Data di pubblicazione: 17/12/2024
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Su alcuni recenti provvedimenti della regione Marche. Analisi e commento (VI)


Gruppo Solidarietà - Osservatorio Marche, n. 153 del 17 dicembre 2024 (la scheda può essere scaricata dall'allegato pdf. Testi dei provvedimenti negli allegati pdf all'interno delle norme analizzate)

La scheda analizza e commenta alcuni recenti provvedimenti della regione Marche. Il finanziamento, arrivato a fine 2024, dell’annualità 2022 del fondo regionale di solidarietà; la relazione dello stato di attuazione delle leggi regionali su autismo e vita indipendente, l’applicazione da parte dell’Azienda sanitaria di Ascoli Piceno della delibera regionale che prevede l’aumento delle tariffe di alcuni servizi sociosanitari diurni e residenziali.  

 

1) Fondo regionale solidarietà annualità 2022. Il trasferimento dei fondi agli Ambiti territoriali (Decr. 126/127-2024). Viene finalmente trasferito agli ATS l'annualità 2022 del Fondo regionale di solidarietà. Sul 2022 viene impegnata la quota del fondo sul Bilancio 2023 (500.000 euro) e 2024 (2,5 milioni euro). La quota complessiva è pari dunque a 3 milioni di euro. Per la prima volta non copre l'intera richiesta comunale che è pari a 3.329.388 euro. Se si è in qualche modo rimediato al residuo finanziamento del 2023 trasferendovi anche le risorse del 2024, si pone, sul versante finanziario, il problema della copertura del biennio 2023-2024. Ma questo non è l'unico problema. L'altro non meno importante è modificarne rapidamente il contenuto. 

Per capire meglio funzionamento ed evoluzione del Fondo solidarietà e perché occorre modificare l'impostazione del provvedimento rimandiamo a questi due contributi. - Che fine ha fatto il Fondo regionale di solidarietà? e Fondo regionale di solidarietà. Perché occorre ridefinirne gli obiettivi.

I dati dell'annualità 2022 segnalano per la prima volta il calo del numero dei beneficiari che potrebbe essere connesso con l'incertezza del fondo regionale e con la possibilità che gli enti locali non siano intervenuti e che conseguentemente non abbiano richiesto finanziamento regionale. Va ricordato che il rimborso è destinato solo ai Comuni. Se le famiglie hanno pagato, pur avendo i requisiti previsti dalla regione, non potranno accedere al rimborso. Le richieste, rispetto all’anno precedente, sono diminuite (vedi tabella) di circa il 15%. 372 utenti contro 433/435. In totale -61. -31 nell'area salute mentale; - 30 nell'area disabilità. La richiesta sul 2021 era stata (tutta coperta di 3,44 milioni euro).

Nell'area salute mentale le richieste sono state effettuate da 22 ATS, per 56 Comuni e per complessivi 191 utenti. Nell'area disabilità hanno fatto richiesta 19 ATS per 54 Comuni per complessivi 181 utenti. Ricordiamo ancora una volta che i potenziali beneficiari possono essere stimati in circa 1.500 (segnaliamo che per un refuso, pag. 5 di entrambi i decreti, anche le "strutture semiresidenziali" vengono indicate come beneficiarie del fondo). La maggiore diminuzione riguarda il territorio di Ancona (-8 disabilità e -10 salute mentale), Osimo (-7 disabilità), Fermo (-8 disabilità), Pesaro (-6 salute mentale).

Fondo solidarietà. Beneficiari 2017-2022 (Il fondo disabilità finanziato dal 2019)

Salute mentale

2017: 111

2018: 157

2019: 185

2020: 216

2021: 224

2022: 191

Disabilità

2017: ----

2018: -----

2019: 202

2020: 212

2021: 211

2022: 181

Questi sono, invece, i dati riguardanti l'annualità 2021 (Decr. 144/145-2022) "L'utilizzo del Fondo 2021 è leggermente superiore a quello dello scorso anno (2020), + 111.934 euro. In totale circa 3,44 milioni di euro (1.801: disabilità; 1,637: salute mentale). I beneficiari sono in totale 435, +7 sull'anno precedente (428).  Disabilità: 211 (-1); Salute mentale: 224 (+8). Comuni richiedenti: Salute mentale: 61 (+2); Disabilità: 64 (+2). Gli ATS 3, 5,16, 23 (anno precedente erano 5) non hanno presentato domanda rispetto alla disabilità. Per salute mentale, il 18 e 24 (come anno precedente). Modificare la struttura dei provvedimenti, quand'anche si dimostrino platealmente inadeguati, appare impossibile."


2) La relazione sullo stato di attuazione delle leggi sui autismo e vita indipendente (Dgr 1799/1801-2024). Per quanto riguarda la legge 25/2014 (autismo), i dati forniti riguardano esclusivamente i contributi (art. 11) per interventi educativi e riabilitativi sostenuti dalle famiglie (vedi la parte evidenziata nell'allegato pdf). QUI l'analisi dei dati: "I beneficiari passano da 131 del 2016 ad una stima di 622 nel 2024 (610 nel 2023). L'importo medio a famiglia massimo è di circa 1.000 euro nel 2021. Il fondo, sempre in aumento, passa da 82.667 euro del 2016 a 750.000 euro del 2024. La quota 2024 è più alta ma ha come riferimento non il periodo di un anno ma di 19 mesi (per la prima volta non vede compartecipazione regionale ma solo statale ed europea). Nel periodo 2016-2023 la percentuale di finanziamento è oscillata tra il 21,80% e il 45,33%. La riflessione dovrebbe spostarsi, anche a partire da questi numeri, sulla situazione dell'offerta pubblica o privata convenzionata rispetto alla domanda. Se effettivamente gli interventi finanziati hanno natura integrativa e non sostitutiva di quelli erogati dal servizio sanitario regionale".

Nel 2024 le risorse regionali sono state integrate con le risorse statali (2,53 milioni di euro) che finanziano diversi interventi. La relazione non evidenzia particolari criticità attuative, pur segnalando che la scarsa dotazione finanziaria non consente le realizzazione di quanto previsto dalla legge. In particolare non vengono fornite indicazioni rispetto agli articoli riguardanti gli interventi sociali, sociosanitari e sanitari, nonché le problematiche riguardanti l'inclusione scolastica e lavorativa (vedi, in particolare, gli articoli della legge da 6 a 9). 

Con riferimento all'attuazione della legge 21/2018 riguardante la vita indipendente, viene aggiornato il dato del numero dei beneficiari e le risorse stanziate (annualità 2019-2024). Vedi evidenziazione nel file pdf. Il totale è dato dal numero dei beneficiari dei progetti regionali e di quelli ministeriali (totale 414: 276+93+45). Ad ottobre 2024 il totale è 398. Le somme stanziate passano da 3,1 milioni di euro del 2019 a 4,34 milioni di euro del 2024. Il contributo viene erogato secondo 4 classi assistenziali: molto alto, alto, medio basso. Nel 2024 la quota annua riferita al livello assistenziale è di euro: 14960; 12000; 9780; 8050.

Da segnalare che la progettualità ministeriale a differenza di quella regionale non prevede che vita indipendente sia sinonimo di assistenza personale autogestita.

Vedi anche la relazione 2023 sullo stato di attuazione delle due leggi. Per approfondire sugli interventi di sostegno alla domiciliarità nelle Marche rimandiamo a questa SCHEDA.


3) Disabilità. Servizi diurni e residenziali. Le convenzioni 2023-24 dell'AST di Ascoli Piceno (Det 277-278/2024). Le due determine dell’AST di Ascoli Piceno: accordi contrattuali per i Centri diurni socio educativi riabilitativi, (ex CSER) e delle ex Coser e RSA disabili (RD3) per gli anni 2023 e 2024 - applicativi anche della Dgr 1446/2024 che ridefinisce le nuove tariffe, con decorrenza giugno 2024 -  evidenziano i problemi irrisolti della delibera regionale (e prima ancora della Dgr 1331/2014) e la stupefacente confusione dell’Azienda sanitaria nella definizione degli Accordi. C’è da augurarsi che i contraenti non appongano la loro firma. Abbiamo già avuto modo di analizzare il contenuto della delibera evidenziandone le diverse criticità. 

Cominciamo dalla delibera. Prevedeva l’aumento della tariffa e della contestuale quota sanitaria stabilendo però che non dovesse incidere sul bilancio: la spesa, nonostante l’aumento della quota sanitaria, doveva rimanere come quella dell’anno precedente. E’ facile capire che la spesa 2024 a parità di utenti non può essere pari a quella del 2023. Prevedeva poi, per gli ex CSER, l’aumento solo per i cosiddetti posti “sociosanitari”. Come è noto la divisione tra posti socioassistenziali e sociosanitari è stata definita, in modo truffaldino, per via amministrativa. Tutti i CSER erano (legge 20/2002 e R.R 1/2004 e 3/2006) rivolti a “gravi disabili psicofisici”. A seguito della dgr 1331 si è avuto, all’interno dello stesso servizio, lo  sdoppiamento dei CSER. Fino a 10 posti, gli utenti erano “tutti sociosanitari” (circa 65%). Gli eccedenti 10, tutti “socioassistenziali” (circa 35%). Una vergogna che viene superata (ma qualche sorpresa ci può sempre attendere) dai nuovi requisiti di autorizzazione (Dgr 937 e modifiche): gli ex CSER (SRdis2) saranno solo sociosanitari e non esisteranno più “utenti socioassistenziali, ovvero SRdis2.2. Significa che la tariffa sociosanitaria riguarderà tutti gli utenti degli ex CSER. Ovviamente nessuno sa con quale criterio, dal 2015 ad oggi, l’undicesimo diveniva automaticamente socioassistenziale e come mai i Centri diurni con capacità recettiva di 10, avevano tutti “utenti sociosanitari”. Peraltro socioassistenziali puri non esistevano in quanto si prevedeva una quota sanitario forfettaria di 15,10 euro/giorno. 

Arriviamo alle determine dell’AST di Ascoli Piceno. In obbedienza alla delibera regionale assume i maggiori oneri per i servizi diurni sociosanitari (2,45 eurox75x120 giorni)  residenziali (4,98 eurox57x182) ma prevede di spendere nel 2024 la stessa cifra del 2023. Come può essere? Non lo sappiamo. Più cauta in fase applicativa era stata l’AST di Ancona.  

Ma la perla è l’allegato “Proroga della convenzione”. Abbiamo impiegato un po’ di tempo per capire da dove fosse uscito quel modello che parlava, per i Centri diurni, di posti letto per i Centri diurni, di valutazione da parte dell’’UVI, di utilizzo del sistema RUG e molto altro. Abbiamo a più riprese verificato che l’allegato scaricato fosse quello giusto. Alla fine abbiamo capito che avevano allegato in entrambi i provvedimenti … il modello riguardante le residenze protette anziani e demenze. Nessuno che se ne sia accorto? Chissà se all’atto della firma.

L’errore rincorre tutti, ma … sbagliare consecutivamente e in quel modo, depone per una disattenzione, di più soggetti, difficilmente giustificabile.  Qualche legittima preoccupazione si insinua sulla bontà delle nostre dirigenze sanitarie. In questo caso di quelle ascolane.


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Altre recenti norme regionali

- AST Pesaro-Urbino. Convenzionamento 2023-24, residenze protette anziani/demenze (Det 1398-2024)

- Marche. Autismo. Fondi europei. Contributi alle famiglie. Annualità 2024 (Dgr 1772/2024) 

- AST Ancona. Servizi sociosanitari diurni e residenziali. Prosecuzione contratti 2024 (Det 674/2024)

- AST Macerata. Programma assunzioni inserimento lavorativo (L. 68/99) persone con disabilità (Det. 446/2024) 

 

Vedi anche

Su alcuni recenti provvedimenti della regione Marche. Analisi e commento (VII)

- Su alcuni recenti provvedimenti della regione Marche. Analisi e commento (V)

- Su alcuni recenti provvedimenti della regione Marche. Analisi e commento (IV)

- Su alcuni recenti provvedimenti della regione Marche. Analisi e commento (III)

- Recenti provvedimenti della regione Marche. Analisi e commento (II parte) 

- Recenti provvedimenti della regione Marche. Analisi e commento (I parte)

 

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