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REGIONALE (Marche)
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HANDICAP
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DGR n. 492 del 7 aprile 2008, POR Marche FSE 2007/2013 - Individuazione delle categorie di disabili e della altre categorie di soggetti svantaggiati - Linee guida: 'Borse lavoro per la realizzazione di esperienze lavorative da parte di soggetti disabili e svantaggiati' (BUR n. 39 del 18.04.2008) La delibera individua le categorie dei soggetti - svantaggiati e disabili, disoccupati e inoccupati - ammessi alla realizzazione di borse lavoro per favorire esperienze lavorative. Si tratta di interventi che possono essere finanziati con le risorse dell’Asse “Inclusione sociale” della programmazione regionale FSE 2007- 13. Queste le categorie ammissibili: - disabili riconosciuti ai sensi dell’art. 1 della L.68/99; soggetti svantaggiati: disoccupati o inoccupati da almeno 6 mesi; soggetti espulsi dai processi produttivi o in mobilità o in C.I.G.S., soggetti ultracinquantenni in stato di disoccupazione; soggetti riconosciuti affetti, al momento o in passato, da una dipendenza, soggetti extracomunitari che si spostino all’interno dell’Unione europea in cerca di occupazione, soggetti che, dopo essere stati sottoposti ad una pensa detentiva, non abbiano ancora ottenuto il primo impiego retribuito regolarmente; soggetti caratterizzati da impedimenti accertati che dipendono da un handicap fisico, mentale o psichico, ai sensi della L. 104/92. Il documento definisce inoltre (nell’allegato A) i criteri e le modalità da utilizzare per l’attuazione della Borse lavoro. Vengono individuati i possibili luoghi di lavoro ospitanti: presso datori di lavoro pubblici, studi professionali, imprese e associazioni, organizzazioni senza scopo di lucro, che abbiano sede legale e/o sede secondaria all’interno del territorio regionale. L’importo delle borse stabilito è pari a euro 650,00. Si precisa che questi interventi non configurano alcun rapporto di lavoro con i soggetti ospitanti. Le domande devono essere presentate dai soggetti interessati: la delibera definisce infine i criteri per la valutazione delle richieste e per la realizzazione della graduatoria dei progetti – in base a dei punteggi sull’attività prevista, condizione occupazionale dei destinatari, l’età, il genere, titolo di studio e caratteristiche del soggetto ospitante. |
DGR n. 404 del 26 marzo 2008, Criteri e modalità per la ripartizione del fondo nazionale per il diritto al lavoro dei disabili fra le province delle Marche - Anno 2006 - Art. 13 commi 4 e 8 legge n. 68/1999 (BUR n. 34 del 04.04.2008) Con questo documento la Regione ha approvato i criteri e le modalità di ripartizione del Fondo Nazionale per il diritto al lavoro dei disabili, come previsto dalle convenzioni stipulate nel 2006: il 75% del Fondo è ripartito in base alle convenzioni stipulate secondo l’art. 13 della L. 68/99 e il 25% del Fondo in base alle convenzioni stipulate secondo l’art. 11 della L. 68/99. Sulla base di tali criteri alla regione Marche è riconosciuto uno stanziamento complessivo di euro 1.822.558,86; così suddiviso (applicando gli stessi criteri) tra le amministrazioni provinciali: Ancona 717.938,74 euro, Pesaro Urbino 534.432,71 euro, Macerata 299.641,03 euro, Ascoli Piceno 270.516,38 euro. |
DGR n. 831 del 23 luglio 2007, Sperimentazione di piani personalizzati di “Vita indipendente” a favore di persone con grave disabilità motoria –Integrazione e modifica precedenti deliberazioni n. 1489 del 2.12.2004 e n. 1460 del 18.12.2006 (BUR n. 71 del 03.08.2007) La delibera definisce i criteri e le modalità di realizzazione degli interventi per la sperimentazione biennale di progetti di “Vita Indipendente” in favore di persone con grave disabilità motoria (integrando e modificando precedenti testi legislativi). Destinatari del progetto sono soggetti affetti da grave disabilità motoria, di età compresa tra i 18 e i 65 anni che necessitano e richiedono di gestire autonomamente la propria assistenza e per le quali la totale non autosufficienza nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita non è superabile solo attraverso la fornitura di sussidi tecnici, informatici, protesi o altre forme di sostegno; tali soggetti devono aver mantenuto la facoltà di autodeterminarsi e scegliere consapevolmente sia nel caso in cui vivano soli, o la cui approvazione del progetto consenta loro di poter andar a vivere da soli, o che vivono con familiari anziani o in precarie condizioni di salute, che abbiano già un’occupazione o che potrebbero essere assunti con l’approvazione del progetto. Come stabilito nel presente provvedimento, l’intervento di aiuto per la vita indipendente sono personalizzati e finalizzati alle necessità individuali: cura della persona, attività domestiche, mobilità e azioni atte a garantire indipendenza e integrazione sociale. Per la realizzazione del progetto è previsto l’impiego di assistenti personali, ossia operatori che intervengono accanto alla persona disabile per aiutarla negli atti quotidiani compensando i suoi limiti funzionali, permettendole di realizzare delle attività, integrarsi e di partecipare alla vita sociale; prestando la loro opera in ogni ambito e circostanza (a domicilio, presso la sede di lavoro del disabile, durante il tempo libero …). La sperimentazione è attuata dagli enti locali compresi nei 24 Ambiti territoriali; all’interno di ogni ambito il Comitato dei Sindaci costituisce un Gruppo di lavoro (formato dal coordinatore d’Ambito, un rappresentante dell’UMEA, un operatore professionale esperto sulle problematiche della disabilità, un rappresentante delle associazioni dei disabili che promuovono la vita indipendente) che diffonde nel territorio la conoscenze delle finalità e degli scopi del progetto e verifica l’ammissibilità delle domande, monitorando le fasi attuative dei piani. Le persone interessate ai progetti devono presentare domanda ai comuni di residenza, allegando copia della certificazione di handicap grave, il piano personalizzato con indicazione degli obiettivi e delle necessità. Il monte minimo di ore attribuibili per ogni piano personalizzato è 10 settimanali, il massimo 25, gli enti locali partecipano alla spesa per il 25%, la Regione concorre al 75 % del finanziamento che è comprensivo di salario, oneri riflessivi e spese assicurative per gli assistenti personali. |
DGR n. 581 del 4 giugno 2007, Criteri di compartecipazione alla spesa, tra gli enti e soggetti interessati, per la gestione di comunità socio - educative - riabilitative residenziali per disabili gravi - Anno 2007 (BUR n. 54 del 18.06.2007) Il provvedimento definisce i criteri di compartecipazione alla spesa, tra gli enti e i soggetti interessati per la gestione di comunità socio–educative–riabilitative residenziali per disabili gravi. Queste le quote di compartecipazione individuate: il 50 per cento del costo complessivo della struttura viene coperto dal cofinanziamento regionale, con un tetto massimo di € 200.000,00; il 25 per cento viene coperto dalle zone territoriali ASUR di appartenenza dei disabili ospiti, sulla base della retta concordata a livello territoriale; - il 25 per cento viene coperto dai comuni di residenza dei disabili ospiti, sulla base della retta concordata a livello territoriale, dedotta la compartecipazione degli ospiti, calcolata sul reddito personale. Si specifica che per le strutture multiple, derivanti da trasformazione degli istituti tradizionali, il contributo regionale complessivo non può superare i 400.000,00 €. Per quanto riguarda il cofinanziamento ci sono inoltre alcune precisazioni: non può essere superiore alla differenza tra il costo complessivo della struttura e le entrate derivanti dal pagamento delle spettanze a carico delle zone territoriali ASUR e dei comuni, dedotta la compartecipazione degli ospiti; nel caso in cui la struttura ospiti persone autistiche - affiancate da operatori formati tramite corsi organizzati dalla Regione -, il cofinanziamento regionale viene integrato di un’ulteriore quota annua di 15.000,00 euro. Nella delibera viene inoltre stabilito che la compartecipazione dell’utente deve essere calcolata esclusivamente sulla base dei redditi dell’utente stesso (compresa l’indennità di accompagnamento) e che deve rimanere a disposizione dell’utente una cifra non inferiore a 238 euro mensili. Nei casi di rientri programmati in famiglia, la retta giornaliera viene ridotta in misura non superiore al 25 per cento a partire dal quindicesimo giorno di assenza consecutiva, mentre nei casi di ricovero ospedaliero la retta rimane invariata, con l’obbligo da parte della comunità, di garantire il servizio e il supporto al disabile e alla famiglia durante la degenza. Il finanziamento complessivo della regione è pari a euro 1.800.000,00. |
DGR n. 402 del 7 maggio 2007, Approvazione linee guida regionali per la realizzazione della seconda fase del programma PARI (Programma d'Azione per il Re - Impiego di lavoratori svantaggiati) di cui al decreto del ministero del lavoro e delle politiche sociali del 18.3.2005 (BUR n. 45 del 18.05.2007) Il documento contiene le linee generali per la realizzazione della seconda fase del progetto PARI (Programma d’Azione per il Re – Impiego di lavoratori svantaggiati). Il progetto è rivolto a 151 lavoratori svantaggiati (distribuiti a livello provinciale): n. 33 disoccupati, non percettori di indennità o sussidi legati allo stato di disoccupazione, appartenenti alla categoria di lavoratori svantaggiati così come definiti dall’art. 1, lettera della circolare 41 del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali del 23/10/2004 (7 della provincia di Ancona, 12 della provincia di Ascoli Piceno, 7 della provincia di Macerata, 7 della provincia di Pesaro) e 118 disoccupati, non percettori di indennità o sussidi legati allo stato di disoccupazione, appartenenti alla categoria di lavoratori svantaggiati così come definiti dall’art. 1, lettera della circolare 41 del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali del 23/10/2004 e successivamente specificati dal competente GTO provinciale (26 della provincia di Ancona, 40 della provincia di Ascoli Piceno, 26 della provincia di Macerata, 26 della provincia di Pesaro). Ad ogni lavoratore della prima tipologia è destinato il contributo per la creazione di impresa nella misura di euro 4.5000,00 (tale contributo viene concesso ai soggetti che abbiano costituito un’impresa individuale o associata, ovvero una cooperativa e sarà erogato direttamente dall’INPS territorialmente competente); il lavoratore deve presentare domanda alla Provincia competente. Ad ogni lavoratore appartenente alla seconda tipologia è destinato il contributo di inserimento lavorativo nella misura di 5.000 euro, sotto forma di incentivo economico per l’impresa che, li assume a tempo pieno e indeterminato, per un numero di ore settimanali pari o superiori a 30; nel caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato parziale inferiore a 30 ore, il contributo di 5.000,00 euro verrà corrisposto in misura proporzionalmente ridotta al numero totale di ore; ogni lavoratore coinvolto è destinatario inoltre di un voucher formativo nella misura di 1.000,00 euro. Questo incentivo è quindi cumulabile con il voucher formativo del Programma PARI per quelle aziende che hanno ospitato soggetti per tirocini formativi di durata non superiore a 30 ore settimanali). |
DGR n. 310 del 16 aprile 2007, Legge n. 68 del 12/3/1999 "Criteri e modalità per la ripartizione del Fondo nazionale per il diritto al lavoro dei disabili fra le Province delle Marche (BUR n. 39 del 27.04.2007) La delibera definisce i criteri per la ripartizione fra le province delle Marche del Fondo nazionale per il diritto al lavoro dei disabili, come stabilito dai punteggi determinati dalle convenzioni stipulate nell’anno 2005 da parte del Ministero del Lavoro alle Regioni: 75 % del Fondo in base alle convenzioni stipulate secondo l’art. 13 della L: 68/99 – con fiscalizzazione degli oneri; 25% del Fondo in base alle convenzioni stipulate secondo l’art. 11 della L. 68/99 – senza fiscalizzazione degli oneri. L’importo complessivo destinato alla regione Marche è pari a euro 1.975.260,96, così ripartiti tra le province: 618.874,51 assegnati alla provincia di Ancona, 599.191,14 alla provincia di Pesaro Urbino, 498.574,94 alla provincia di Macerata, 285.620,37 alla provincia di Ascoli Piceno. |
DGR n. 266 del 05 aprile 2007, L. n. 104/92 – L. n. 162/98 – LR n. 18/96 – Assistenza domiciliare indiretta al disabile in situazione di particolare gravità – Criteri e modalità attuative degli interventi e l’assegnazione delle risorse – Anni 2007 e 2008 (BUR n. 36 del 13.04.2007) Il provvedimento definisce i criteri e le modalità per l’attuazione dell’intervento di assistenza domiciliare indiretta, realizzato dai comuni e dalle comunità montane a favore dei disabili in situazione di particolare gravità. L’assistenza domiciliare indiretta è un intervento integrativo rispetto a qualsiasi altro intervento o servizio fornito dall’ente locale che tiene conto delle particolari difficoltà del disabile ed è fornita da un familiare – convivente o non con il disabile in situazione di gravità - oppure da un operatore esterno individuato dal disabile stesso o dalla sua famiglia. Possono beneficiare del contributo economico tutti i soggetti che hanno autonomia personale ridotta (correlata all’età) a causa minorazioni singole o plurime e che necessitano di assistenza continuativa per tutta la giornata. Rientrano in questa categoria i portatori di handicap già riconosciuti in situazione di gravità dalla Commissione sanitaria (legge 104 del 92) che rispettivamente alla data del 31 dicembre 2007 e del 31 dicembre 2008 hanno compiuto tre anni e le persone che non hanno compiuto i 65 anni di età, sottoposte ad una visita medica da parte della Commissione sanitaria provinciale. Sono escluse le disabilià conseguenti a patologie connesse a processi precoci di invecchiamento derivanti da malattie degenerative (demenza, Alzheimer…), nonché da patologie in fase terminale (AIDS, tumori…), nonché le disabilità di tipo psichiatrico. Spetta alla Commissione provinciale individuare la condizione di particolare gravità del soggetto mentre la Commissione regionale sanitaria si occupa dell’eventuale revisione del caso. Attraverso un’apposita scheda predisposta dal Servizio Politiche Sociali si assegna il punteggio legato alla gravità della patologia con le ore settimanali ammissibili di contributivo per l’assistenza del disabile. Il fondo regionale destinato all’intervento di assistenza domiciliare per l’anno 2007 ammonta a 2.200.000 euro. |
DGR n. 164 del 5 marzo 2007, DPCM n. 185/2006 - Competenze circa la individuazione dell'alunno come soggetto disabile (BUR n. 26 del 16.03.2007) La delibera stabilisce che la Unità Multidisciplinare per l’Età Evolutiva (UMEE) della zona territoriale ASUR competente deve provvedere all’individuazione dell’alunno come soggetto in situazione di handicap. Il provvedimento prevede inoltre la realizzazione di un gruppo di lavoro per un migliore raccordo tra i Servizi regionali competenti, gli enti locali, la Direzione Scolastica regionale e le zone territoriali ASUR in materia di integrazione scolastica degli alunni disabili. |
DGR n. 107 del 12 febbraio 2007, Progetto "Vita indipendente" - Sospensione cronoprogramma - Deliberazione n. 1460/2006 (BUR n. 21 del 02.03.2007) Il provvedimento rende nota la decisione della giunta regionale di sospendere l’attuazione del cronoprogramma riguardante il Progetto Vita indipendente, definito nella delibera n. 1460/2006 (Individuazione modalità e tempi per la valutazione dei piani personalizzati e per la liquidazione dei contributi). Rimane invariata soltanto la data del 31 gennaio 2007 quale termine per la costituzione del gruppo di lavoro interprofessionale da parte di ogni Ambito territoriale. La delibera precisa infine che successivamente verrà individuato un nuovo cronoprogramma. |
Decreto del dirigente della posizione di funzione per l'impiego e mercato del lavoro n. 6 del 14.02.2007, Avviso pubblico per la concessione di contributi da destinare al finanziamento dei programmi di sostegno per l’inserimento lavorativo dei disabili mediante utilizzo del fondo regionale per l’occupazione dei disabili (BUR n. 17 del 22.02.2007) Il provvedimento presenta un avviso pubblico per la concessione di contributi da destinare al finanziamento dei programmi di sostegno per l’inserimento lavorativo dei disabili mediante l’utilizzo del fondo regionale per l’occupazione dei disabili. Lo stanziamento complessivo è di euro 488.638,22, così ripartiti: - 188.638,22 euro riservati ai datori di lavoro privati per azioni positive di sostegno per l’assunzione di soggetti disabili contributo mensile di 200,00 euro per ogni soggetto disabile che effettuerà un tirocinio con inizio entro 30 giorni dalla comunicazione d’ammissione a finanziamento; contributo di 2.000,00 euro per compensare la mancata produttività del tutor aziendale, contributo di 4.345,52 euro per ogni cooperativa che assumerà entro il 31/12/2007 a tempo indeterminato disabili che hanno terminato o devono terminare il percorso di inserimento lavorativo –tirocinio-); - 100.000,00 euro per la rimozione degli ostacoli architettonici, ambientali e di tipo strumentale che impediscono l’inserimento dei disabili nelle unità lavorative (il fondo copre il 50 % delle spese sostenute e documentate per ogni progetto approvato, fino al limite massimo di 5.000 euro); - 50.000,00 euro per acquisto di beni strumentali finalizzati al telelavoro (i contributi a fondo perduto sono pari al 80 % delle spese sostenute e documentate per ogni progetto approvato, fino al limite massimo di 5.000 euro); - 150.000,00 euro per sostegno di percorsi di formazione e lavoro riservati alle cooperative sociali d’inserimento lavorativo di tipo “b” (contributo mensile di 200,00 euro per ogni soggetto disabile che effettuerà un tirocinio con inizio entro 30 giorni dalla comunicazione d’ammissione a finanziamento; contributo di 2.000,00 euro per compensare la mancata produttività del tutor della cooperativa, contributo di 4.300,00 euro per ogni cooperativa che assumerà entro il 31/12/2007 a tempo indeterminato disabili che hanno terminato il percorso di inserimento lavorativo –tirocinio-). Le domande di contributo, in bollo da 14,62 euro, devono essere spedite entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, utilizzando lo schema e la modulistica allegata, scaricabile dal sito www.formazionelavoro.marche.it. |
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