Data di pubblicazione: 07/09/2022
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Alcuni recenti provvedimenti della regione Marche (I parte)


Osservatorio Marche, n. 126 del 7 settembre 2022

La scheda analizza e commenta sinteticamente recenti provvedimenti regionali. Riguardano interventi del Fondo (nazionale e regionale) non autosufficienza destinato alla disabilità gravissima; i criteri di utilizzo del Fondo nazionale demenze; gli interventi per alunni con disabilità fisica e sensoriale; le modifiche alla legge regionale 18/1996 in tema di disabilità in tema di Consulta; il progetto regionale, riguardante l’autismo, di recepimento delle linee di indirizzo dell’Istituto Superiore di Sanità.

Vedi anche, Alcuni recenti provvedimenti della regione Marche (II parte) e gli approfondimenti di Osservatorio Marche e Quaderni Marche

 

- FNA. Disabilità gravissima. Trasferimento Fondo 2021 agli Ambiti sociali.  La quota complessiva del Fondo (nazionale e regionale) per l'annualità 2021 destinata alla DG è pari a 12,05 milioni di euro (11,36 milioni nell'anno precedente). Il complessivo 2021 del FNA (DG + anziani non autosufficienti) è pari a 23,69 milioni cui si aggiungono 400.000 euro del fondo nazionale destinato a Vita indipendente. Gli ultimi dati a nostra disposizione riguardano l’annualità 2019: beneficiari 3.231 per un contributo pari a 303 euro mese (per chi fruisce del Centro diurno o la scuola contributo ridotto del 50%). Per quanto riguarda evoluzione degli ultimi anni vedi Non autosufficienza e sostegno alla domiciliarità nelle Marche a pag. 12. Per approfondimento, Sostegno domiciliarità, Fondo non autosufficienze e disabilità gravissima ed il QuadernoI criteri di utilizzo del fondo nazionale per le non autosufficienze nelle Marche. Vedi inoltre,  Marche. FNA - Disabilità gravissima 2021. Avviso presentazione domande e Criteri di riparto e utilizzo Fondo nazionale non autosufficienze 2021

 

- Fondo nazionale Alzheimer e demenze. Attuazione Piano attività 2021-23. Come si può constatare il potenziamento dei CDCD non è strutturale ma con finanziamento a termine all'interno di un progetto. Significa che i CDCD non hanno dignità di servizio strutturato. La delibera attua la Dgr 735-2022 con la ripartizione delle risorse alle Unità operative. Il Fondo assegnato alle Marche per il triennio 2021-23 è pari a 501.161 euro ripartito tra gli enti del SSR. Il Piano regionale si svilupperà in 19 mesi (termine 31 dicembre 2023) con la duplice finalità di potenziare la diagnosi del DNC minore (area progettuale 1) e attuare una diagnosi tempestiva di DNC maggiore (area progettuale 2). Gli interventi hanno come fulcro i Centri per i disturbi cognitivi e le demenze (CDCD). "Premesso che il progetto si rivolge principalmente ai CDCD, sia in qualità di destinatari di alcune azioni volte al loro potenziamento (es. assunzione del personale), sia come soggetti incaricati della realizzazione delle altre attività (es: valutazione dei pazienti e raccolta dati per il censimento dei casi incidenti e compilazione della carta del rischio), la ripartizione delle risorse per ciascuna Unità operativa è stata effettuata proporzionalmente al numero dei CDCD di cui l’unità operativa risulta titolare. Nello specifico, la Regione Marche ha attivi n. 16 CDCD, di cui n. 13 (uno per ciascun Distretto Sanitario) sono di titolarità dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR), n. 1 dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona (AOUORM), n. 1 dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord (AORMN) e n.1 dell’INRCA di Ancona. Per quanto riguarda, la voce di spesa relativa all’assunzione di personale, che da sola copre il 60% del piano finanziario del progetto, si è stabilito, al fine di semplificare e rendere più efficiente ed efficace la procedura, di incaricare l’ASUR di procedere all’assunzione, con forme di lavoro flessibili (tempo determinato o conferimento di incarichi libero-professionali), di almeno n. 5 psicologi (preferibilmente con una maturata esperienza nel campo delle demenze). Tali professionisti dovranno operare in tutti i CDCD del territorio marchigiano e in particolare in quei CDCD in cui si è registrata una carenza di tali figure professionali, così come emerso dai risultati della survey svolta durante il primo semestre 2022, coordinata dalla Direzione Sanità ed Integrazione Sociosanitaria, a cui hanno partecipato tutti i CDCD".  

 

- Fondo nazionale Alzheimer e demenze 2021-13. Attuazione regionale. Il Fondo assegnato alle Marche per il triennio 2021-23 è pari a 501.161 euro. Il Piano regionale si svilupperà in 19 mesi (termine 31 dicembre 2023) con la duplice finalità di potenziare la diagnosi del DNC minore (area progettuale 1) e attuare una diagnosi tempestiva di DNC maggiore (area progettuale 2). Gli interventi hanno come fulcro i Centri per i disturbi cognitivi e le demenze (CDCD). Ma come stanno funzionando nelle Marche? Così viene scritto nella delibera “I risultati preliminari di una survey tutt’ora in corso, coordinata dal Dipartimento Salute della Regione – Direzione Sanità e Integrazione Sociosanitaria, hanno fatto emergere come, allo stato attuale, i CDCD nella maggioranza dei casi, continuino ad essere caratterizzati dalla ridotta presenza di diverse tipologie di professionisti, con evidente pregiudizio per un necessario approccio multi-professionale, riducendosi spesso a meri ambulatori disciplinari”. Il 27 luglio 2021 a seguito di interrogazione consiliare la regione Marche ha indicato (pag. 5), con quale personale operano i CDCD. Nonostante le fondamentali funzioni assegnate la Regione (cfr., pag. 3) non ha mai determinato lo standard minimo di funzionamento di queste équipe (figure professionali da impiegare e dotazione oraria). In assenza di queste disposizioni, ogni territorio (in questo caso il livello è distrettuale) si organizza come ritiene. Per la regione Marche quindi non sembrerebbe esistere la necessità di una dotazione minima, che permetta di assicurare le importantissime funzioni assegnate. Dalla tabella (di pag. 5) si può verificare sia l’enorme differenza di dotazione oraria tra i Distretti che l’estrema diversità delle figure professionali impiegate. Nel Distretto di Ancona (254.000 abitanti), il CDCD sarebbe addirittura composto da sole due figure professionali, per complessive 16 ore settimanali. Raramente ci sono operatori a tempo pieno (solo tre in tre Distretti). Il problema, dunque, pare essere a monte: definizione dello standard minimo di personale e conseguenti modalità organizzative. Altrimenti interventi e obiettivi come quelli previsti (come anche l’assunzione programmata di 5 neuropsicologi), quand’anche positivi, si inseriscono sul sistema di valutazione e presa in carico del tutto inadeguato. A questo si aggiunge, poi, un secondo aspetto. Una volta rilevati i bisogni occorre che si abbiano le adeguate risposte. Quelle che nella nostra regione in tutti i livelli (domiciliare, diurno, residenziale) oltre a essere fortemente carenti continuano ad essere oggetto di scarsissima attenzione (vedi: rapporto domanda/offerta e qualità degli interventi: standard e modello organizzativo di quella residenziale.

 

- Interventi a favore di alunni con disabilità fisica o sensoriale a. s. 2022-23. Sulla parte, di seguito riportata, la IV Commissione ha chiesto lo stralcio, accolto dalla giunta. Sarebbe interessante conoscerne le motivazioni. "Per l’a.s. 2022/2023, accanto alla modalità di erogazione di un contributo diretto alle famiglie, viene prevista in forma “sperimentale” la possibilità per gli Ambiti Territoriali Sociali di erogare l’Assistenza all’autonomia e alla comunicazione in ambito domiciliare di cui al presente punto con la modalità di “Servizio a domanda” attraverso l’individuazione di operatori economici che dovranno dare garanzie in ordine a: - qualità del servizio mettendo in campo assistenti all’autonomia ed alla comunicazione qualificati professionalmente rispetto alle disabilità sensoriali, avendo cura di privilegiare l’utilizzo di personale impiegato nei precedenti anni scolastici a favore degli studenti audiolesi e videolesi residenti nei Comuni dell’ATS a tutela della continuità educativa degli stessi; - quantità delle ore di educativa domiciliare, non inferiore alle ore previste dal PEI e dalle richieste delle famiglie stesse, fino ad un massimo di 30 ore mensili, salvo casi di particolare gravità. La Regione si riserva al termine dell’a.s. 2022/2023 di valutare la validità e la sostenibilità della sperimentazione al fine di estenderla eventualmente a tutto il territorio regionale" (...) Questa nuova modalità è stata valutata e condivisa in seno al Gruppo Tecnico regionale sull’integrazione scolastica alunni con disabilità, istituito con Decreto Dirigenziale n. 163/SPO/2019 modificato con Decreto n. 20/CDI/2022". Si tratta di interventi storicamente gestiti dalle Province con le associazioni.  Sul tema vedi il nostro contributo di alcuni anni fa, Deresponsabilizzazione istituzionale. Alunni con disabilità sensoriale e interventi socioassistenziali. Alcune cose sono cambiate ma non la sostanza delle stesse.

 

Con DGR n. 677 del 06.06.2022 è stato richiesto parere alla Commissione Assembleare competente ed al Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) sullo schema di deliberazione concernente: “Interventi relativi all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali - Criteri per l’attuazione degli interventi e per il riparto delle risorse da trasferire agli Ambiti Territoriali Sociali - a.s. 2022/2023”. La competente Commissione consiliare ha espresso in data 13.07.2022 il proprio parere favorevole n. 81 / 2022 , ai sensi dell’art. 9, comma 1, della Legge regionale n. 49/2013, in quanto trattasi di risorse statali, condizionatamente alla seguente modificava esclusa la previsione concernente la possibilità, per gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), di erogare, in forma sperimentale, l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione in ambito domiciliare, con la modalità di Servizio a domanda attraverso l’individuazione di operatori economici. In accoglimento della condizione espressa dalla IV Commissione Consiliare viene esclusa dalla programmazione per l’anno scolastico 2022/2023 la possibilità per gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) di erogare, in forma sperimentale, l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione in ambito domiciliare, con la modalità di Servizio a domanda attraverso l’individuazione di operatori economici. Di conseguenza sia nel documento istruttorio che nel l’Allegato “A” della presente deliberazione vengono depennati i paragrafi in cui si fa riferimento a tale sperimentazione.

 

- Disabilità. L.R. 16-2022. Modifica all'art. 6 (Consulta) della l.r. 18/96. La modifica riguarda le funzioni della Consulta cui all'articolo 6 della legge che richiama un'altra legge la n. 24 del 1985 (si, l'anno è corretto!). Partiamo dalla legge 18. E' una legge di settore del 1996, poi modificata nel 2000. Dal 2015, da quando è sostanzialmente scomparso il Fondo sociale regionale non è più finanziata (ad eccetto in questi ultimi anni di 500.000 euro per interventi domiciliari). Alcuni interventi (educativa scolastica, extrascolastica, tirocini, assistenza domiciliare) realizzati dai Comuni e finanziati fino al 2014 da questa legge sono stati successivamente finanziati con fondi sanitari regionali (la Corte dei Conti, al momento, non se ne è accorta) per circa 11,5 milioni di euro. Oltre a non essere stata più finanziata la legge non ha avuto più manutenzione per nessun altro aspettoSi tratta di una legge abrogata nei fatti. La Consulta, prevista all'articolo 6, ha come rifermento la citata legge 24 del 1985. A distanza di 37 anni abbiamo come riferimento una norma, nata per sostenere: "associazioni che perseguono la tutela e la promozione sociale dei cittadini invalidi, mutilati e handicappati", transitate poi automaticamente nella Consulta. E' legittimo chiedersi se questo abbia un senso? La Regione vuole sostenere economicamente associazioni che esercitano una funzione di promozione e tutela? Definisca la funzione e finanzi questi interventi. La Regione vuole promuovere l'ascolto e le istanze delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità? Definisca nella maniera più rappresentativa possibile le modalità con le quali intende realizzare questa funzione. E' troppo chiedere che le due funzioni siano scisse? Infine: ritiene che il percorso della legge 18 sia giunto al termine? Abroghi la norma. Vuole invece mantenere alcuni aspetti di una legge di settore emanata più di 20 anni fa? Proceda alla modifica. E' una richiesta troppo esigente? Ma anche le organizzazioni delle persone con disabilità una domanda, almeno, dovrebbero, porsela. Si può giustificare il mantenimento di una legge con la struttura della 24? Ha senso nel 2022 mantenere uno strumento di partecipazione regionale costruito su quelle fondamenta? 

 

- Autismo. Progetto regionale recepimento Linee indirizzo ISS (dgr 348/22). Vedi anche Marche. Autismo e progetto di vita. Adesione progetto ISS e ASUR Marche. Autismo e progetto di vita. Attuazione progetto regionale.  Il progetto ha una durata complessiva di 24 mesi e scadenza 21/01/2024, è finalizzato all'attivazione di una équipe "Nucleo funzionale Autismo" in ogni servizio di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza delle Aziende per la valutazione e definizione/attuazione/monitoraggio del percorso individualizzato; nonché all'attivazione di una ulteriore équipe di transizione per la gestione delle fasi di passaggio della presa in carico dai servizi di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza ai servizi disabili adulti e di psichiatria dell'adulto, oppure, nel momento dell'uscita dalla scuola per la programmazione di attività ed interventi e la definizione del progetto di vita; all’organizzazione di programmi formativi per la gestione di comportamenti-problema, in primis non farmacologica, sia per gli operatori che per i familiari; infine al coinvolgimento delle Associazioni del territorio. "ogni Regione dovrà dotarsi in ogni UONPIA di un Nucleo funzionale Autismo per evolutiva ed in ogni ASL/ASST di almeno di transizione dedicati alla valutazione e presa in carico (attraverso un Piano/progetto individualizzato) della PcASD e della sua famiglia e al monitoraggio costante del percorso e degli esiti clinici, con strumenti validati, anche in termini di qualità di vita. Per ogni Piano/progetto individualizzato e, a seguire, Progetto di vita attivato, andrà individuato 1 Case Manager (e un suo sostituto) e andranno definiti i ruoli/funzioni di ogni componente équipe" (p. 8).

 

- ASUR Marche-AV1 Pesaro. Accordi 2021-22 con RSA anziani. L'Accordo riguarda le strutture: Residenza Cives, Pesaro; RSA Giovanni Di Bari, Fano; RSA Montefeltro, Urbino; RSA Casa Argento Fano. Sul tema vedi, Le responsabilità negli irrisolti problemi dei ricoveri in Cure intermedie e RSA anziani.  Sullo specifico della regolamentazione dell'Area Vasta 1 di Pesaro vedi, Residenze anziani. Il tempo si è fatto breve! Rette utenti e liste di attesa Residenze sociosanitarie per anziani. Ricoveri dal domicilio e di “sollievo”Problematiche che la regione Marche, purtroppo, non ha mai voluto affrontare. Sul tema più generale dell’assistenza residenziale, L’assistenza residenziale anziani nelle Marche. Prima e dopo il coronavirus


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Adempimenti legge 4 agosto 2017, n. 124


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