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da Gennaio 2005
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REGIONALE (Marche)
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POLITICHE SOCIALI
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D.G.R. n. 789 del 27 giugno 2005, Legge regionale 24 luglio 2002, n. 11: “Sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità”. Linee guida per lo svolgimento delle attività e degli interventi previsti per l’anno 2005. U.P.B. 10606 (BUR n. 65 del 19.07.2005) La delibera stabilisce principi e linee generali per orientare il lavoro delle strutture regionali preposte all’attuazione degli interventi relativi alle politiche di sicurezza e di educazione alla legalità. Vengono individuati tre principali attività: attività di ricerca – indagine relativa al fenomeno della vittimizzazione e monitoraggio dei sistemi di videosorveglianza utilizzati dagli Enti Locali; attività di documentazione – realizzazione del 4° compendio statistico relativo alla criminalità nella Regione Marche; attività di comunicazione e di informazione – implementazione del sito web “marchesicure”, organizzazione di seminari, convegni . . .. Sono previsti interventi in collaborazione con il Ministero dell’Interno in materia di sicurezza locale e politiche di sicurezza per favorire lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminali e corsi di aggiornamento professionale congiunto tra le Forze di Polizia e quelle dei corpi e dei Servizi di Polizia Locale. Viene inoltre disposto il sostegno alla progettazione degli enti locali e il coordinamento delle iniziative per la promozione nelle scuole della cultura della legalità e lo sviluppo della coscienza civile, costituzionale e democratica, alla lotta contro la criminalità organizzata, la mafia e i poteri occulti. Il finanziamento regionale previsto è pari a 250.226,72 €. |
POLITICHE SOCIALI – PROSTITUZIONE
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DGR n. 386 del 15 marzo 2005, Art. 20 L.R. n. 2/98 – Art. 18 D. Lgs.vo n. 286/98 “Protezione sociale”. Criteri di riparto delle risorse – Anno 2005 (BUR n. 33 del 11.04.2005) Il provvedimento stabilisce il cofinanziamento della Regione Marche nei progetti – relativi al primo semestre 2005 - per il recupero e il reinserimento sociale delle donne straniere vittime della prostituzione e della tratta, prevedendo quindi l’attuazione dell’articolo 20 della L.R. n. 2/98. Sono ammessi a finanziamento i progetti presentati da Associazioni operanti nelle Marche, iscritte nella Terza sezione del Registro degli Enti ed Associazioni che operano a favore degli immigrati: il cofinanziamento regionale ammonta ad € 21.949.50. La delibera precisa che i progetti devono essere presentati al Servizio Politiche Sociali e Integrazione Socio Sanitaria entro e non oltre 20 giorni dalla pubblicazione dell’atto. |
POVERTÀ
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Legge regionale 3 dicembre 2012, n. 39, "Promozione dell’attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari per contrastare la povertà e il disagio sociale" (BUR n. 118 del 13.12.2012) Con questa delibera la regione si fa promotrice di una serie di interventi di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari a favore delle persone in stato di povertà o di grave disagio sociale. Nel provvedimento vengono definite le eccedenze alimentari (prodotti agro-alimentari invenduti e destinati all'eliminazione dal circuito alimentare, i prodotti agricoli non raccolti, i pasti non serviti dagli esercizi di ristorazione e di somministrazione collettiva) e non alimentari (prodotti per la casa, abbigliamento e vestiario, biancheria, articoli tessili, mobili ed articoli per l'arredamento, articoli per la pulizia, articoli igienico sanitari e simili, oggetti per lo sport e il tempo libero, prodotti di cartoleria, libri, giocattoli....). In questa attività di raccolta e distribuzione vengono coinvolti: gli enti locali, le cooperative sociali, le associazioni di promozione sociale, le ONLUS (che hanno svolto questa attività per almeno due anni). A tal fine la Regione prevede la concessione di finanziamenti, per svolgere le attività di recupero di distribuzione e per programmare interventi formativi/informativi; criteri e modalità di distribuzione dei finanziamenti tra i soggetti distributori verranno definiti con successivo provvedimento. |
Decreto del Dirigente della Posizione di funzione Politiche per l’inclusione sociale n. 9 del 22 settembre 2009, Modalità per l'accesso ai finanziamenti regionali, ai sensi della D.G.R. n. 1418/2009, per la realizzazione di interventi mirati al contrasto dell'esclusione sociale e della povertà estrema - Anno 2009 (BUR n. 91 del 01.10.2009) Nel decreto sono state individuate le modalità per l’accesso al finanziamento per la realizzazione di interventi mirati al contrasto dell’esclusione sociale e della povertà estreme. I progetti, rivolti alle persone e ai nuclei familiari che versano in situazioni di precarietà estrema e di disagio, sono regolati da una serie di requisiti di ammissibilità: delimitazione dell’area d’intervento: provinciale; stesura dettagliata delle fasi del progetto, che comprende: gli obiettivi prefissati, le modalità di realizzazione, i tempi necessari, specificazione dei soggetti pubblici e privati coinvolti; predisposizione di un piano finanziario e relativo monitoraggio; ecc. Il finanziamento complessivo è pari a 200.000 €, da ripartire fra i cinque progetti vincitori (uno per ogni area territoriale); verrà assegnato sulla base di una scala di valutazione, che considera una soglia minima di accesso di 87 punti. Nel provvedimento si precisa che le spese ammissibili sono inerenti il funzionamento dei servizi (personale, viaggio, vitto, alloggio) e il supporto al coordinamento e alla realizzazione del progetto. Le domande dovranno essere consegnate entro e non oltre il 30 ottobre 2009. |
PROCREAZIONE ASSISTITA
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DGR n. 786 del 6 luglio 2006, Criteri di ripartizione dei fondi previsti dalla Legge 19 febbraio 2004, n. 40 per le tecniche di procreazione assistita (BUR n. 72 del 17.07.2006) Il provvedimento stabilisce i criteri di ripartizione del finanziamento complessivo di 337 mila euro per la creazione di strutture sanitarie deputate all’applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. L’85% dei fondi saranno utilizzati per la costituzione del Centro regionale di riferimento presso l’Azienda Ospedaliera “S.Salvatore” di Pesaro e il restante 15% per il funzionamento del Centro regionale individuato presso il “Presidio di Alta Specializzazione Salesi” di Ancona. In passato i direttori di queste strutture ospedaliere avevano richiesto alla Regione Marche un finanziamento per l’acquisto di alcune attrezzature necessarie al miglioramento delle prestazioni inerenti la procreazione assistita. Viene inoltre precisato che i presenti criteri di ripartizione vengono applicati anche all’anno 2006. |
PROSTITUZIONE
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DGR n. 866 del 1 agosto 2007, Protezione sociale delle vittime di prostituzione e tratta – Art. 20 L.R. n. 2/98 – Art. 18 D.Lgs. n. 286/98 “protezione sociale”. Criteri di riparto delle risorse anno 2007. Importo Euro 42.582.03 – Capitolo 53007136 – Bilancio anno 2007 (BUR n. 73 del 20.08.2007) La delibera stabilisce lo stanziamento di euro 42.582,03 per l’anno 2007 per gli interventi di Protezione sociale a favore delle vittime di prostituzione e tratta, per il cofinanziamento di progetti relativi al recupero ed all’inserimento delle vittime (spesso donne e minorenni stranieri) presentati dalle Associazioni operanti nelle Marche ed iscritte alla Seconda Sezione del registro degli Enti ed Associazioni che operano a favore degli immigrati. Il tetto massimo delle spese ammesse a cofinanziamento è di euro 30.000,00. A partire dal 2008 lo stanziamento previsto dal Bilancio di previsione verrà destinato per il 90% al cofinanziamento delle attività annuali delle associazioni accreditate dallo Stato a svolgere i programmi di protezione sociale. I progetti per il 2008 devono essere presentati alla Regione Marche illustrando la tipologia e la natura degli interventi che si intende svolgere e allegando una convenzione stipulata con la regione Marche (come previsto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento delle Pari Opportunità); tale convenzione prevede l’intesa per la collaborazione per realizzare interventi di tipo preventivo e assistenziale che tutelino e promuovano i diritti umani e civili di soggetti vittime di violenza e grave sfruttamento e tratte attraverso iniziative di inclusione sociale e lavorativa, definendo i reciproci impegni e la durata delle attività. |
PROTEZIONE CIVILE
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DGR n. 28 del 22 gennaio 2007, Approvazione schema di convenzione fra Regione Marche, il Dipartimento della Protezione Civile, il Ministero per i Beni e Attività Culturali, Legambiente Marche volontariato (BUR n. 14 del 19.02.2007) Con questa delibera viene approvato lo schema di convenzione (fra la regione Marche, il Dipartimento della Protezione Civile, il Ministero per i beni Culturali, Legambiente ONLUS e Legambiente Marche volontariato) per la realizzazione di attività volte alla salvaguardia dei beni culturali dai rischi naturali ed antropici nella regione Marche. Il documento individua le principali attività di intervento: la realizzazione di un gruppo di volontari specializzati sulla tematica della salvaguardia del patrimonio culturale dai rischi naturali (non solo per le situazioni di emergenza ma anche per attività di monitoraggio, mappatura, pianificazione e prevenzione); realizzazione e gestione di corsi di formazione teorico/pratico, corsi di aggiornamento ed esercitazioni; promozione ed organizzazione di attività finalizzate alla conoscenza, valorizzazione e salvaguardia del patrimonio storico – artistico (campagne, incontri, dibattiti); pubblicazione e divulgazione di materiali di informazione, promozione e didattici (stampati, video, cd-rom, siti internet). La convenzione ha la durata di 3 anni e può essere prorogata, modificata o integrata con il consenso della parti sottoscriventi. Nel documento si precisa infine che la Regione concede a Legambiente Volontariato Marche un contributo annuo pari a 5.000,00 euro per l’impegno dell’associazione a fornire un responsabile regionale del gruppo operativo di volontari specializzati, come supporto nelle attività di coordinamento e di gestione delle emergenza. |
PSICHIATRIA
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DGR n. 290 del 8 marzo 2011, Integrazione alla DGR 1578/2009 avente ad oggetto: attuazione della DGR n. 76 del 26.1.2009 – Riconversione dei posti letto della Casa di Cura privata Villa Jolanda di Maiolati Spontini AN – Definizione protocollo d’intesa (BUR n. 21 del 25.03.2011) Con questa delibera è stato approvato il Protocollo d’Intesa tra la Regione Marche e la Casa di Cura Privata Villa Jolanda di Maiolati Spontini, per l’erogazione di prestazioni di area psichiatrica e di residenzialità sanitaria assistita. Nel documento si precisa che, trattandosi di riconversione di posti letto ospedalieri, questi 72 posti letto residenziali debbono essere considerati aggiuntivi rispetto alla precedente programmazione regionale e devono quindi essere inclusi nella determinazione futura del fabbisogno. Per quanto riguarda i criteri di accreditamento si precisa che la Casa di Cura Villa Jolanda attualmente rimane in regime di autorizzazione ed accreditamento provvisori, in attesa che vengano portate a termine le procedure previste dalla legge 20/2000 per l’autorizzazione (art. 7 e 8) e l’accreditamento istituzionale(art. 16). Infine, il budget annuo per l’attività accreditata con la Regione Marche verrà definito con successivo procedimento (comunque non potrà superare il budget storico in corso di definizione per il 2010). |
DGR n. 56 del 18 gennaio 2009, Accordo per l'anno 2009 con le case di cura private monospecialistiche del settore neuro-psichiatrico della Regione Marche (BUR n. 9 del 29.01.2010) L’accordo disciplina per l’anno 2009 il rapporto con le Case di Cura monospecialistiche del settore neuro-psichiatrico, provvisoriamente accreditate della regione Marche. In base a tale accordo il tetto economico riconosciuto per le prestazioni erogate in regime di mobilità passiva, per il solo 2009 corrisponde al valore delle stesse in base alla TUC (tariffa unica convenzionale) 2009 più l’80% del differenziale tra tariffa Marche e tariffa TUC per l’attività codice 60 (lungodegenza), il 40% dello stesso differenziale per l’attività codice 40 (psichiatria) ed il 30% per l’attività codice 56 (recupero e riabilitazione funzionale); si specifica che tale riconoscimento non determina un automatismo per l’anno 2010, né per gli anni precedenti. Si stabilisce inoltre che per la remunerazione delle prestazioni erogate un regime di mobilità attiva, saranno liquidati gli addebiti fino al 90% del valore della produzione in mobilità attiva extraregionale delle Casa di Cura per l’anno 2008; il saldo fino al 100 % del valore della produzione in mobilità attiva 2008 sarà invece erogato entro il 31/12/2010 e il rimanente importo entro il 30/06/2011. Si precisa che il Servizio Salute e l’Agenzia Regionale Sanitaria e le Zone Territoriali si impegnano a comunicare le contestazioni effettuate dalle altre regioni sia relativamente ai dati anagrafici che ai controlli di appropriatezza previsti dal Testo unico della mobilità sanitaria (sia per le prestazioni erogate in regime di mobilità attiva, che passiva). |
D.G.R. n. 56 del 22 giugno 2005, Interventi per favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da disturbi mentali e per il sostegno delle loro famiglie – Prosecuzione Servizi di Sollievo – Criteri e modalità per la valutazione dei progetti e l’assegnazione delle risorse (BUR n. 56 del 22.06.2005) Con questo provvedimento vengono definiti i criteri di valutazione e di assegnazione dei finanziamenti per interventi volti a favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da disturbi mentali e per il sostegno alle loro famiglie, attraverso l’attivazione o la prosecuzione del “Servizio di Sollievo”. Possono accedere al contributo regionale i Comuni che fanno parte degli Ambiti Territoriali sociali; si precisa inoltre, che l’approvazione dei progetti è subordinata alla presenza di protocolli d’intesa sottoscritti tra i Comuni degli Ambiti Territoriali Sociali, le Zone Territoriali dell’ASUR, (tramite i DSM) e i distretti sanitari, nonché altre istituzioni pubbliche. Vengono descritti tipologia, finalità ed obietti del servizio, precisando che gli interventi – inquadrati nel novero dei servizi per la famiglia - devono prevedere percorsi progettuali per il miglioramento complessivo delle autonomie familiari e del soggetto affetto da disturbi mentali, all’interno della famiglia stessa e aperti al territorio, attraverso il collegamento con una rete di servizi diversi (sociali, sanitari, lavorativi, ricreativi) al fine di costituire un sistema territoriale preventivo di accoglienza e presa in carico delle problematiche delle famiglie con realtà quotidiane complesse. Tra i criteri indicati ai fini dell’accesso al finanziamento si prevede anche: il coinvolgimento delle famiglie, dei Comuni, Comunità Montane e Province, delle associazioni di familiari o gruppi di famiglie, delle cooperative sociali di tipo B e aziende private e l’individuazione di personale specializzato (coordinatore ed educatori). I progetti devono essere inoltrati dai Comuni capofila entro il 20 giugno 2005 all'amministrazione provinciale di riferimento che provvede a presentare alla Regione quelli meglio rispondenti ai criteri stabiliti; la Regione valuta i progetti entro il 31 luglio 2005. Il finanziamento complessivo è di € 750.000,00 e viene assegnato alle amministrazioni provinciali, ripartendolo secondo le progettazioni presentate. |
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