La Regione non si ravvede e conferma l'intollerabile aumento delle rette nelle Residenze protette anziani e demenze
Residenze protette anziani e demenze. La regione approva in via definitiva la delibera delle nuove tariffe
Le rette a carico delle 5.000 persone che vivono nelle residenze protette dal 1° luglio 2025 passano dalla quota base di 33 euro a 40.57 (+21%) e 54,48 (62,6%) a meno che i gestori non scelgano autonomamente di abbassarle. Quota che può essere aumentata di un ulteriore 75%. Nelle residenze anziani non autosufficienti la tariffa giornaliera potrà arrivare a 70,42 euro, a 95,34 in quelle per persone con demenza.
Leggi o scarica la delibera 1403 dell’11 agosto 2025.
La regione Marche ha approvato in via definitiva le nuove tariffe delle residenze protette anziani e demenze. Si tratta di circa 5.000 posti in regime di convenzione.
Dopo il passaggio in Commissione, nell’approvazione definitiva è stata tolta la sola parte che stabiliva l’automatica riduzione della quota sanitaria se non vi fosse stato il corrispondente aumento di quella sociale (se abbassavano le tariffe i gestori perdevano il contributo sanitario regionale).
Per il resto rimangono immutate tutte le altre disposizioni. La quota utente /Comune aumenta del 21,2% nelle residenze per anziani non autosufficienti e del 62,6 in quelle per persone con demenza. Sono inoltre consentiti, a partire da questa cifra, aumenti ulteriori che possono arrivare al 75%. In totale: fino a 70,42 euro (anziani non autosufficienti); 95,34 euro (persone con demenza). Vedi in proposito il nostro comunicato all’indomani della proposta della giunta del 28 luglio 2025, al quale rimandiamo per tutte le altre considerazioni.
La precedente regolamentazione, non rispettata da diversi enti gestori, fissava la quota base utente a 33 euro (è gravemente errata l’affermazione contenuta nella delibera nella quale si afferma che da gennaio 2023, dgr 1950, le “rette base”, avevano subito aumenti di 3,7 e 17,63 euro) aumentabile ad un massimo di 49,50 euro giorno.
Stucchevole l’ambiguità del comunicato diramato ieri dalla giunta regionale, nel quale nulla si dice sull’aumento delle quote che, con decorrenza luglio 2025, graveranno sugli utenti/Comuni. Dopo aver, infatti, ricordato l’aumento della quota a carico del servizio sanitario si richiama il contributo a sostegno delle rette previsto dal prossimo anno e per l’anno successivo, che come abbiamo già avuto modo di evidenziare riguarderà non più di 1.600 persone, il 15,5% dei potenziali beneficiari che la regione Marche aveva indicato in 10.314: 9.079, anziani/demenze, 720, disabilità; 515, salute mentale.
Dunque, nessun sostanziale cambiamento del provvedimento da parte della giunta i cui effetti si faranno presto sentire su migliaia di persone. D’altra parte con proteste inesistenti da parte chi (associazioni di rappresentanza e organizzazioni sindacali) avrebbe dovuto tutelare i residenti, l’esito era facilmente immaginabile.
A delibera approvata, sarà necessario approfondire se vi siano, come riteniamo, anche profili di illegittimità (a partire dalla possibilità di aumento delle rette fino al 75%) e del caso impugnare il provvedimento.
Gruppo Solidarietà
Il Servizio di TG Marche del 14 agosto 2025.
Il Comunicato del 31 luglio del Gruppo Solidarietà dopo la proposta della giunta, inviata alla Commissione per il parere. L'aumento delle rette nelle Residenze protette anziani e demenze. L'indegna proposta della giunta.
Vedi anche la Dgr 1233/2025 sui cosiddetti voucher per la residenzialità.
Aggiornamento del 16 agosto 2025. Anche a seguito delle notizie di stampa, diverse persone ci hanno chiesto da quando scatteranno gli aumenti e se e come saranno compensati dal fondo regionali a sostegno delle rette. Le nuove tariffe entrano in vigore dal 1° luglio 2025. La possibilità di aumento fino al 75% della quota utente: 40,57 euro anziani non autosufficienti e 54,48 euro demenze, potrà essere applicata al rinnovo della convenzione. Rimarchiamo la situazione, particolarmente odiosa, dei posti con demenza. Almeno il 40% di questi posti sono formali e non sostanziali: significa che la persona non riceve alcun intervento specifico per la sua condizione nonostante il "rimborso" (quota) regionale sia più alto. Si ritroverà, ora, nel migliore dei casi a pagare la retta base "demenza" di 14 euro più alta di quella per "non autosufficienti". Una situazione, chiaramente illegittima che fino ad oggi ha fatto comodo alla gran parte di enti gestori (incasso di quota sanitaria più alta) che dovrà essere assolutamente risolta. Vedi in proposito, Persone con demenza nelle residenze. Quante, dove, con quale assistenza. Nelle convenzioni 2025, nel secondo semestre scatteranno, quindi, tutti gli aumenti. La delibera stabilsce altresì che non potranno esserci ulteriori aumenti per l'anno successivo. Quanto al contributo al sostegno delle rette: i 9,7 milioni (vedi QUI e QUI) per il biennio 2026/2027, avranno come potenziali beneficiari 10.314 persone residenti in tutte le strutture sociali e sociosanitarie delle aree anziani, disabilità, salute mentale. Anziani: 9.079; disabilità: 720; salute mentale: 515. Considerata la quota mensile è di 250 euro, il fondo potrà coprire il 15,5% dei beneficiari, circa 1.600. Nei prossimi giorni torneremo con un approfondimento sui contenuti del provvedimento.
Alcune ulteriori precisazioni/riflessioni nella pagina FB del Gruppo Solidarietà
- Quali sono le prestazioni aggiuntive che possono essere addebitate agli utenti?
- In quale altro servizio residenziale la quota utente/Comune può essere aumentata del 75%?
- A proposito del comunicato di alcuni enti gestori di residenze protette. "Ognuno, in questo caso i gestori privati di residenze convenzionate con il servizio sanitario, fa il proprio mestiere. Che la sostenibilità economica delle strutture passi per la possibilità che le stesse possano aumentare le rette fino al 75% della quota "base", anch'essa lievitata con la delibera con un più 7 e 21 euro (per approfondire vedi, qui, https://www.grusol.it/apriInformazioniN.asp?id=9772) è almeno discutibile. Quanto poi al fondo regionale, a sotegno degli aumentati costi dei residenti, per gli anni 2026 e 27 occorre dare informazioni corrette. Nel migliore dei casi i 250 euro mensili riguarderanno 1.600 persone sui 10.314 potenziali beneficiari: il 15,5%. E per questa minoranza di persone vorrà dire 8,33 euro giorno. Cifre ben lontane dagli aumenti che potrebbero scattare retroattivamente dal 1° luglio 2025. Aumenti che continueranno a riguardare anche prestazioni sanitarie e sociosanitarie che dovrebbero gravare in tutto o in parte sul SSN. Per capire meglio vedi qui, https://www.grusol.it/apriSocialeN.asp?id=1138. Motivi che dovrebbero essere sufficienti per non approvare la disastrosa e su alcuni puntoi sicuramente illegittima, proposta della giunta."
- Alcune precisazioni dopo le dichiarazioni del segretario regionale CISL
- Sulle accuse al Gruppo Solidarietà da parte di alcuni gestori
Vedi anche
- TRA DOMANDA E OFFERTA. Persone non autosufficienti nelle Marche. Quante, dove e con quali sostegni.
- Quaderni Marche 4, L’assistenza residenziale anziani dal 2010 ad oggi
L’Osservatorio sulle politiche sociali del Gruppo Solidarietà segue da oltre 20 anni l’evoluzione delle politiche regionali e analizza i principali provvedimenti di Regione e Aziende sanitarie nello specifico delle politiche e dei servizi sanitari sociosanitari e sociali. Per segnalazioni e contatti: grusol@grusol.it.
È uscito il nuovo libro del Gruppo Solidarietà, L’INTOLLERABILE DISTANZA. Persone non autosufficienti e servizi nelle Marche, 2025, p. 88, euro 13.00.
Presentazione domenica 14 settembre 2025, Moie di Maiolati, Biblioteca "La Fornace", ore 17,30.
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