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da Gennaio 2005
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REGIONALE (Marche)
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SALUTE MENTALE
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DGR n. 448 del 15 marzo 2010, Modifica ed integrazione precedente DGR n. 403/2009 concernente: 'Prosecuzione triennale servizi di sollievo in favore di persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie - Criteri e modalità per la valutazione dei progetti e l'assegnazione delle risorse (BUR n. 28 del 26.03.2010) Con questo provvedimento la Regione integra la precedente delibera n. 403/2009 riguardante la “prosecuzione triennale dei Servizi di sollievo in favore di persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie – Criteri e modalità per la valutazione dei progetti e l’assegnazione delle risorse”. Queste le modifiche introdotte: - in merito alle modalità di ripartizione del fondo regionale, limitatamente all’anno 2010 si mantiene la modalità di ripartizione del fondo tra le quattro province, specificando che la provincia di Ascoli Piceno fisserà in accordo con la provincia di Fermo, la suddivisione del cofinanziamento (sulla base delle attività svolte in ciascun territorio provinciale); per quanto concerne le modalità di presentazione dei progetti e dell’istruttoria, limitatamente all’anno 2010 si stabilisce che la provincia di Ascoli si faccia carico degli adempimenti previsti nella precedente delibera anche per il territorio di Fermo - in attesa che la provincia di Fermo posso adempiere autonomamente alla gestione del progetto a partire dal 2011. Infine si stabilisce che le nuove modalità di riparto dello stanziamento regionale – che saranno utilizzate a partire dal 2011 – verranno fissate nel corso del 2010. |
DGR n. 114 del 7 febbraio 2006, Prosecuzione triennale Servizi di Sollievo in favore di persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie – Criteri e modalità per la valutazione dei progetti e l’assegnazione delle risorse – Cap. 5.28.01.199 (BUR n. 19 del 15.02.2006) Il provvedimento definisce i criteri per la prosecuzione e l’ampliamento per il triennio 2006/2008 dei progetti riguardanti i servizi sollievo in favore di persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie. Al fine di potenziare e migliorare gli interventi si stabilisce che i progetti abbiano durata triennale e che venga data priorità a queste tipologie di servizi: servizi di ascolto e accoglienza delle famiglie coinvolte; servizi di tempo libero e punti di aggregazione e risocializzazione, servizi di promozione dell’auto mutuo – aiuto, servizi di residenzialità breve, servizio integrativo di promozione, accompagnamento e tutoraggio degli inserimenti lavorativi. Si precisa che i servizi di sollievo devono essere rivolti direttamente alle famiglie che hanno nel proprio nucleo persone con sofferenza psichiatrica, affiancando tutti gli interventi curativi e riabilitativi. I progetto debbono essere realizzati nel territorio da un livello minimo Zonale (area DSM) ad un livello massimo Provinciale, con il coinvolgimento delle famiglie, dei Comuni, delle associazioni dei familiari, delle cooperative sociali di tipo B e delle aziende private, e attraverso l’individuazione di strutture territoriali istituzionali e non (per la formazione, lo sport, il tempo libero e il divertimento) che possono essere messe a disposizione. Il finanziamento complessivo per l’anno 2006 ammonta a 1.020.000,00 euro (per gli anni 2006 e 2008 la quota verrà stabilita con legge di approvazione dei bilanci). |
SANITA'
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D.G.R. n. 1670 del 28 dicembre 2004, Adozione di indirizzi regionali per l’implementazione dei pani comunitari di salute (BUR n. 6 del 19.01.2005) Con il provvedimento viene approvata l’adozione dei “Piani comunitari per la salute” (PCS): “piani pluriennali di azione elaborati e realizzati da una pluralità di soggetti, promossi e coordinati dal governo locale, che impegnano risorse umane e materiali allo scopo di migliorare la salute della comunità”. L’attuazione dei PCS prevede il coinvolgimento e l’integrazione della moltiplicità dei servizi sanitari presenti sul territorio, al fine di costituire "un’alleanza locale per la salute”, pianificando la risposta e la risoluzione dei problemi di salute prioritari della comunità in un arco di tempo di 3 – 5 anni. Il territorio di riferimento è il distretto sanitario / ambito sociale, la responsabilità politica della realizzazione è affidata al Comitato dei Sindaci che individua un Comitato Territoriale. La realizzazione dei PCS prevede 8 fasi di sviluppo: - identificazione dei soggetti che hanno titolo a partecipare al progetto (oltre gli EE.LL., le strutture sanitarie – ASUR/Zone Territoriali, Aziende Ospedaliere -, gli ambiti sociali, uffici periferici e organismi istituzionali di riferimento – INAIL, INPS, Centri di formazione professionale -, organizzazioni sindacali . . .); - individuazione delle metodologie e degli strumenti di lavoro; - raccolta dell’insieme dei problemi e dei bisogni della collettività (combinazione tra dati epidemiologici socio sanitari – quadro tecnico – e i problemi rappresentati dalla popolazione – quadro esperenziale e percepito); - individuazione delle risorse disponibili; - selezione delle priorità; - progettazione operativa (in allegato viene presentata una griglia di riferimento per la progettazione operativa degli interventi); - attuazione del PCS e monitoraggio del processo; - verifica dei risultati. |
SANITÀ
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Deliberazione n. 735 del 20 maggio 2013, Riduzione della frammentazione della Rete Ospedaliera, Riconversione delle piccole strutture ospedaliere e Riorganizzazione della Rete Territoriale della Emergenza – Urgenza della Regione Marche in attuazione della DGR 1696/2012 (BUR n. 43 del 07.06.2013) Con questa delibera la Regione intende promuovere una serie di interventi per ridurre l'attuale frammentazione della rete ospedaliera marchigiana, rappresentata dalla presenza di 33 strutture pubbliche, con una dotazione media di 166 posti letto per struttura (mentre la media nazionale è di 315 posti letto). Si rende quindi necessaria una rimodulazione dei posti letti ospedalieri, con la realizzazione di interventi per la riorganizzazione dei sistemi di cura ospedale - territorio, e per la riduzione della frammentazione della rete ospedaliera. E' prevista quindi la realizzazione di una nuova visione del Servizio sanitario regionale, basata su reti cliniche integrate, tra ospedale e territorio, con la nascita della Casa della Salute, un centro di riferimento per l'assistenza socio - sanitaria dei cittadini, dove verranno ricollocati i servizi distrettuali, sociali e di prevenzione, le attività ambulatoriali specialistiche extra ospedaliere e dove possono essere previste anche funzioni di lungodegenza post - acuzie e/o riabilitazione funzionale - per la continuità della presa in carico del paziente post acuto e per rafforzare l'integrazione con l'ospedale soprattutto in relazione alle dimissioni protette - sia posti di letto Day Surgery - per favorire la delocalizzazione di attività chirugiche di bassa e media complessità - . Queste strutture, avranno una complessità diversa in base alle caratteristiche oro - geografiche del territorio e alla densità della popolazione. il modello assistenziale si basa sui principi e sui criteri contenuti nel documento minesteriale sui LEA. Nella delibera vengono quindi descritti in dettaglio i criteri di riconversione della Case della Salute di ciascuna Area Vasta: Saccorvaro, Cagli, Fossombrone, Chiaravalle, cingoli, Sassoferrato, Loreto, Recanati, Tolentino, Treia, Matelica, Montegiorgio, Sant'Elpidio a Mare. |
Legge regionale 5 febbraio 2013, n. 3, Interventi regionali per il recupero, la restituzione e la donazione ai fini del riutilizzo di medicinali in corso di validità (BUR n. 9 del 14.02.2013) Con questo provvedimento, la Regione definisce alcune disposizioni per promuovere iniziative volte ad incentivare il riutilizzo di farmaci inutilizzati e in corso di validità, a sostegno della solidarietà sociale, del contenimento della spesa farmaceutica e della tutela della salute. A tal fine si impegna a realizzare un regolamento che stabilisca: caratteristiche dei medicinali idonei al recupero, alla restituzione ed alla donazione; condizioni ed ambiti e soggetti beneficiari; verifiche obbligatorie sui medicinali idonei al recupero, alla restituzione ed alla donazione; individuazione – da parte dell’ASUR – dei punti di raccolta (comprese le farmacie convenzionate) al fine di garantire una distribuzione uniforme su tutto il territorio regionale; predisposizione dei moduli attestanti la volontà del detentore o di un suo familiare (erede) di donare i farmaci in proprio possesso. Nella legge vengono inoltre concordate altre iniziative: promozione campagne di informazione rivolte ai cittadini sulle modalità di donazione; l’impegno da parte dell’ASUR di vigilare sulle attività di recupero, donazione e restituzione dei medicinali e sullo svolgimento delle verifiche obbligatorie, elaborando inoltre entro il 31 dicembre di ogni anno, una nota riassuntiva e riepilogativi con i dati relativi a quantità, tipologia dei medicinali recuperati/restituiti/donati. |
Deliberazione n. 1414 del 08/10/2012, Recepimento e attuazione da parte della Regione Marche accordo n. 44/CU del 5 maggio 2011 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano "Linee di indirizzo per l’assistenza alle persone in stato vegetativo e stato di minima coscienza" - Istituzione gruppo tecnico regionale per l’assistenza alle persone in stato vegetativo di minima coscienza (BUR n. 103 del 26.10.2012) Con questo provvedimento al Regione Marche ha recepito e reso attuativo l’accordo n. 44 / CU del 5 maggio 2011 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano “Linee di indirizzo per l’assistenza alle persone in stato vegetativo e stato di minima coscienza” – che prevede, tra l’altro, l’Istituzione di un gruppo tecnico regionale per l’assistenza alle persone in stato vegetativo di minima coscienza. Quest’ultimo dovrà condurre una ricognizione delle strutture e delle risorse sul territorio regionale preposte al trattamento e alla gestione dei pazienti con gravi celebro lesioni, in stato vegetativo e in stato di minima coscienza; identificare, nell’ambito delle linee di indirizzo nazionali, modelli organizzativi adattabili alla specificità regionale per la gestione dei pazienti in fase critica, in fase acuta e sub-acuta, in fase post-acuta e nella fase degli esiti; predisporre linee di indirizzo regionali multiprofessionali per implementare quelle nazionali; promuovere l’adozione delle linee guida nazionali sugli aspetti clinici; predisporre un piano di verifica e di monitoraggio della qualità dell’assistenza dei pazienti in SV e SMC. |
Legge regionale 1 agosto 2011, n. 17, “Ulteriori modifiche della Legge Regionale 20 giugno 2003, n. 13: “Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale”, della Legge regionale 17 luglio 1996, n. 26: “Riordino del Servizio Sanitario Regionale” e modifica della legge regionale 22 novembre 2010, n. 17” (BUR n. 68 del 11.08.2011) Il provvedimento prevede ulteriori interventi di modifica per la riorganizzazione del servizio sanitario regionale, introducendo modifiche alla vigente normativa in materia. Per quanto riguarda il modello di gestione operativa, l’ASUR delimita con atto aziendale la competenza territoriale dei dipartimenti distinguendoli in dipartimenti aziendali e dipartimenti di area vasta; l’organizzazione dipartimentale riguarda le funzioni ospedaliere, di emergenza - urgenza, di prevenzione, di integrazione sociosanitaria e amministrativa; l’area vasta ha competenza sui dipartimenti di prevenzione, i dipartimenti ospedalieri, e i dipartimenti di salute mentale; i dipartimenti di area vasta sono costituiti da almeno un dirigente infermieristico, un dirigente per area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione. In merito alle aree vaste, il testo legislativo specifica che: sono articolazioni dell’ASUR (in allegato sono definiti gli ambiti territoriali delle 5 aree vaste) e hanno il compito di assicurare alla popolazione residente le prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza (LEA) e l’equo accesso ai servizi e alle funzioni di tipo sanitario, sociale e di elevata integrazione sanitaria, organizzate nel territorio - definire degli obiettivi di salute secondo gli indirizzi delineati dalla pianificazione aziendale e al loro perseguimento attraverso i piani di area vasta, la gestire le risorse umane e strumentali dei servizi sanitari di area vasta, l’integrazione dei servizi sanitari con i servizi sociali; coordinare i servizi sanitari di area vasta relativi ai differenti livelli assistenziali (ospedale, distretto, prevenzione), la rilevazione, all’orientamento e alla valutazione della domanda socio – sanitaria, alla verifica del grado di soddisfacimento della stessa, nonché alla valutazione complessiva dei consumi; la corretta utilizzazione delle risorse assegnate …). Si specifica inoltre che il direttore di area vasta – nominato dalla Giunta regionale - è responsabile della gestione complessiva del relativo ambito territoriale; questi alcuni dei compiti principali: programmare, in coerenza con la pianificazione aziendale, attraverso la definizione degli obiettivi di salute e l’elaborazione del piano di area vasta; coordinare le attività ospedaliere, i servizi distrettuali e le attività di prevenzione; provvedere alla valutazione epidemiologica della domanda e del suo grado di soddisfazione attraverso l’offerta di servizi…Il presidio ospedaliero viene identificato come l’articolazione organizzativa ospedaliera dell’area vasta territoriale dotata di autonomia gestionale che aggrega funzionalmente tutti gli stabilimenti ospedalieri aventi sede nella medesima area vasta, e assicura la fornitura di prestazioni specialistiche, di ricovero e ambulatoriali. Nei prossimi mesi, la Giunta regionale (su proposta dei nominativi del Direttore generale dell’ASUR) nominerà i direttori delle aree vaste e i direttori di distretto. Al fine di promuovere la partecipazione die cittadini, con il presente provvedimento viene inoltre istituito l’elenco delle associazioni operanti a livello regionale impegnate a tutela del diritto della salute; queste associazioni verranno quindi consultate dalla Giunta regionale sugli schemi di provvedimenti e sui risultati degli stessi. Nella parte finale del testo legislativo viene pubblicato il testo vigente della legge regionale 13/03 “Riorganizzazione del servizio sanitario nazionale” con le modifiche e integrazioni apportate. |
Delibera Giunta Regionale n. 1799 del 13 dicembre 2010, DGRM 54/2010 "Accordo per gli anni 2010-2012 con le strutture di riabilitazione provvisoriamente accreditate della Regione Marche" - Aggiornamento anno 2010 (BUR n. 113 del 24.12.2010) Con questa delibera vengono recepite le integrazioni all’accordo tra la regione Marche e le strutture di riabilitazione provvisoriamente accreditate; si tratta di un aggiornamento per il biennio 2010-2012 dell’accordo sottoscritto nel 2010. Queste alcune misure introdotte nel documento: dal 1 gennaio 2011 è prevista l’attivazione di un gruppo di lavoro con il compito di definire il flusso informativo per le attività erogate in regime di riabilitazione intensiva extra-ospedaliera e di valutare l’impatto economico al fine avere conoscenze sufficienti per recepire e applicare le modifiche introdotte a livello tariffario; in merito alla residenzialità permanente e riabilitativa estensiva viene individuata una nuova struttura, definita RSA disabili gravi - in aggiunta alle Rsr estensive e alla Rsa disabili; in questa nuova residenza dovrebbero confluire utenti delle Rsr estensive; - per quanto riguarda la riabilitazione ambulatoriale e domiciliare si conferma la possibilità per le Aziende di definire accordi con le strutture di riabilitazione, con abbattimento delle tariffe del 20 % (da 50 € a 42 per le prestazioni ambulatoriali, da 64,49 € a 52 € per quelle domiciliari); a partire dal secondo semestre 2010 è inoltre previsto l'avvio del "Progetto Autismo" presso la ZT 5 che usufruirà delle strutture dell'Istituto Santo Stefano per l'implementazione, con un finanziamento pari a 250.000,00 €; si decreta inoltre l'attivazione di un gruppo di lavoro tecnico per definire, entro il 2011, la quota a carico degli utenti nelle Rsa disabili (armonizzandole con la normativa nazionale e regionale vigente). In allegato alla delibera le tabelle che con l'indicazione dell'incremento dell'1,5% (rispetto al 2009) delle tariffe e budget per il 2010 per le strutture di riabilitazione accreditate, suddivise per tipologia di struttura (riabilitativa monospecialistica, residenziale e ambulatoriale e riabilitativa residenziale ed ambulatoriale). |
Legge regionale 22 novembre 2010, n. 17, Modifiche alla legge regionale 20 giugno 2003, n. 13 "Riorganizzazione del Servizio sanitario regionale" (B.UR.. 25 novembre 2010, n. 104 ) Con questo provvedimento la regione Marche ha approvato alcune modifiche alla legge 13/2003, "Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale". Queste le principali novità introdotte: vengono ridefiniti i compiti della Giunta regionale, che esercita le funzioni di indirizzo e controllo in materia di sanità e di integrazione socio-sanitaria (adottare gli atti di indirizzo interpretativi e applicativi della normativa; definire gli obiettivi specifici per gli enti del servizio sanitario regionale; impartire direttive per i Direttori generali, con particolare riguardo, al controllo della spesa e ai limiti relativi alla stipula di contratti dirigenziali a tempo determinato e al conferimento di incarichi di natura occasionale o coordinata e continuativa a carattere amministrativo e contabile...); vengono inoltre istituti il dipartimento per la salute e per i servizi sociali e - presso la Giunta regionale - la Consulta delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica. Altra modifica riguarda compiti e funzioni dell'Agenzia regionale sanitaria (ARS), definita strumento operativo per la gestione delle funzioni del dipartimento per la salute e per i servizi sociali e per il raccordo con gli enti del servizio sanitario regionale, con particolare riferimento alle seguenti materie: assistenza sanitaria territoriale; assistenza ospedaliera; assistenza farmaceutica; prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro; integrazione socio sanitaria; investimenti sanitari; sanità veterinaria. Per quanto riguarda inoltre gli ambiti territoriali sociali, si stabilisce che la Giunta regionale dovrà definirli in modo da assicurarne la coincidenza con gli ambiti delle zone territoriali, precisando al fine di assicurare una maggiore integrazione socio-sanitaria, può individuare, sulla base di parametri demografici e territoriali e ferma restando la coincidenza con i distretti sanitari, una diversa articolazione degli ambiti territoriali sociali. Per quanto riguarda la programmazione territoriale, vengono inoltre individuati i distretti come livello territoriale di base in cui si realizza in ogni zona territoriale la gestione integrata tra servizi sanitari, socio-sanitari e sociali; e nel piano triennale di area vasta lo strumento di programmazione delle funzioni, attraverso la definizione degli gli obiettivi dell'attività e l'organizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari. |
SANITÀ
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Deliberazione amministrativa n. 10 del 27 luglio 2010, Criteri di ripartizione dei progetti speciali di competenza regionale. Fondo sanitario regionale 2009 – Spesa di parte corrente (BUR n. 72 del 12.08.2010) Con questo provvedimento la regione ha approvato i criteri di ripartizione dei progetti speciali di competenza regionale – Fondo sanitario regionale 2009 – con la definizione della spesa di parte corrente per l’attuazione dei progetti; la copertura finanziaria complessiva è pari a euro 1.302.500,00. Questi i progetti già avviati ammessi a finanziamento: fisiologia clinica dell’esercizio fisico (finanziamento 167.00,00 euro); “HCV – Screening” Valenza temporale: triennale (150.000,00 euro); “Medicina di genere”, valenza temporale biennale. Scadenza anno 2009 (108.000,00 euro); “Cardiologia riabilitativa e prevenzione recidive vascolari”, valenza temporale: biennale. Scadenza anno 2009 (100.000,00 euro); “Registri regionali sindromi coronariche acute ed ictus” Valenza temporale: biennale. Scadenza anno 2010 (140.000,00 euro); “Rete regionale per la ipovisione” Valenza temporale: triennale. Scadenza anno 2010 (70.000,00 euro); “Sorveglianza ChiKungunya e lotta alla Zanzara Tigre” prevista: € 120.000,00 –Valenza temporale: triennale. Scadenza anno 2010 (120.000,00 euro); “Assistenza sanitaria agli studenti fuori sede delle Università e delle AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) della Regione Marche”. Valenza temporale: biennale, scadenza anno 2010 (80.000,00 euro). Sono inoltre elencati i nuovi progetti ammessi a finanziamento: - prevenzione: Identificazione dei soggetti con elevato rischio, su base genetica, di ammalare di tumore maligno; attuazione di programmi di prevenzione e diagnosi precoce (12.500,00 euro); - Ragazzi con ragazzi – Nella strada il rischio, nella strada la cura- Prevenzione Primaria ai comportamenti a rischio nell’adolescenza (17.500,00 euro); Da “NEW TRIBES” alla Rete per la Promozione della Salute (33.750,00 euro). - Liste d'attesa: Sperimentazione di un modello organizzativo relativo all'implementazione di un Servizio di patologia vascolare finalizzato al miglioramento dell'offerta di prestazioni di ecodoppler mediante sistemi di accesso basati su criteri di appropriatezza per identificare priorità cliniche e percorsi differenziati al fine di dare all'utenza la risposta giusta al momento giusto. - Fragilità: Unità Operativa Virtuale per le Cure dell'Anziano Fragile (22.500,00) Tempo alle Famiglie - Sperimentazione di un modello di Rete di Servizi di Sollievo nella malattia di Alzheimer. (72.500,00), Sperimentazione di protocolli di attività fisica su soggetti affetti da diabete tipo II (25.000,00); Percorso di telesorveglianza sanitaria domiciliare per pazienti in nutrizione artificiale domiciliare (10.000,00); Modificazioni bio-molecolari nei disordini dell'umore e loro classificazione biochimico-clinica (65.500,00), Assistenza domiciliare integrata ad alta intensità rivolta a pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (20.000,00 Euro). |
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