente la modifica degli Accordi contrattuali nella parte sopra indicata.

Chiediamo altresì un intervento urgente della regione Marche a rispetto delle norme vigenti che non possono essere stravolte da fantasiose e inconcepibili applicazioni territoriali.

Al Ministero della Salute di attivarsi per il rispetto integrale della normativa sui livelli essenziali di assistenza

Comunichiamo, infine, che ci attiveremo da subito in tutti i modi per far conoscere tale aberrazione.

Confidando in rapidissime risposte inviamo cordiali saluti

Gruppo Solidarietà


Vedi anche

Tra domanda e offerta. Anziani non autosufficienti e servizi nel territorio dell'Ambito sociale e del Distretto di Jesi

Centro diurno demenze. Quando posso e  voglio. Il diritto retrocesso a concessione


 

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