Rassegna legislativa
 
 
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REGIONALE (Marche)

SANITÀ

DGR n. 599 del 14 aprile 2009, Piano di formazione regionale 2008/2009 rivolto al personale del SSR (BUR n. 40 del 28.04.2009)
Il provvedimento prevede la formulazione del Piano di formazione regionale rivolto al personale del SSR per l’anno 2008/2009, al fine di programmare e coordinare gli interventi di carattere formativo di rilevanza regionale, in relazione ad alcune priorità di valenza strategica e di snodi fondamentali del funzionamento della sanità marchigiana nel suo complesso, individuati sulla base dell’analisi del fabbisogno formativo e degli obiettivi strategici, rilevati con un percorso di indagine e ricognizione realizzato dal Gruppo di Progetto Formazione, istituito dal Direttore del Servizio Salute e composto da dirigenti e professionisti rappresentativi delle istituzioni sanitarie e formative della regione Marche. Tali interventi vengono programmati a partire dalle esigenze locali e vanno ad integrare (e non sostituire) i piani di formazione delle singole Zone Territoriali, Aziende Ospedalieri, INRCA. Questi i criteri metodologici condivisi: - connessione a criticità/innovazione del sistema regionale: le attività formative scelte sono riferite a macro aree del servizio sanitario regionale sulle quali sono in atto processi di innovazione importanti; - economicità gestionale: le attività prescelte sono quelle per le quali la gestione centralizzata rappresenta una economia di scala (in quanto riguardano un numero limitato per ciascuna ZT e AO e sono allo stesso tempo rappresentative del territorio regionale); - priorità di sistema, continuità con processi già avviati e realizzabilità entro l’anno 2010. Queste inoltre le macro aree del servizio sanitario regionale individuate come significative: - epidemiologia, - prevenzione, - qualità, - sicurezza e governo clinico, - reti cliniche, - integrazione socio-sanitaria e attività territoriali, - disuguaglianza e fragilità, - emergenza e urgenza, - etica e bioetica. Nella delibera infine vengono individuati i centri di riferimento regionale quali enti gestori per la realizzazione dei processi formativi: scuola di formazione del Personale Regionale, INRCA; AO Ospedali Riuniti Ancona, Azienda Ospedaliera S. Salvatore, ASUR ZT 7 Ancona, ASUR ZT 3 Fano, ASUR ZT ) Macerata; ASUR ZT 13 Ascoli Piceno. Nell’allegato A sono definite in sintesi le proposte formative, con l’indicazione delle macro aree, delle finalità, dell’ente gestore, numero dei destinatari, numero delle giornate, e la quota di finanziamento stabilita.
Delibera amministrativa n. 115 del 26 febbraio 2009, Organizzazione su area vasta dell'esercizio delle funzioni dell'Azienda sanitaria unica regionale (ASUR), nell'ambito del Servizio sanitario regionale (BUR n. 25 del 12.03.2009)
La delibera definisce le indicazioni per l’Organizzazione su area vasta dell’esercizio delle funzioni dell’Azienda sanitaria unica regionale (ASUR); l’area vasta costituisce un’entità funzionale di riferimento per l’ottimizzazione delle sinergie interzonali e la massimizzazione della qualità nell’erogazione dei servizi di cura e di assistenza; il coordinamento delle attività è composto dai direttori delle zone territoriali, presieduto da un coordinatore designato della Giunta regionale. Queste le attività tecnico – amministrative gestite a livello di area vasta: - acquisto di beni e servizi, gestione dei magazzini e della logistica; esecuzione dei lavori e delle procedure di gara d’appalto; - gestione del patrimonio immobiliare; - supporto nella gestione del sistema informativo; - supporto al controllo di gestione aziendale; - applicazione omogenea dei criteri definiti dall’ASUR per la valutazione della dirigenza. E’ prevista una sperimentazione per un periodo non superiore a dodici mesi dell’organizzazione su area vasta; al termine di questo periodo, sulla base delle indicazioni raccolte nelle fasi di monitoraggio (tramite rilevazioni dello stato di attuazione e degli indicatori economici e di attività) verranno comunicati gli esiti e decise eventuali modifiche o integrazioni.
DGR n. 76 del 26 gennaio 2009, Atto di riconversione delle Case di cura monospecialistiche della Regione Marche (BUR n. 14 del 06.02.2009)
La delibera stabilisce la riconversione, in modo almeno parziale, in posti letto residenziali degli attuali posto letto ospedalieri per acuti delle seguenti Case di Cura Monospecialistiche del settore neuropsichiatrico: casa di Cura privata San Giuseppe di Ascoli Piceno; - Casa di Cura Privata Villa Silvia di Senigallia; - Casa di Cura privata Villa Jolanda di Maiolati Spontini. Si precisa che trattandosi di riconversione di posti letto per acuti, tali posti letto residenziali devono essere considerati aggiuntivi rispetto alla precedente programmazione regionale ed essere quindi inclusi nella determinazione futura del fabbisogno e che le strutture sopracitate permangono con regime di autorizzazione ed accreditamento provvisori in attesa dell’espletamento delle procedure previste per l’autorizzazione e l’accreditamento istituzionali (LR 20/2000).
DGR n. 77 del 26 gennaio 2009, Atto di ricognizione delle strutture pubbliche e private di ricovero per acuti, lungodegenza e riabilitazione residenziali e semiresidenziali della Regione ai sensi della L. n. 296/2006 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (BUR n. 14 del 06.02.2009)
La delibera presenta i dati della ricognizione della dotazione attuale dei posti letto delle strutture pubbliche e private per acuti, lungodegenza, riabilitazione, residenziali e semiresidenziali della Regione. In allegato alla delibera sono quindi contenute le tabelle che raccolgono rispettivamente le informazioni su: - posti letto riabilitazione, suddivisi in riabilitazione intensiva, di alta specialità, unità speciali, stati comatosi persistenti e gravi insufficienza respiratoria (USAP); - posti letto ospedalieri per acuti, con la descrizione della tipologia (oncologia, psichiatria, medicina d’urgenza…); - posti letto delle strutture residenziali e semiresidenziali, con la definizione del tipo dei moduli: RSA per anziani non autosufficienti, strutture di riabilitazione per tossicodipendenti, residenze sanitarie Assistenziali (RSA) disabili, strutture riabilitative residenziali (SRR), Comunità Protetta (CP), Centro diurno per Tossicodipendenti, centro diurno per Disabili psico-fisico-sensoriali, Centro diurno psichiatrico. Tutti i dati nelle tabelle sono divisi tra le Aree Vaste di Ancona, Pesaro-Urbino, Ascoli Piceno e Macerata e poi suddivise tra le zone territoriali di competenza.
DGR n. 1081 del 30 luglio 2008, Modifica e approvazione dello schema di convenzione tra AUSR - zone territoriali ed organizzazioni del terzo settore - Associazioni di volontariato in campo domiciliare oncologico (BUR n. 78 del 18.08.2008)
Con questa delibera è stata approvata la convenzione tra l’ASUR – Zone Territoriali ed organizzazioni dl Terzo Settore – Associazioni di volontariato in campo domiciliare oncologico, per la gestione del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) specialistica ai pazienti oncologici. La convenzione, in allegato alla delibera definisce le modalità di collaborazione tra la Zona Territoriale e le associazioni di settore, stabilendo in particolare: livello decisionale e responsabilità organizzativa – livello decisionale e verifica della qualità dei servizi resi spettano all’AUSR -; presa in carico del paziente – la richiesta formale di ammissione alle cure domiciliari compete al Medico di Medicina Generale e va trasmessa all’UVD -; rapporti con U.O. Oncologia; criteri di ammissibilità e numero di pazienti ammessi; gestione delle eventuali liste di attesa: gravità clinica, condizioni psico-socio familiari, data della domanda; aspetti economici; durata; oneri della Zona Territoriale e oneri del soggetto convenzionato. Le associazioni di settore sono distinte in base alla tipologia; in base a tale distinzione, l’associazione convenzionata si impegna ad assicurare la disponibilità e la presenza delle figure professionali: tipologia A: coordinatore/responsabile, medico oncologo, e/o anestetista/palliativista, infermiere, psicologo, OSS, volontario con competenze socio-sanitarie; tipologia B: coordinatore/responsabile, medico oncologo, e/o anestetista/palliativista, infermiere, volontario con competenze socio-sanitarie: tipologia C: coordinatore/responsabile, psicologo, OSS, volontario con competenze socio-sanitarie.
Legge regionale n. 13 del 10 giugno 2008, Gestione del trasporto sanitario modificazioni ed integrazioni alla legge regionale 30 ottobre 1998, n. 36 "sistema di emergenza sanitari" (BUR n. 58 del 19.06.2008)
La legge definisce i criteri e le modalità per la gestione del sistema di emergenza sanitaria, vale a dire l’insieme delle funzioni di soccorso, trasporto e comunicazione, organizzate al fine di assicurare l’assistenza sanitaria al verificarsi di emergenze o urgenze, con integrazioni e modifiche alla precedente normativa in materia (LR 36/98). Il documento descrive funzionamento e struttura del sistema di emergenza sanitario che è articolato in: sistema di allarme sanitario, diretto e gestito da quattro Centrali operative territoriali che funzionano 24 ore su 24 e si occupa della direzione e gestione funzionale degli interventi sul territorio e da una Centrale operativa regionale; sistema territoriale di soccorso con funzioni extraospedaliere finalizzate all’accettazione e al trattamento delle emergenze e delle urgenze sanitarie per garantire un intervento di soccorso entro otto minuti dalla chiamata per le aree urbane e venti minuti per le aree extraurbane, avvalendosi delle postazioni territoriali di soccorso (POTES), del personale e dei mezzi del servizio sanitario regionale, della CRI, delle associazioni di volontariato; sistema ospedaliero di emergenza, costituito dal complesso di unità operative e ospedaliere (punti di primo intervento, pronto soccorso ospedaliero, dipartimenti di emergenza-urgenza ed accettazione) funzionalmente differenziate e coordinate per garantire idonea assistenza ospedaliera. Per quanto riguarda il trasporto sanitario – attività di trasporto per infermi con personale di soccorso – il testo stabilisce che è assicurato dalle Aziende sanitarie e dall’IRCA avvalendosi di mezzi di trasporto e personale propri; oppure, quando ciò non è possibile, affidando il servizio (anche per il trasporto di organi e di sangue) a soggetti accreditati, quali le associazioni di volontariato (iscritte negli appositi albi), la Croce Rossa Italiana sulla base di requisiti di autorizzazione e accreditamento precedentemente definiti in bandi di gara e procedure.
DGR n. 66 del 20 maggio 2008, Disciplina unitaria delle attività formative relative al conseguimento della qualifica di “Operatore socio sanitario” (BUR n. 54 del 06.06.2008)
Con questa delibera vengono approvati gli “Standard Formativi” per l’individuazione della figura e del profilo professionale dell’Operatore Socio Sanitario” e vengono definiti gli ordinamenti didattici dei relativi corsi di formazione, come stabilito dalla Conferenza permanente dei Rapporti tra lo Stato e le Regioni (febbraio 2008); la qualifica di operatore socio-sanitario è propedeutica ed obbligatoria per l’acceso alla formazione complementare in assistenza sanitaria. La regolamentazione stabilisce inoltre che le Amministrazioni provinciali possono inserire corsi di formazione sulla base delle esigenze locali (in concertazione con l’Azienda Sanitaria, gli Ambiti territoriali sociali) e che è prevista la costituzione di un banca dati dei progetti e dei corsi formativi (finanziati e autorizzati). In allegato al provvedimento vengono quindi presentati i documenti relativi: - agli standard formativi del percorso formativo per conseguire la qualifica di “operatore socio sanitario” con indicazioni su modalità di istituzione dei corsi, finalità, ordinamento didattico, nomina dei docenti, criteri di ammissione, articolazione die corsi….. Segue l’ordinamento didattico del corso con la descrizione dell’articolazione e della durata dell’attività formativa divisa in modulo base, modulo professionalizzante, tirocinio/stage ed esame finale (per un complessivo di 1010 ore). Infine le linee guida per il riconoscimento dei crediti formativi all’interno del percorso formativo per conseguire la qualifica di operatore socio sanitario.
Delibera amministrativa n. 70 del 20 novembre 2007, Criteri di ripartizione dei progetti speciali di competenza regionale fondo sanitario regionale dell’anno 2007 spesa di parte corrente (BUR n. 106 del 06.12.2007)
Il provvedimento definisce i criteri di ripartizione del Fondo sanitario regionale dell’anno 2007 per i progetti speciali di competenza regionale. Il finanziamento complessivo è di euro 2.944.801,22 così ripartiti: 387.000,00 euro per interventi didattici e spese di gestione dell’ASUR, delle Aziende ospedaliere e dell’INRCA di Ancona per le attività di formazione in corsi di laurea delle professioni sanitarie non mediche (ex diplomi universitari); 270.000,00 euro per potenziamento delle attività di prelievo e di trapianto di organi e tessuti; 280.000,00 euro per la formazione ed aggiornamento del personale convenzionato ex articolo 8 del decreto legislativo 502/92 e Centro regionale di riferimento per la medicina generale; 96.000,00 euro per il progetto piede diabetico, 29.000,00 euro per l’educazione terapeutica per bambini e adolescenti con diabete; 15.000,00 euro per il sistema regionale per le dipendenza patologiche (rivelazione e monitoraggio dell’assistenza sanitaria a tossicodipendenti ed alcoldipendenti posti in restrizione della libertà personale); 500.000,00 per “l’autismo nelle Marche. Verso un progetto di vita”; 43.000,00 euro per incidenti domestici e SINIACA, 40.000,00 euro per incidenti stradali, 110.000,00 euro per l’accordo INAIL – Regione; 30.000,00 euro per registro mesoteliomi, 10.094,00 euro per la ricerca residui fitofarmaci per prove non accreditate in ambito regionale; 130.000,00 euro per progetti Helios, Lavoro salute e formazione; 10.000,00 euro per corso di laurea triennale per educazione professionale e specialistica biennale in organizzazione sociale no profit; 300.000,00 euro per screening per la diagnosi precoce dei tumori femminili del colon retto; 1.702,22 euro per attività ispettiva; 213.000,00 euro per realizzazione di campagne di educazione sanitaria, convegni, commissioni, stampe, pubblicazioni, incarichi …; 60.000,00 euro per il bus navetta di Ancona all’A.O. “ospedale Riuniti” Torrette di Ancona; 220.000,00 euro per la banca degli occhi; 26.000,00 euro per “Terra. Un progetto per le immigrate e per gli immigrati: percorsi di accoglienza, percorsi di integrazione, percorsi di benessere psichico”; 41.600,00 euro per la fisiologia clinica dell’esercizio fisico; 24.000,00 euro per effetti citopratettivi di natura antiossidante delle membrane capillari di melograno: possibili implicazioni nel processo ateromatoso; 38.400,00 euro per il sostegno all’avvio di nuove comunità terapeutiche residenziali per pazienti psichiatrici adolescenti; 70.000,00 euro per il progetto ossigeno - azono nella terapia del dolore e negli stati infiammatori acuti e cronici dell’anziano.
DGR n. 1336 del 19 novembre 2007, L. 662/96 art. 1 comma 34 - Approvazione dei progetti della Regione Marche per il perseguimento di obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano Sanitario Nazionale 2006-2008, individuati nell'accordo del 1 agosto 2007, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano in materia (BUR n. 105 del 30.11.2007)
La delibera prevede l’approvazione dei progetti per l’anno 2007 predisposti in conformità agli obiettivi di carattere nazionale del Piano Sanitario 2006-2008, come stabilito nell’Accordo del 1 agosto 2007, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Il provvedimento individua le linee prioritarie di intervento, e all’interno di queste definisce obiettivi, durata e aspetti finanziari dei progetti: Cure primarie: realizzazione di una struttura organizzativa delle cure primarie, facilitazione della comunicazione nei pazienti con gravi patologie neuromotorie prevedendo la realizzazione di un tavolo di lavoro regionale composto da attori istituzionali e da rappresentanti delle associazioni dei malati per permettere il governo congiunto di risorse economiche acquisite dai contributi liberali in sinergia con i fondi pubblici; - salute della donna e del neonato: interventi a favore delle donne italiane ed immigrate per garantire percorsi di nascita e scelte consapevoli della maternità; aggiornamento del personale e formazione continua del personale del SSR; reti assistenziali: proposta di un modello di collaborazione a rete tra i medici pediatrici coinvolti nella cura dei neonati patologici; governo clinico; implementazione profili di assistenza per l’Ictus cerebrale e la frattura di femore dell’anziano; contenimento delle liste di attesa attraverso l’inserimento del sistema delle liste di attesa nella logica del sistema a reti assistenziali, la rete delle strutture articolate in strumenti organizzativi flessibili e la presenza dell’infrastruttura per la realizzazione dell’ospedale esteso, allargato dallo studio medico, ai centri diagnostici specializzati fino al domicilio del paziente, attraverso l’utilizzo delle tecnologie innovative ed una forte integrazione sul piano organizzativo con servizi di cura e assistenza domiciliare e di gestione a distanza del paziente. Il finanziamento complessivo per i progetti della Regione Marche per l’anno 2007 è di 34.898.504,00 euro, di cui: 10.452.616,00 euro per le cure primarie, 260.000,00 per la facilitazione della comunicazione nei pazienti con gravi patologie neuromotorie, 1.320.000,00 euro per la salute della donna e del neonato; 1.298.603,00 euro per aggiornamento del personale; 1.500.000,00 euro per le reti assistenziali, 300.000,00 euro per il governo clinico; 13.533.991,00 euro per le liste d’attesa e 6.233.294,00 euro per il piano nazionale di prevenzione.
DGR n. 1115 del 15 ottobre 2007, LR 13/2003 – DA n. 62/2007 – Istituzione delle cabine di regia per il coordinamento delle attività progettuali previste nel Piano sanitario regionale 2007/2009 (BUR n. 94 del 26.10.2007)
Il documento integra e delinea, con maggiore chiarezza, le linee attuative della precedente delibera amministrativa del 31 luglio 2007. La delibera istituisce le Cabine di regia per il coordinamento operativo delle varie Aree (Cdr): organo tramite il quale il Consiglio Regionale attua e monitorizza l’efficacia delle disposizioni del Piano Sanitario Regionale sul territorio. Tali azioni sono pensate allo scopo di uniformare e concordare modalità di azione sul territorio, così da poter arrivare a standards qualitativi essenziali e garantire strategie condivise in materia socio-sanitaria. Con questo provvedimento è stata disposta l’istituzione di 12 cabine di regia per potenziare il senso di capillarità territoriale in corrispondenza delle singole aree sulle quali si indirizzano le linee dettate dal Piano Sanitario Regionale (P.S.R.): sistema di governo (trasversale alle due categorie denominate: attività “core” e attività si supporto), sistema di qualità, - attività “core”: area assistenza ospedaliera, area assistenza territoriale, area socio - sanitaria, area emergenza - urgenza, area farmaco; attività di supporto: sistema economico o amministrativo, sistema informativo ICT, sistema tecnologico – strutturale, sistema risorse umane, ricerca e innovazione. Il coordinamento e la gestione delle varie regie sarà demandato all’istituzione dei Coordinamenti Strategici (C.S.). Le Cabine di regia sono istituite, per analizzare e rimodulare molteplici aspetti progettuali, prestando particolare attenzione al versante socio-assistenziale. Il primo punto di criticità da risolvere è individuato nella necessaria riqualifica del Sistema di Governo, che deve essere trasversale, e premettere omologazione ed uniformità nelle linee giuda e negli strumenti adottati dal Sistema Sanitario Regionale, in modo di annullare le difformità territoriali nei livelli assistenziali minimi. Il secondo punto norma ed attua il coordinamento dei servizi sul territorio, al fine di garantire un graduale riassorbimento degli sprechi, e destinare maggiore risorse, su altri vettori.

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