Data di pubblicazione: 09/12/2023
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L’INTOLLERABILE ATTESA. Persone con disabilità nell’ATS9 e del Distretto di jesi


A CHE PUNTO SIAMO? La richiesta del Gruppo solidarietà del 24 aprile alla direzione generale dell'AST Ancona e per conoscenza al Comitato dei Sindaci ATS 9 e all'assessore alla sanità e servizi sociali della regione Marche.

Oggetto: Figure professionali, tempi e lista di attesa UMEE Distretto di Jesi.

Con la presente a circa 4 mesi di distanza della comunicazione della direzione generale (pagina 5) riguardante i temi in oggetto si chiede conoscere, ad oggi, la situazione riguardante il funzionamento dell’UMEE ed in particolare:

-  il numero dei minori ed i tempi di attesa per la valutazione;

- l’attuale composizione delle figure professionali dell’UMEE con particolare riferimento alla figura del/la neuropsichiatra infantile.


260 minori in lista di attesa per la valutazione,  Tempi medi da 4 a 20 mesi, nella sola Unità multidisciplinare età evolutiva del Distretto di Jesi cui si aggiungono i dati non presenti, ma come noto imponenti, dei Centri di riabilitazione accreditati. A questi si sommano il numero delle persone con disabilità in attesa di ricevere i servizi. Solo quelli domiciliari, in attesa di ricevere dati aggiornati, erano, oltre 50 nel 2022.

Il 3 febbraio 2023, il Gruppo Solidarietà in occasione di un incontro con il Comitato dei Sindaci dell’Ambito territoriale sociale 9, chiedeva di “intervenire nei confronti di Regione e Azienda sanitaria in merito alla inaccettabile carenza di personale delle Unità multidisciplinari che hanno funzioni di valutazione e presa in carico. Una carenza di personale che impedisce di svolgere le funzioni (obbligatorie) cui sono deputate”.

A distanza di quasi un anno la situazione non è cambiata e non sembrano visibili, da parte delle Amministrazioni comunali, passi significativi nei confronti di Regione e AST volti a porre rimedio ad una situazione che risulta intollerabile. Nella seduta del Consiglio comunale di Jesi del 14 dicembre, minuto 15 in risposta alla interrogazione dal consigliere Filippo Cingolani che aveva presentato la proposta (vedi pag. 3)  inviata dal Gruppo Solidarietà ai consiglieri volta a conoscere la situazione dei tempi di attesa per la presa in carico e l’accesso ai servizi oltre che alla dotazione organica delle Unità multidisciplinari disabilità, sono stati presentanti i dati. Dati che il Gruppo Solidarietà aveva richiesto - per le rispettive competenze - nei mesi scorsi ad ASP, Distretto, Centro di riabilitazione S. Stefano, senza essere però forniti. Così come nessun riscontro si è avuto riguardo la richiesta di incontro congiunto ASP/Comuni-Distretto sul tema. 

Nella risposta dell’assessore Animali venivano forniti i dati dei soli tempi di attesa delle Unità multidisciplinari del Distretto di Jesi (documento integrale a pag. 5). Dati, senza alcuna esagerazione, impressionanti riguardanti l’Unità multidisciplinare età evolutiva. Basta citarne alcuni: 260 minori in lista di attesa per la valutazione; tempi medi da 4 a 20 mesi, assenza della figura del neuropsichiatra (figura fondamentale ai fini diagnostici) da luglio. A questi numeri andrebbero aggiunti quelli del Centro di riabilitazione "S. Stefano" che non sono stati forniti, ma, per quello che sappiamo, numeri altrettanto imponenti. Da segnalare anche il dato della dotazione organica dell’Unità multidisciplinare adulti: due psicologi part time, in sostanza per l’intero territorio. Vale la pena ricordare che sono oltre 500 le persone con disabilità attualmente in carico ai servizi (scolastici, domiciliari, tirocini, centri diurni, residenze).

La proposta di interrogazione da parte del Gruppo Solidarietà ai consiglieri del Comune di Jesi. 

Per molte persone con disabilità l’accesso ai servizi rappresenta un sostegno importantissimo per il miglioramento della qualità di vita. Negli ultimi anni è cresciuta in maniera significativa la domanda di sostegni, in particolare, di minori con disabilità. Allo stesso tempo si è in presenza di adulti con disabilità che si avvicinano all’età anziana, con conseguenti sostegni familiari sempre  più precari. Si aggiunga, poi, una problematica insorta recentemente: la carenza nei servizi educativi di figure professionali con le qualifiche richieste dalla vigente normativa. Per i motivi sopra indicati, al fine di rispondere in maniera adeguata alle esigenze delle persone è importante conoscere la situazione: 

1) delle liste di attesa dei servizi (domiciliari, diurni, residenziali). Ovvero quegli interventi che non sono stati attivati per mancanza di impegno di spesa da parte del Comune di residenza e quelli per i quali l’impegno è stato assunto ma il servizio non attivato per mancanza della figura professionale richiesta. 

2) riguardante il funzionamento (dotazione organica) delle Unità multidisciplinari per l’età evolutiva (UMEE) e per l’età adulta (UMEA) con i conseguenti tempi di presa in carico. Un problema, questo,  particolarmente avvertito in età evolutiva. Va ricordato che la presa in carico da parte delle UM (pubbliche o private) è condizione necessaria in molti casi per l’accesso ai sostegni. Tra gli altri, quello riguardante l’inclusione scolastica.

Per approfondire

Funzionamento Unità multidisciplinari disabilità. Le non risposte della Regione

Quale continuità e garanzia delle cure nel territorio del Distretto/ATS di jesi?

Distretto Jesi-ASP-ATS 9. Interventi sociosanitari. Riflessioni, proposte, richieste

Alcune annotazioni sul Bilancio Consuntivo 2022 di ASP Ambito 9 Jesi 

Fondo non autosufficienze e LEPS di Processo. I nodi vengono al pettine?

SENZA VERGOGNA. Le Unità Multidisciplinari disabilità nel Distretto di Jesi 

Unità multidisciplinari disabilità Distretto di Jesi. L’indegna farsa 

Disabilità. Scheda normativa Marche su valutazione e presa in carico

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