Data di pubblicazione: 28/02/2025
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Tra domanda e offerta. Persone non autosufficienti e servizi nel territorio dell'Ambito territoriale 9 di Jesi


Gruppo Solidarietà, Osservatorio Marche, n. 155 del 28 febbraio 2025 (testo integrale anche nell'allegato file pdf)

Abbiamo cercato di analizzare il rapporto tra domanda di sostegni e offerta di servizi. Una forbice estremamente alta che dice quanto ampia sia la distanza tra necessità e risposte.  Una fascia imponente di popolazione non autosufficiente (62%) non riceve, alcun sostegno. L’80% degli anziani non autosufficienti vive a casa, il 90% delle persone con disabilità. Il 77% di chi sta a casa non riceve sostegni. Sono questi alcuni dati che emergono a partire dalla rielaborazione di alcuni dati presenti nel Piano programmatico 2025 di ASP Ambito 9 e da altri dati nazionali e regionali ribaltati sul livello locale. Evidente l’urgenza di ampliare a ogni livello istituzionale le risorse per potenziare l’offerta di sostegni.

La ricchezza dei dati presenti nel bilancio di previsione economico 2025 e Piano programmatico 2025-27 dell’ASP Ambito 9, stimola diverse riflessioni. In questa occasione ci concentriamo sul rapporto tra domanda e offerta di servizi con riferimento alle persone non autosufficienti, identificate nello specifico in quanti percepiscono l’indennità di accompagnamento (IA) e che, in linea generale, hanno necessità di maggiori sostegni. Sono le persone cui è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure necessitano di assistenza continua negli atti della vita quotidiani della vita. Sappiamo anche che il numero di persone non autosufficienti è superiore al numero dei percettori di IA. Nella rilevazione dell’ISTAT, si può, ad esempio,  stimare che il numero di anziani non autosufficienti sia di poco superiore al numero totale dei beneficiari di IA. 

L’obiettivo di questo approfondimento è cercare di capire, con tutte le approssimazioni del caso, il rapporto tra domanda (persona che necessita di assistenza continuativa) e offerta di sostegni. Grati a chi segnalerà eventuali errori o imprecisioni.

La popolazione dell'ATS 9 è di circa 103.000 abitanti. Nel 2023 i beneficiari dell’IA sono stati 4.154 (4% della popolazione) in leggero calo rispetto al 2020, con il 4,2% della popolazione, cui si aggiungono 172 minori (0,2 della popolazione). Per quanto riguarda gli adulti, circa il 75% dei beneficiari è di età superiore a 65 anni.

Si può quindi stimare:

- 3.115 ultrasessantacinquenni (rientrano nella categoria di anziani).

- 1.039 adulti (rientrano nella categoria di disabili), cui si aggiungono i 172 minori.


Tabella 1

Popolazione

Beneficiari IA 2023

Ultra65anni (stima)

Infra65anni (stima)

Minori

103.000

4.154 (4%)

3.115 (75%)

1039 (25%)

+ 172


Non è necessario ripetere che si tratta di un dato indicativo, perché all’interno di quei numeri possono trovarsi persone che vivono specifiche condizioni di malattia (si pensi ad esempio a malattie, ma non solo, oncologiche, la cui durata di vita è molto breve, ad esempio alcuni mesi, e che necessitano di servizi specialistici sia di tipo ospedaliero che domiciliare).

Diversificazione dei sostegni. Proveremo ora a mettere in rapporto questa domanda con tutti gli interventi “erogati”: servizi (domiciliari, diurni e residenziali) e trasferimenti economici per acquisto servizi o per riconoscimento del lavoro di cura.

Sostegno residenziale per ultra65enni (anziano) con IA. Sono 3.115. Quanti di questi vivono in strutture residenziali?

- 561 sono i posti di Residenza protetta (RP), di cui 450 convenzionati. Qui con certezza possiamo dire ci siano tutte persone con IA (diamo per scontato che ci sia pareggio tra quanti risiedono fuori ATS e quanti risiedono qui, provenendo da un altro ATS).

- I posti autorizzati di Casa di Riposo (CdR), servizio per autosufficienti, sono 195. Non sappiamo se sono tutti attivi. Diamo per scontato che lo siano e stimiamo che il 50% sia occupato (anche se non dovrebbe) da persone non autosufficienti (quindi altri 100).

- Ci sono poi le 3 Residenze sanitarie assistenziali (RSA) anziani pubbliche e la RSA demenze (in via di trasformazione), che dovrebbe però  essere ancora attiva nella Casa di cura neuropsichiatrica di Villa Jolanda (posti che dovrebbero essere inseriti nella tabella 3 del Piano programmatico ASP, al pari delle altre residenze sociosanitarie). In totale 79 posti. Considerata la tipologia di utenza che vi afferisce possiamo stimare in un massimo di 50 anziani non autosufficienti.

- Altri potrebbero essere residenti in strutture sanitarie a completo carico della sanità, ma non  presenti nella rilevazione ASP.  Consideriamone altri 20.

In totale stimiamo 731 persone, pari al 23% del totale delle persone con IA. A casa vivrebbero 2.384 persone.


Tabella 2 – Ultra65enni (anziani) con IA in residenze.

Ultra65 con IA

RPA

CdR

RSA

Altri

Totale in residenze

A casa

3.115

561

Stima: 100

Stima: 50

Stima: 20

731 (23%)

2.384


Sostegno residenziale per infra 65 (disabile) con IA.- Sono 1039 adulti (+ 172 minori).  Quanti di questi vivono in strutture residenziali? Il dato di ASP (p. 73) indica 49 persone. A queste vanno aggiunte quelle che vivono in residenze per disabili a completo carico sanitario e in comunità psichiatriche. Ipotizziamo che siano poco più del doppio e ne stimiamo 110.

Complessivamente, con riferimento alla popolazione adulta, il sostegno residenziale è utilizzato da circa il 10% delle persone. A casa vivrebbero quindi, aggiungendo anche i minori con disabilità,  circa 1.100 persone con disabilità.


Tabella 3 – Infra 65enni (disabili) con IA in residenze.

Infra65 con IA

Comunità (ex Coser/RSA)

Altre residenze

Totale in residenze

A casa

1039 + 172 minori

47

Stima: 60

Stima: 110  (10,5%)

Circa: 1100


Sostegno residenziale per tutte le persone con IA. Rapportando i 4.326 beneficiari IA (4.154 + 172 minori) a 841 (numero stimabile di persone che vivono in residenze di qualsiasi tipo) scopriamo che meno del 20% usufruisce di un sostegno residenziale. Su 10 persone con AI, 2 vivono in una residenza ed 8 a casa.

Quanti a casa. Continuiamo il ragionamento. A casa dunque vivono circa 3.500 persone (considerati anche i minori), pari a circa l’80% dei beneficiari dell’IA. Di questi, circa il 70% sono ultrasessantacinquenni (anziani) e il 30% adulti con disabilità.


Tabella 4 – Persone con IA in residenza e a casa

Tutte le persone con IA

Totale in residenza

Totale a casa

4.326

841 (circa 20%)

3.500 (80%). Anziani 70%. Disabili adulti 30%.


A casa con quali sostegni? I dati sono ripresi dal documento di ASP e da stime su dati regionali. Come detto, i sostegni sono costituiti sia da servizi che da trasferimenti economici. Ricordiamo che in alcuni casi servizi e trasferimenti sono compatibili, in altri no. Li elenchiamo e poi proporremo qualche spiegazione e riflessione.

- Centro diurno demenze: 20 persone (area: anziani)

- Centri diurni disabilità: 60 persone

- Assistenza domiciliare anziani: 90 persone

- Assegno di cura anziani: 270 persone

- Assegno disabilità gravissima (disabili/anziani): 280 persone (35 ricevono anche contributo caregiver)

- Assistenza domiciliare/educativa disabili: 200 persone

- Vita indipendente/sostegno SLA/Malattia rara (disabili/anziani): 35 persone.

Abbiamo qui indicato tutti i tipi di sostegni sociali e sociosanitari. Sono necessarie alcune specificazioni:

- Tolto, forse, qualche anziano beneficiario del servizio di assistenza domiciliare, e alcuni beneficiari dell’educativa disabilità extrascolastica, tutti hanno IA.

- I sostegni, come detto, sono molto diversi, sia quando sono rappresentati da servizi, che da trasferimento economico. Si può andare, ad esempio,  da 7 h giorno di Centro diurno a 2 ore settimanali di assistenza domiciliare. Oppure:  da 200 euro mese di Assegno di cura (anziani) a circa 1.300 euro per alcune condizioni di Vita Indipendente.

- In alcuni casi, ma non sempre, c’è incompatibilità tra sostegno fruito e altri interventi.

- Alcuni sono categoriali (ad esempio solo per anziani), altri no.

- Non è stato indicato l’importantissimo sostegno rappresentato dalle cure domiciliari, perché i dati a disposizione fanno riferimento alla % sulla popolazione ultra65enne (2% della popolazione), ma non sui percettori di IA. La media è di circa 25 ore all'anno (circa 2 ore mese).

- Alcuni interventi, in particolare i trasferimenti monetari, sono esclusivamente a carico di fondi nazionali/regionali. Tutti i servizi ricevono con differenti percentuali contributi nazionali/regionali.

Sintesi. Tolto l’intervento di Disabilità gravissima (DG), ricevono una qualche forma di sostegno domiciliare, circa 675 persone. I 280 beneficiari non sono tutti aggiuntivi, in quanto il sostegno è compatibile con altri interventi. Ipotizzando  che  una metà non riceva altri sostegni, il numero complessivo può essere di circa 815 persone su 3.500, pari al 23%. Aggiungiamo un altro dato che si collega, in qualche modo a quanto fin qui analizzato. Prendendo a riferimento i dati del Rapporto dell’osservatorio DOMINA sul lavoro domestico 2024, si può stimare nel nostro territorio circa 1.500/2.000 badanti (tra regolari e irregolari).


Tabella 5 - Persone con IA a casa e sostegni

Persone con IA a casa

beneficiari

Badanti

3.500

Stima: 815 (circa 23%)

Circa 1500/2000


Giunti a questo punto, e ricordando che abbiamo cercato di analizzare lo stato dell’offerta dal punto di vista quantitativo, non occupandoci, in questa sede, dell’adeguatezza della risposta al bisogno della persona, così come non abbiamo analizzato chi e quanto spende.

- circa il 38% di tutti i beneficiari dell’IA riceve una qualche forma di sostegno;

- poco meno del 20% riceve un sostegno di tipo residenziale (il 23% degli ultra65enni e il 10% degli infra65enni);

- circa il 23% di chi sta a casa riceve una qualche forma di sostegno in servizi o trasferimento economico; in alcuni casi da entrambi (da poche ore a settimana a diverse ore giornaliere; da 200 euro mese ad un massimo di circa 1.300, in alcuni casi con rendicontazione delle spese sostenute, in altre no).

Qualche conclusione? Il territorio dell’ATS9 di Jesi non è certo il più povero di servizi all’interno del panorama regionale in risposta alle esigenze sociosanitarie delle persone non autosufficienti. E’ dunque evidente la necessita di ampliare, ad ogni livello istituzionale, le risorse per aumentare i sostegni. Una fascia imponente di popolazione non autosufficiente (definizione certamente generica) non riceve, infatti, alcun sostegno. La sofferenza del sistema di offerta (lunghe liste di attesa, forti restrizioni all’accesso, standard inadeguati, ecc..) è evidentemente data dall’estrema esiguità della risposta rispetto alla domanda.

Se cresce questa consapevolezza nella società e nelle istituzioni tutte, forse qualche cambiamento può esserci. Cerchiamo quindi, per quanto possibile di evitare affermazioni tipo “non si può dare più tutto a tutti” (quando ciò è successo?) o “nessuno vuole più tenere un anziano a casa” (l’80% delle famiglie è un po’ lontano da nessuno!).

Fonti

I dati presentati quando non sono ripresi dalla citata Relazione di ASP, sono stati ricostruiti su altri dati di ASP ATS9,  su dati nazionali, regionali o da precedenti elaborazioni del Gruppo Solidarietà. Vedi in particolare:

- Atto di fabbisogno delle strutture sociali e sociosanitarie diurne e residenziali (Dgr 1105/17);

- La recente rilevazione ISTAT sulle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie; e Disabilità in cifre;

- Dati regionali (vedi in www.grusol.it),  presenti all’interno di provvedimenti specifici. Ad esempio: Malati di SLA, Malattia rara, Vita indipendente.

- Non autosufficienza. Il sostegno alla domiciliarità nelle politiche delle Marche (incontro di formazione).

- Osservatorio DOMINA. Rapporto annuale sul lavoro domestico 2024.

Vedi anche

- Assistenza domiciliare e residenziale anziani e demenze nell'Ambito territoriale di Jesi

- Annotazioni sulla Relazione al Bilancio Consuntivo 2023 di ASP Ambito 9 Jesi

Jesi. Consiglio comunale aperto sulla sanità. Documento del Gruppo Solidarietà

Quale continuità e garanzia delle cure nel territorio del Distretto/ATS di Jesi?

- Alcune annotazioni sul Bilancio Consuntivo 2022 di ASP Ambito 9 Jesi

- Sotto la lente dei Bilanci ASP-ATS9 Jesi. Indicazioni su interventi e servizi

Distretto Jesi-ASP-ATS 9. Interventi sociosanitari. Riflessioni, proposte, richieste


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