Aggiornamento bibliografico
 
 


La schedatura riguarda il materiale catalogato al Centro Documentazione del Gruppo Solidarietà nel periodo dal 30/09/11 al 31/10/11.

Libri catalogati fino al 31 dicembre 2004.

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ARTICOLI

POLITICHE E SERVIZI SOCIALI

BARBIERI GILBERTO, ICEF: INDICATORE DELLA CONDIZIONE ECONOMICA FAMILIARE, PROSPETTIVE SOCIALI E SANITARIE, n. 16/18-2011, pag. 35.

BOTTURI D., CURCIO RUBERTINI B., LAVALLE T., CAPITALE SOCIALE E STRATEGIE PER LA SALUTE: UN'ESPERIENZA SUL CAMPO, LA RIVISTA DELLE POLITICHE SOCIALI, n. 2-2011, pag. 355.
Nel biennio 2009/2010 sono stati condotti in Emilia - Romagna diversi percorsi formativi a sostegno delle strategie di innovazione dei servizi sociali e sanitari, rivolti a dirigenti e professionisti delle aziende sanitarie e degli enti locali. Dall'analisi della letteratura, dei dati e dalle discussioni con i partecipanti è emersa come principale criticità del sistema pubblico di servizi sociali e sanitari dell'Emilia - Romagna la crisi di fiducia nei rapporti operatore - utente, comunità - organizzazione e professionisti - organizzazione. La proposta condivisa è stata quella di investire sullo sviluppo del capitale sociale delle organizzazioni e delle comunità come strategia per garantire sostenibilità al sistema e migliorarne la gestione. Nell'ambito di questa strategia sono state formulate, inoltre, alcune proposte di azione che si configurano come laboratori locali di innovazione da realizzarsi con la partecipazione delle aziende sanitarie, degli enti locali, dell'università, dei cittadini, delle rappresentanze dei cittadini, dei lavoratori e del terzo settore, e di altri attori significativi del territorio.

BRUNI L., LA CRISI, LA DISUGUAGLIANZA E LA COMUNIONE, CREDERE OGGI, n. 4-2011, pag. 37.

CASARICO ALESSANDRA, UNIVERSALISMO E SELETTIVITÀ NELLA SPESA SOCIALE, PROSPETTIVE SOCIALI E SANITARIE, n. 16/18-2011, pag. 20.

CEREA GIANFRANCO, LE SCALE DI EQUIVALENZA E IL LORO IMPIEGO PER LE POLITICHE SOCIALI, PROSPETTIVE SOCIALI E SANITARIE, n. 16/18-2011, pag. 12.

CIARINI ANDREA, ALLA RICERCA DI NUOVI EQUILIBRI, LA RIVISTA DELLE POLITICHE SOCIALI, n. 2-2011, pag. 257.
Il lavoro prende in esame i rapporti tra famiglia e welfare, con particolare riferimento alle politiche di conciliazione vita - lavoro e di cura per i minori. Attraverso l'esame della legislazione e delle più recenti riforme in materia, vengono analizzati i percorsi di cinque paesi europei: Germania e Francia per il raggruppamento continentale, la Svezia in rappresentanza dei paesi nordici, il Regno Unito per il raggruppamento anglosassone, infine l'Italia per quanto riguarda il cluster mediterraneo. Nel fare questo l'analisi va alla ricerca di quegli elementi innovativi tesi a delineare un diverso sistema di politiche sociali, non ancora pienamente affermatosi, e tuttavia già in grado di farci intravedere alcuni sviluppi futuri in direzione di nuovi equilibri fra cura familiare, partecipazione al mercato del lavoro e funzioni del pubblico. Il tutto secondo un quadro di crescente complemetarietà tra famiglia e sistema di welfare. Ma se in questa tendenza generale alla pluralizzazione dei canali di offerta, la gamma delle prestazioni per le famiglie si fa più articolata tra servizi e misure di riconoscimento monetario e giuridico del caregiving, gli esiti delle riforme rimangono alquanto differenziati a seconda dei paesi in cui si producono.

COLOMBO ALESSANDRO, BONINI ROBERTA, I PILASTRI DI UN NUOVO WELFARE, LAVORO SOCIALE, n. 2-2011, pag. 151.
Il welfare di oggi e di domani non può consistere in un mero aggiustamento di quello che abbiamo fin qui conosciuto: occorre un ripensamento radicale. L'invecchiamento della popolazione, i fenomeni migratori, la fragilità dei legami familiari e il cambiamento dei ruoli lavorativi pongono al welfare delle sfide da affrontare in un'ottica partecipativa. Questo articolo parte da un'analisi critica dell'espressione "piano di zona", per mettere in evidenza come essa incarni un modo ormai superato di concepire l'intervento sociale. Vengono poi illustrati alcuni degli aspetti del "nuovo welfare", a partire da una lettera del contesto lombardo e dalle linee tracciate dalla Strategia Europa 2020 dell'Unione europea. Emerge la necessità di potenziare la partecipazione responsabile di ognuno alla costruzione del bene individuale e comunitario, attraverso lo sviluppo di nuove forme di cittadinanza e il supporto alle relazioni.

DALLARI MARCO, BARROS MARCELA, ARTE DA GUARDARE PER DIRE, FARE E PENSARE, PEDAGOGIA PIÙ DIDATTICA, n. 3-2011, pag. 91.
Educare utilizzando i materiali e le risorse dell'arte visiva significa innanzitutto educare lo sguardo e contrastare la tendenza, sempre più diffusa nella nostra cultura, a perdere interesse e curiosità per ciò che è nuovo, sconosciuto, che appare "difficile" o provocatorio, per cercare il pigro conforto di ciò che abbiamo l'impressione di riconoscere e non di scoprire. Oggi viene molto stimolato e sviluppato il pensiero simultaneo, legato alle pratiche di stimolo - risposta e della capacità di svolgere contemporaneamente più funzioni cognitive e attentive (i quiz e i videogiochi sono esemplari a questo proposito), mentre c'è un indebolimento del pensiero sequenziale, legato all'attenzione a lungo termine, alla capacità di sviluppare un'argomentazione e un ragionamento, di comprendere e produrre storie e narrazioni. I repertori dell'arte visuale, correttamente utilizzata non come stimolo simultaneo o come esercizio di riconoscimento ma come esperienza nella pratica del laboratorio e come occasione di commento, riflessione e racconto, si offrono come "materiale didattico" straordinariamente efficace per stimolare entrambe queste funzioni mentali.

DONOLO CARLO, IL SOCIALE COME MATERIA DELLE POLITICHE SOCIALI, LA RIVISTA DELLE POLITICHE SOCIALI, n. 2-2011, pag. 89.
L'autore riflette sull'essenza dell'idea di "sociale" nelle analisi sociologiche e nell'analisi delle politiche pubbliche. Il sociale è interpretato come "stati del mondo che sono effetti indiretti di altri" originati dall'agire sociale. Nel saggio è tra l'altro presentato un breve commento sul concetto di sociale di B. Latour e un excursus dell'idea di capitale sociale e del principio di sussidiarietà (ancora più cruciale per ogni futura politica sociale). A partire dalle peculiarità del sociale evidenziate, sono, infine, tratte e commentate alcune implicazioni per l'analisi e per le politiche sociali.

FORMOSO VITO ALFREDO ARMANDO, QUALE SCUOLA CON IL NUOVO GOVERNO?, PEDAGOGIA PIÙ DIDATTICA, n. 3-2011, pag. 99.
La scuola italiana, e in particolare quella del sud, è agli ultimi posti delle scuole d'Europa secondo le indagini OCSE 2006 svolte a livello internazionale. Le competenze dei quindicenni, per esempio in lingua italiana, matematica e scienze dimostrano che l'apprendimento dei nostri studenti è così deludente da mettere in discussione l'efficienza della spesa pubblica. Ma è proprio vero? A questo proposito il presente contributo fornisce alcune utili riflessioni.


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