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da Gennaio 2005
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REGIONALE (Marche)
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VIOLENZA DI GENERE
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DGR n. 567 del 14 aprile 2009, Art. 3 LR n. 32/2008 - Criteri e modalità per l'istituzione del forum permanente contro le molestie e la violenza di genere (BUR n. 40 del 28.04.2009) Con questa delibera viene istituito il Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, al fine di promuovere una collaborazione ed una sinergia tra tutti i soggetti che hanno il compito di attivare azioni contro la violenza alle donne, in un’ottica di rete; la violenza contro le donne è infatti, come specificato nell’introduzione, una grave questione sociale, sanitaria e inerente la sicurezza, oltre che culturale e simbolica. Compito del Forum è diventare sede di dialogo e di confronto fra le istituzioni e la società in materia di prevenzione alle molestie e alla violenza di genere. Come stabilito nel provvedimento, il Forum è composto da almeno il 50 % di rappresentanti di associazioni e di cooperative sociali con esperienza specifica nell’attività di contrasto alla violenza di genere; il presidente è l’assessore regionale alle pari opportunità; i componenti sono 17 effettivi e 17 supplenti: un assessore alle pari opportunità e un supplente delle province marchigiane, un rappresentante effettivo e un supplente per ogni centro antiviolenza, un/una rappresentante effettivo e un supplente delle associazioni femminili operanti nella materia della violenza, un/una rappresentante effettivo e un supplente delle associazioni che si occupano delle violenze legate all’orientamento sessuale; un/una rappresentante effettivo e un supplente delle cooperative sociali operanti nella materia della violenza; un/una rappresentante effettivo e un supplente delle organizzazioni sindacali, un/una rappresentante effettivo e un supplente delle organizzazioni sindacali imprenditoriali, un/una rappresentante effettivo e un supplente della Commissione pari opportunità, un/una consigliera regionale di maggioranza, un/una consigliera regionale di minoranza, la consigliera regionale di pari opportunità effettiva e la supplente; un/una rappresentante effettiva e un/una supplente dell’UPI, un/una rappresentante effettiva e un/una supplente dell’ANCI; un/una rappresentante effettiva e un/una supplente dell’UNCEM; un/una rappresentante effettiva e un/una supplente dell’Ufficio scolastico regionale; un/una rappresentante effettiva e un/una supplente delle Prefetture delle Marche; un/una rappresentante effettiva e un/una supplente dell’ASUR. Si precisa che la composizione dell’Organismo garantisce la rappresentanza del genere femminile e maschile. |
AMBIENTE
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DGR n. 1502 del 28 settembre 2009, LR n. 14 /2008 art.11 - Istituzione dello sportello informativo sull'edilizia sostenibile (BUR n. 94 del 9.10.2009) La Giunta Regionale delibera l’istituzione dello sportello informativo sull’edilizia sostenibile, finalizzato alla certificazione energetico-ambientale, basato sul protocollo Itaca- Marche. Come specificato nel provvedimento lo sportello intende promuovere e diffondere il tema della sostenibilità: dalle risorse energetiche e ambientali, alla formazione di operatori specializzati, dai prodotti edili agli impianti sostenibili, con l’utilizzo di un archivio informatizzato dell’edilizia e dell’urbanistica sostenibile. Le attività dello sportello sono gestite da un forum, che si riunisce periodicamente. L’allegato B contiene lo schema di convenzione tra la Regione Marche e l’ERAP (Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica) della Provincia di Ancona per il progetto dello sportello, per la cui istituzione è previsto un rimborso spese di 10.000 € per il primo anno, mentre per quelli successivi si attingerà agli stanziamenti dei proventi per le attività di accreditamento e certificazione. |
Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Aree protette, Protocollo di Kyoto, Riqualificazione urbana n. 137 dell’11 dicembre 2008, POR FESR Marche 2007/2013 - Asse 3, Intervento 3.1.1.40.01 "Promozione energia rinnovabile: solare" - Approvazione bandi pubblici - € 4.847.324,41 (BUR n. 117 del 18.12.2008) Con questo decreto la Regione Marche definisce le modalità di realizzazione del Programma Operativo FESR -Competitività Regionale ed Occupazione 2007/2013 per la promozione di energia rinnovabile: solare. L’intervento si propone di incrementare nel territorio regionale l’utilizzo delle fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni climalteranti, in linea con quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto, come previsto dalle strategie energetiche contenute nel Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) del 2005. A tal fine vengono approvati due bandi pubblici relativi al solare fotovoltaico: - (Bando A): in questo caso i beneficiari sono enti locali ai sensi del D. Lgs n. 267/2000 ed enti pubblici che svolgono attività di interesse pubblico non economico, singoli o associati. L’intervento ammesso mette a contributo la realizzazione di impianti fotovoltaici che possono essere localizzati in tutto il territorio regionale. L’entità massima del contributo è pari all’80% del costo dell’investimento sostenuto ammissibile a finanziamento che è pari a 3.000.000,00 di euro. Bando B: per l’attuazione di impianti solari termici; anche in questo caso beneficiari sono enti locali ai sensi del D. Lgs n. 267/2000 ed enti pubblici che svolgono attività di interesse pubblico non economico, singoli o associati; il finanziamento complessivo per questa seconda tipologia di intervento è di 1.847.324,41 di euro. L’entità massima del contributo pubblico è pari all’80% del costo d’investimento sostenuto e ammesso a finanziamento. Gli allegati presentano la documentazione che il beneficiario dovrà presentare per la domanda di ammissione a contributo. |
DGR n. 586 del 30 aprile 2008, Approvazione schema di accordo di programma per la promozione e la diffusione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica del patrimonio di edilizia pubblico, legate alle fonti rinnovabili, al risparmio energetico e dalla sostenibilità ambientale (BUR n. 48 del 16.05.2008) Viene pubblicato lo schema di accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e la Regione Marche (firmato nell’aprile 2008) relativo alla promozione e la diffusione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico, legate alle fonti rinnovabili, al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Tale accordo intende promuovere l’uso delle fonti rinnovabili (fotovoltaico, pannelli solari termici, impianti eolici, impianti a biomasse) e stimolare gli enti locali ad operare scelte a sostegno del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale (interventi strutturali di bioedilizia: recupero acqua piovana, interventi di coibentazione, utilizzo strutture opache verticali), per il raggiungimento di profili di altissima efficienza energetica. Per raggiungere tali obiettivi è prevista l’emanazione di bandi per finanziarie due tipologie principali di interventi: interventi, anche di bonifica ambientale, e di riqualificazione energetica garantendo ed integrando la qualità architettonico – paesaggistica di impianti sportivi di proprietà pubblica (caratterizzati da elevati consumi di energia elettrica e termica); la realizzazione di progetti replicabili per l’utilizzo di energie alternative su territori montani dell’entroterra marchigiano per definire la possibilità di autosufficienza energetica nei comuni sino a mille abitanti. Il finanziamento complessivo previsto è pari a euro 3.508.00,00. |
DGR n. 1528 del 18 dicembre 2008, Approvazione schema di accordo di programma multiregionale in materia di biodiversità (BUR n. 4 del 11.01.2008) Il provvedimento stabilisce la priorità per la realizzazione di alcuni interventi in materia di biodiversità, in base agli accordi di Programma Multiregionali, sottoscritto nel dicembre 2007 tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Provincia autonoma di Trento e le Regioni delle macroaree del Mezzogiorno e del Centro Nord (tra cui la Regione Marche). Nella logica del rafforzamento dell’equilibrio tra presenze animali, potenzialità degli habitat e tutela della biodiversità, nella nostra Regione è stato proposto il progetto per la Conservazione del nibbio reale (specie prioritaria di rilevante interesse comunitario) nel Parco della Gola della Rosa e Frasassi. L’obiettivo generale dell’intervento è tutela la fauna favorendo la diffusione di specie di interesse conservazionistico (Aquila reale, nibbio reale, astore, lanario) potenziando le strutture esistenti per la salvaguardia dei rapaci; in particolare il progetto prevede la reintroduzione e l’insediamento della popolazione del Nibbio reale (che si trova in uno stato sfavorevole di conservazione), favorendo la possibilità di incrocio e di scambio genetico con le popolazioni delle aree circostanti dell’Umbria, Lazio e Toscana. Il contributo complessivo erogato per il progetto – da realizzare in 18 mesi - è pari a 53.000,00 euro (le risorse derivano dal Fondo FAS) con un cofinanziamento regionale di 30.000 euro. |
DGR n. 1015 del 24 settembre 2007, Protocollo di intesa tra Regione Marche e direzione generale dell'ufficio scolastico regionale per le Marche in materia di educazione ambientale (BUR n. 86 del 01.10.2007) Con questa delibera viene approvato il protocollo di intesa tra la Regione Marche e la direzione generale dell’ufficio scolastico regionale per le Marche in materia di educazione ambientale. L’intesa – che ha durata triennale e si riferisce al periodo 2007/2009 – definisce gli aspetti tecnici ed organizzativi della collaborazione che si propone di promuovere, con il concorso della scuola, la conoscenza e l’approfondimento delle tematiche ambientali, in particolare inerenti queste tematiche: - promozione di buone pratiche nelle aree naturali e protette (laboratori legati alle stagioni, mostre, percorsi didattici, seminari); - le 5 R dei rifiuti: riduzione, raccolta differenziata, riutilizzzo, riciclo, riciclaggio, recupero; - cambiamenti climatici: energia, territorio, ambiente: sviluppo delle fonti rinnovabili, risparmio energetico; - risparmio dell’acqua. Come stabilito nel documento, le scuole destinatarie della proposta, possono partecipare presentando progetti di educazione ambientale (con il coinvolgimento dei genitori e delle istituzioni del territorio) che verranno valutati da un gruppo tecnico paritetico, presieduto dall’assessore regionale all’ambiente. |
Servizio ambiente e paesaggio, Decreto del dirigente del posizione di funzione aree protette, protocollo di Kyoto riqualificazione urbana n. 74 del 3 agosto 2007, LR 16/05 Bando per la assegnazione di contributi ai Comuni per la redazione di programmi di riqualificazione urbana ad elevata qualità ambientale ed energetica Impegno € 150.000,00 capitolo 42603801/07 (BUR n. 74 del 23.08.2007) Con questo provvedimento è stato stabilita la pubblicazione di un bando destinato ai Comuni marchigiani per l’assegnazione di un contributo massimo di 7.500,00 euro per sostenere le spese tecniche e le connesse attività amministrative per la pianificazione, progettazione di programmi di riqualificazione urbana riguardanti aree degradate segnalate alla Regione per la formazione del Quadro conoscitivo regionale. Il finanziamento complessivo è di 150.000,00 euro di cui 75.000,00 euro da destinare ai programmi riguardanti i centri storici minori. Nel documento si precisa che ogni Comune può presentare una sola proposta di programma (singolarmente o in forma associata) ed accedere ad un contributo massimo di 7.500,00 euro. La domanda deve essere presentata entro centocinquanta giorni dalla data di pubblicazione del bando, utilizzando i modelli disponibili nel sito internet della regione e all’indirizzo www.ambiente.regione.marche.it; allegando la proposta di programma di riqualificazione (con l’indicazione dell’atto comunale di adozione del programma, la relazione descrittiva delle caratteristiche del programma proposto, la stima delle risorse finanziarie, lo stralcio del piano regolatore vigente, la planimetria dell’area). Come indicato nella delibera, le domande saranno valutate da un’apposita commissione, che per la formazione della graduatoria verificherà diversi criteri, tra i quali i risultati attesi per la valenza strategica del programma, la qualità architettonica ed energetico-ambientale, i processi di integrazione sociale. |
Delibera amministrativa n. 44 del 30 gennaio 2007, Approvazione della strategia regionale d'azione ambientale per la sostenibilità (STRAS) 2006/2010 (BUR n. 12 del 15.02.2007) La delibera presenta la Strategia regionale d’azione ambientale per la sostenibilità (STRAS) 2006/2010 con la quale la Regione si impegna alla programmazione di interventi per uno sviluppo economico e sociale che tenga conto della dimensione ambientale, in linea con gli accordi internazionali (dichiarazione di Gauteng giugno 2003) e gli obiettivi fissati a livello nazionale (tavolo tecnico stato – regioni sullo sviluppo sostenibile). Queste le aree di intervento e i macrobiettivi definiti nel documento: - clima ed atmosfera (riduzione delle emissioni di gas climalteranti); - natura e biodiversità (conservazione degli ecosistemi, prevenire la desertificazione, ridurre l’inquinamento del suolo e del sottosuolo, garantire la gestione integrata della fascia costiera . . .); - ambiente e salute: promuovere uno sviluppo urbano sostenibile e una migliore qualità della vita, tutelare la popolazione dai rischi sanitari originati da situazioni di degrado ambientale, promuovere un sistema integrato per le politiche di sicurezza ambientale; - uso e gestione delle risorse naturali e dei rifiuti: riduzione del prelievo delle risorse naturali nei cicli e nelle attività di produzione e consumo, perseguire una gestione sostenibile dell’acqua, conservare, ripristinare e migliorare la qualità della risorsa idrica, riduzione della produzione dei rifiuti e della loro pericolosità, recupero di materia. Nella parte finale della programmazione vengono indicati azioni e strumenti trasversali per la sostenibilità ambientale: educazione ambientale, integrazione ambientale nella pianificazione del territorio, rispetto dell’efficienza ed efficacia della normativa ambientale, comunicazione e partecipazione, adozione di un modello di governance ambientale multilivello, potenziamento del sistema informativo ambientale regionale. |
AMBIENTE
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Legge regionale n. 14 del 17 giugno 2008, Norme per l'edilizia sostenibile (BUR n. 14 del 17.06.2008) Il provvedimento definisce alcune tecniche e modalità costruttive di edilizie, al fine di promuovere e incentivare la sostenibilità energetico – ambientale nella realizzazione delle opere edilizie pubbliche e private, nel rispetto dei vincoli. Come precisato nel documento, gli interventi di edilizia – pubblica e privata – per essere definiti ecologici (o bioetico-compatibili, bioecologici) devono rispondere ai seguenti requisiti: essere progettati e realizzati secondo criteri di compatibilità ambientale e di sviluppo sostenibile; devono avere l’obiettivo di minimizzare i consumi di energia e delle risorse ambientali, favorire l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, contenere gli impatti complessivi sull’ambiente e sul territorio; essere concepiti e realizzati in modo da garantire il benessere e la salute degli occupanti; tutelare l’identità storica dei centri urbani e favorire il mantenimento dei caratteri storici e tipologici legati alla tradizione degli edifici e al loro inserimento nel paesaggio; promuovere e sperimentare sistemi edilizi a costo contenuto; la scelta di materiali da costruzione e dei componenti per l’edilizia (impianti, elementi di rifinitura, arredi fissi e tecnologie costruttive) riciclabili, riciclati, di recupero, di provenienza locale e contengano materie prime rinnovabili e durevoli nel tempo, con ridotti valori di energia e di emissioni di gas serra inglobati, rispettino la salute e il benessere degli abitanti. Questi i principali interventi previsti quindi dalla Regione: - approvazione di un sistema di certificazione energetico-ambientale degli edifici con un insieme di procedure finalizzato a valutare sia il progetto sia l’edificio realizzato, e la modulistica per l’effettuazione dei controlli: il certificato di sostenibilità o una targhetta di efficienza energetica verranno affissi all’esterno dell’edificio definendo i criteri per accedere ai contributi, promuovendo altresì la formazione professionale degli operatori pubblici e privati e la realizzazione di studi e ricerche, concorsi e idee di progettazione; - definizione di un sistema di valutazione della qualità ambientale ed energetica degli interventi di edilizia sostenibile in base a quattro principali parametri di riferimento: la qualità ambientale degli spazi esterni; il risparmio delle risorse naturali; la riduzione dei carichi ambientali; la qualità ambientale degli spazi interni; la qualità della gestione dell’edificio; l’integrazione con il sistema della mobilità pubblica; - concessione di contributi regionali per soggetti pubblici e privati per la realizzazione di edifici sostenibili (in misura proporzionale al livello di sostenibilità raggiunta), per gli enti locali per la promozione di concorsi di progettazione e l’adozione di strumenti cartografici tematici (carta dei rischi ambientali, carta dei fattori climatici, carta del soleggiamento, carta dei regimi delle acque). La legge stabilisce inoltre che i Comuni per favorire gli interventi di edilizia sostenibile possono prevedere altri incentivi quali la riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria del costo di costruzione e la concessione di incrementi delle volumetrie ammissibili o altri tipi di incentivazione. |
ANZIANI
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DGR n. 1335 del 10 ottobre 2011l, DGR n. 1727 del 29/11/2010 - Progetto 'UP-TEACH Sperimentazione di un sistema integrato di servizi nell'ambito della continuità assistenziale: il supporto delle nuove tecnologie nella dimissione protetta del paziente anziano con Alzheimer'. Approvazione piano esecutivo e piano economico rimodulato (BUR n. 89 del 21.10.2011) Con questo provvedimento la Regione ha approvato la sperimentazione di un progetto "UP – TECH, sistema integrato di servizi nell'ambito della continuità assistenziale" che prevede l’applicazione di metodologie e tecnologie innovative di Disease and Care Management per la gestione, il monitoraggio e la misurazione di efficacia e efficienza dei processi assistenziali rivolti all’anziano non autosufficiente affetto da demenze di tipo Alzheimer. Scopo del progetto è tutelare la salute del paziente anziano e affetto da demenza di tipo Alzheimer e del suo caregiver, attraverso l’ottimizzazione dell’assistenza erogata. Questi nello specifico gli obiettivi individuati: riprogrammare i percorsi assistenziali per il paziente, partendo dalla necessità di creare uno strumento di comunicazione e d’integrazione tra le diverse istituzioni e organizzazioni (ospedale, distretto, servizi sociali comunali) per garantire la continuità assistenziale; definire il profilo assistenziale del paziente affetto da demenza facilitando l’integrazione tra i servizi ospedalieri, le cure primarie del Distretto Sanitario della Zona di competenza ed i Servizi Sociali Comunali di riferimento, determinando maggiore omogeneità sui criteri e modalità di accesso alle prestazioni sociali e sanitarie; valorizzare e sostenere le capacità di “auto – organizzazione” personale e familiare rispetto al problema dell’Alzheimer con l’aiuto di nuove tecnologie; creare un sistema informativo a rete per il monitoraggio del paziente che permette di seguirlo nel suo percorso tra ospedale e territorio; costruire specifici Servizi di Raccordo per le Dimissioni Protette, composti da professionisti ospedalieri, della sanità territoriale e del Comune che realizzino una valutazione multidimensionale del paziente, prevedendo l’integrazione delle Unità Valutative Integrate territoriali con gli Uffici Dimissioni Protette ospedaliere, al fine di attuare una “presa in carico unitaria” durante e dopo il ricovero ospedaliero; migliorare la comunicazione sul paziente tra ospedale e territorio. Con provvedimenti successivi verranno individuate tre Macroaree geografiche dove verranno sperimentate le nuove metodologie assistenziali e arruolate le figure professionali che saranno coinvolte (intervistatori, psicologi, assistenti sociali, assistenti familiari). L'importo complessivo previsto per l'avvio della sperimentazione è pari a 1.335.771,44 euro. |
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