Data di pubblicazione: 12/03/2024
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Rette utenti. L’imbarazzante vicenda della residenza “Conero-Anni Azzurri”


Il Gruppo KOS chiede agli utenti 60 euro di retta giornaliera (oltre gli 82,50 di quota sanitaria), invece dei 42.50 stabilito dalla regione Marche. Nonostante, più di dieci anni fa su ricorso degli utenti, abbia già dovuto restituire somme indebitamente percepite. Ma né l’interrogante (presidente del Consiglio) né, soprattutto, l’assessore alla sanità dimostrano di conoscere le norme regionali sulle (mai nominate) RSA anziani. Se non conosci le regole, evidentemente non puoi farle rispettare. Ma è altrettanto evidente che, se a non conoscerle è l’assessore competente,  siamo di fronte ad un bel problema.

Nella seduta del Consiglio regionale del 5 marzo 2024 è stata discussa l’interrogazione 1046 presentata dal Presidente Latini avente per tema, Aggiornamento retta giornaliera "Residenza Conero – Anni Azzurri" KOS Care Srl Santo Stefano per l'anno 2024. L’interrogante segnala che con decorrenza marzo 2024 la retta subirà un aumento di 5 euro/giorno, che si aggiunge all’aumento di 7 euro del gennaio 2023, per un complessivo giornaliero pari a 60 euro (1800 euro mese). La richiesta finale non brilla per chiarezza. Si chiede di conoscere “tutti gli adempimenti tecnici che si intendono attuare in merito all'aumento delle rette giornaliere per l'anno 2024 deliberato dalla società KOS Care srl per il mantenimento ed il miglioramento della qualità del servizio prestato agli ospiti residenti presso la struttura Residenza Conero – Anni Azzurri al fine di tutelare gli impatti economici e sociali della decisione stessa”

Risponde l’assessore alla sanità e servizi sociali, Filippo Saltamartini (qui dal minuto 36,24). Segnala che la quota sanitaria della struttura è superiore al 50% previsto dalla normativa sui livelli essenziali di assistenza (ricordiamo che la ripartizione al 50%, in base alla normativa sui LEA, riguarda le strutture di lungoassistenza-mantenimento e non per quelle estensive come sono classificate, le RSA anziani nelle Marche); auspica un aumento del finanziamento regionale per queste strutture (non dice di che tipo) al fine di ridurre le rette, cui sono chiamati dal codice civile parenti e familiari; richiama la legge sulla concorrenza al fine di poter premiare le strutture che praticano rette più contenute; ma ricorda che l’aumento delle rette attiene a “scelte di politica aziendale su cui la Regione e le AST hanno limitato potere di incidenza”. Il presidente Latini, in sede di replica si ritiene soddisfatto della risposta dell’assessore.

Ma … che cos’è la Residenza Conero Anni Azzurri?

Cosa sia la Residenza Conero Anni Azzurri non si evince né dall’interrogazione, né dalla risposta. Non solo rispetto alla tipologia di struttura,  ma anche alle persone ospitate/ricoverate. Si può interrogare e rispondere senza fare mai riferimento alla tipologia di struttura e alla conseguente regolamentazione? Di che struttura si tratti non è neanche facile capirlo dalla Carta dei Servizi della “Residenza dorica”.  Solo dopo 71 pagine scopriamo che si tratta di una RSA anziani.

Nell’Accordo 2019-21 (pag. 57) apprendiamo che la RSA è accreditata per 84  posti di cui 82 convenzionati.  72 sono i posti per anziani e demenze; i restanti 10 sono rivolti a “psichici e ex Opg ad esaurimento”. Per quanto riguarda le tariffe: - RSA anziani: tariffa 123 euro/giorno; quota sanitaria, 80,50 euro giorno; - RSA demenze: tariffa 128 euro/giorno; quota sanitaria, 85,50 euro giorno. Per quanto riguarda i soggetti psichiatrici: per ex OPG: tariffa 122,08 (100% sanità ed indennità di accompagnamento versata all’ASUR); per: “psichiatrici cronici e/stabilizzati”: quota sanitaria 93,04 (non specificata quota sociale).

Cominciamo allora a capire meglio di cosa parliamo:  una struttura classificata come RSA anziani. Le Marche hanno regolamentato dal punto di vista tariffario queste strutture? Si. Lo hanno fatto nel 2014 attraverso un Accordo tra Regione e soggetti gestori. Compreso ovviamente il Gruppo KOS. Si tratta della Dgr 1331/2014 che, nell’allegato C, stabilisce quanto paga il servizio sanitario e quanto paga (quota sociale) l’utente e/o il Comune (perché, assessore Saltamartini, l’utente è tenuto a compartecipare sulla base dei criteri definiti sulla normativa ISEE, che definisce anche chi sono i soggetti obbligati;non in base al codice civile). Se quei redditi sono insufficienti è tenuto ad intervenire il Comune. La retta a carico dell’utente, così come definita dalla regione Marche è di 42.50 euro. Che questa sia la quota “insuperabile” a carico dell’utente, l’ha confermato la Regione stessa, nel gennaio 2022, con una comunicazione al Difensore civico regionale, a seguito di nostra richiesta. Poteva forse non saperlo il presidente del Consiglio regionale, che interrogava, ma non  l’assessore alla sanità che rispondeva.

No, caro assessore, le strutture quando sono convenzionate, come lo è “Anni Azzurri”, devono rispettare le vigenti normative e se le violano spetta alla Regione intervenire perché ciò non accada. Se il gruppo KOS ritiene che le regole fissate non siano per loro remunerative, cessi il regime convenzionale e offra i propri servizi ai prezzi che ritengono adeguati, ponendosi liberamente nel libero mercato (in questo caso a circa 145 euro/giorno). Più di dieci anni fa gli utenti, attraverso un ricorso al TAR delle Marche (vedi negli approfondimenti) rivolgendosi alla magistratura, sono riusciti ad imporre al Gruppo KOS il rispetto delle norme vigenti. Un fatto che almeno l’assessore Saltamartini e con lui i dirigenti dell’assessorato, avrebbe dovuto ben conoscere.

L’irriducibile ostinazione del Gruppo KOS Care

Nonostante l’ultima pronuncia del TAR marchigiano, riguardante Anni Azzurri, non sia lontana (n. 320/2019), ed abbia ricordato che è illegittimo richiedere quote diverse da quelle stabilite per legge, il Gruppo KOS rilancia con una quota aggiuntiva a quella stabilità di 17.50 euro giorno cui si aggiungono i costi per il lavaggio degli indumenti. In sostanza un giorno di degenza in RSA anziani costa circa 145 euro (80.50 di quota sanitaria, 60 di quota utente + costo lavaggio indumenti), contro le 123 tariffate dalla Regione. A fronte della ostinazione del Gruppo KOS, constatiamo che l’assessore alla sanità ed i suoi uffici non conosce (ritenendo che la struttura possa agire senza alcuna regola) la normativa regionale sulle RSA anziani; ciononostante il presidente del Consiglio regionale si ritiene soddisfatto di una risposta platealmente inadeguata.

Ai familiari che, presumibilmente, si sono rivolti al presidente del Consiglio, consigliamo di rivolgersi ad un buon avvocato. Ci vorrà pazienza, ma quanto indebitamente richiesto e versato, a meno di impensabili interpretazioni normative, tornerà, come giusto, nelle loro disponibilità. Lo comunichino poi all’assessorato, per evitare che tra qualche anno quando il Gruppo KOS Care proverà ad aumentare  le tariffe, non rispettando le norme regionali, l’assessore, di turno, risponderà correttamente.  

 

Per approfondire

TAR Marche. RSA Anni Azzurri. Restituzione utenti quote versate indebitamente 

TAR Marche. RSA Anni Azzurri. Quote a carico degli utenti. Sospeso accordo con la Regione 

Tariffe utenti RSA Anni Azzurri di Ancona. Sulla sospensiva del TAR Marche

RSA "Anni Azzurri". Non convince la risposta della Regione 

Problematiche servizi anziani non autosufficienti e Residenza “Anni Azzurri" 

A proposito dell'Accordo tra Regione - Asur e RSA "Anni Azzurri" 

Quote utenti RSA “Anni Azzurri” e nelle RSA e RP anziani 

Rsa anziani “Anni Azzurri”. Dove sono i forti, dove sono i deboli 

 

Vedi anche

- Quaderni Marche, I nuovi requisiti di autorizzazione dei servizi sociali e sociosanitari diurni e residenziali

- Quaderni Marche, L’assistenza residenziale anziani nelle Marche. Prima e dopo il coronavirus

 

I materiali dell’Osservatorio del Gruppo Solidarietà sulle politiche sociali nelle Marche. Alcuni degli ultimi contributi

Residenze sociosanitarie anziani. Tariffe, organizzazione, funzionamento

Anziani in lista di attesa nelle residenze sociosanitarie del Distretto di Jesi

Disabilità. Tempi attesa UM Età evolutiva. 12 associazioni chiedono chiarimenti

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