I diritti civili e sociali dei cittadini ed i livelli essenziali di assistenza sociale I DIRITTI CIVILI E SOCIALI NELLA COSTITUZIONE ITALIANA Il valore fondamentale della Costituzione consiste nell’obbligo che lo Stato deve porre nell’osservarne i principi in termini di legislazione e di realizzazione delle politiche sociali. La progressione stessa degli articoli della Costituzione, determina un quadro organico di riferimento che porta comunque a distinguere nello svolgimento delle politiche sociali due distinti filoni: la politica delle tutele e la politica delle opportunità. La politica delle tutela postula obbligo dello Stato, in riferimento agli art. 1, 2 e 4 della Costituzione, a garantire i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo che nelle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Per ciò che concerne la politica delle opportunità, l’art. 3 della Costituzione, dichiarando che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali di fronte alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, in effetti conferma la effettiva potenzialità che fa capo a tutti i membri della comunità nazionale di partecipare in condizioni di parità alle opportunità offerte dallo Stato e dalla società nel suo complesso per la sua piena realizzazione. In tale contesto è del pari altrettanto fondamentale l’affermazione in ordine alla quale è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Si viene così a delineare, a fronte del riconoscimento di diritti primigeni e naturali della persona, di cui lo Stato prende atto (e quindi non li concede, né tantomeno li lega al rapporto Sato-cittadino), sia il primato della persona umana, così come affermato anche nella dichiarazione universale dei diritti dell’uomo , sia l’obbligo di garantire pari ”chances” di partenza, nel corso dell’esistenza umana, per tutti i cittadini, per garantire non solo parità di diritti, ma anche uguaglianza sostanziale, prevedendo il principio della solidarietà fra i cittadini e il riconoscimento pieno dei diritto sociali, promuovendo una società più giusta e meno diseguale. Quindi il diritto al lavoro, alla assistenza, alla salute, all’istruzione, alla formazione, alla casa, alla mobilità, al benessere, costituiscono la base per lo sviluppo delle proprie e singole prospettive di realizzazione della persona nel proprio contesto sociale, e costituiscono l’essenza delle politiche sociali, sia sul piano della tutela dei diritti che delle opportunità. E’ pertanto in base all’osservanza ed al rispetto di tali principi costituzionali che deve concretamente realizzarsi sul piano programmatico ed operativo lo svolgimento delle politiche del welfare cittadino. Leggi il testo integrale nell'allegato pdf Dello stesso autore Autonomia differenziata atto quarto Dopo la sentenza della Corte costituzionale. Autonomia differenziata atto terzo L’autonomia differenziata: atto secondo ................ LA RICHIESTA DI SOSTEGNO del Gruppo Solidarietà Altri materiali nella sezione documentazione politiche sociali. La gran parte del lavoro del Gruppo è realizzato da volontari, ma non tutto. Se questo lavoro ti è utile PUOI SOSTENERLO CON UNA DONAZIONE e CON IL 5 x 1000. Clicca qui per ricevere la nostra newsletter.