Rassegna legislativa
 
 
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REGIONALE (Marche)

HANDICAP

D.G.R. n. 1485 del 2 dicembre 2005, Progetto “L’autismo nelle Marche: verso un progetto di vita” sotto – progetto “Residenzialità” (BUR n. 134 del 17.12.2005)
La delibera presenta il piano di lavoro denominato “Residenzialità”, inserito nel progetto integrato attivato dalla Regione Marche nel 2002 a favore della persona autistica e della sua famiglia lungo tutto l’arco della vita. Vengono previste due tipologie di iniziative: - “residenzialità breve” per alcuni giorni o settimane (allo scopo di venire incontro ad esigenze momentanee della famiglia); – “residenzialità prolungata”, che prevede l’accoglienza continua della persona (o comunque per periodi di tempo molto lunghi). Al momento si prevede l’utilizzo di strutture già esistenti o in corso di realizzazione, che riservino uno/due posti per utenti autistici; la creazione di un servizio per soli soggetti autistici è programmato solo quando il livello di richiesta di residenzialità non risultasse più soddisfatto – quantitativamente e qualitativamente – dai servizi esistenti. Il provvedimento definisce le condizioni per la realizzazione del progetto in materia di organizzazione delle strutture utilizzate (è previsto l’utilizzo di una stanza per la persona autistica in un ambiente stimolante) e di formazione del personale (viene illustrato un curriculum formativo di 300 ore per operatori dei servizi residenziali preposti all’integrazione della persona affetta da autismo). La gestione amministrativa e contabile del progetto è affidata alle amministrazioni provinciali. Lo stanziamento complessivo è di € 300.000,00 (75.000,00 € a ciascuna provincia). Gli enti titolari delle comunità socio educative riabilitative già funzionanti o in via di realizzazione e i Centri socio – educativi raibilitativi diurni possono presentare richiesta di contributo ai comuni capofila entro il 15 febbario 2005.
D.G.R. n. 638 del 23.05.2005, Recepimento accordo Stato – Regioni del 6 febbraio 2003 relativo alla definizione di alcune modalità applicative degli articoli: 3 comma 1, 4 comma 1, 7 comma 2 dell’atto di indirizzo e coordinamento approvato con D.P.C.M. 1/12/2000, per il rimborso delle spese di soggiorno per cure dei soggetti portatori di handicap in centri all’estero di specializzazione – Revoca deliberazione di G.R. n. 1881 del 29.10.2002 (BUR n. 53 del 10.06.2005)
Con questo provvedimento la Regione Marche stabilisce di recepire l’accordo sancito (nel 6 febbraio 2003) tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano relativo alle modalità di rimborso delle spese di soggiorno per cure dei soggetti portatori di handicap in centri all’estero di elevata specializzazione. In base a tale accordo (allegato alla delibera), le Regioni riconoscono ai soggetti portatori di handicap il concorso alle spese di cura all’estero sulla base della situazione economica del nucleo familiare di appartenenza; - un concorso pari al 100 % della spesa rimasta a carico, qualora si tratti di un nucleo familiare per il quale l’indicatore della situazione economica (ISEE) sia inferiore ad Euro 8.000,00; - un concorso pari all’80 % della spesa rimasta a carico, qualora si tratti di un nucleo familiare per il quale l’ISEE sia compreso tra 8.000,00 e 13.000,00 Euro; - un concorso pari all’80% delle spese di soggiorno, qualora si tratti di un nucleo familiare per il quale l’indicatore ISEE sia superiore a 13.000,00 Euro. L’accordo precisa che tale provvedimento si riferisce a soggetti autorizzati al ricovero all’estero per cure di neuroriabilitazione presso centri di elevata specializzazione e che dal rimborso delle spese già sostenute sono esclusi gli interessi e la rivalutazione monetaria.
DGR n. 425 del 22 marzo 2005, L.R. 3 marzo 1982, n. 7. Modificazione organizzazione e modalità di funzionamento delle Commissioni mediche, incaricate di effettuare gli accertamenti sanitari relativi al riconoscimento degli stati di invalidità civile (BUR n. 33 del 11.04.2005)
Con questo provvedimento la Regione Marche intende definire i criteri di organizzazione e le modalità di funzionamento delle Commissioni Mediche, che svolgono gli accertamenti sanitari relativi al riconoscimento degli stati di invalidità civile. Pertanto viene stabilito che: la Direzione Generale dell'Asur ed i Direttori delle Zone Territoriali, entro il periodo di vigenza del P.S.R. 2003/2006, adeguino la composizione, l'organizzazione e il funzionamento delle Commissioni stesse – Commissione per l’accertamento della invalidità civile, Commissione per l’accertamento della condizione di sordomutismo e per l’accertamento della cecità civile, Commissione per l’accertamento dello stato di portatore di Handicap, commissione finalizzata all’accertamento delle condizioni di disabilità, ai fini del collocamento al lavoro dei disabili - (secondo le indicazioni illustrate); l'Asur sviluppi un sistema informativo dedicato alla gestione dei dati derivanti dall'attività svolta dalle Commissioni mediche legali delle Zone Territoriali, alfine di uniformare la loro gestione e monitorare i tempi di attesa, ottenere da tale gestione dati utili per svolgere attività di programmazione rivolta a soddisfare i bisogni dei cittadini, fornire al Dipartimento Servizi alla Persona e alla Comunità della Regione Marche i dati relativi ai costi sostenuti per l'espletamento di tali compiti ed i tempi di attesa per gli utenti; - il Servizio Sanità Pubblica del Dipartimento Servizi alla Persona e alla Comunità della Regione Marche ha il compito di monitorare, a livello regionale, il funzionamento e i costi sostenuti a tal fine, delle attività svolte dalle Commissioni Mediche, e proporre entro dodici mesi dal presente atto le eventuali modifiche e i relativi aggiornamenti; - i Presidenti delle Commissioni mediche locali in materia di patenti di guida, possono utilizzare direttamente il 10% del fondo derivante dalle somme corrisposte, a titolo di diritti, dai soggetti che richiedono l'accertamento delle condizioni psicofìsiche, psicotecniche ed attitudinali, di cui al comma 4 dell'art. 119 del D. L.vo 30/4/1992, n. 285, e successive modificazioni, per le spese del funzionamento delle Commissioni stesse, ivi compreso il rimborso delle spese di viaggio e l'eventuale indennità di trasferta a favore dei componenti che ne abbiano titolo; - spetta all’ASUR – Zona territoriale del capoluogo di provincia ove è costituita la Commissione Medica Locale Patenti di Guida – fornire le risorse umane da adibire alle attività di segreteria, mediante personale a carico della Zona dell’ASUR medesima.
D.G.R. n. 1486 del 2 dicembre 2004, Sperimentazione di piani personalizzati di “Vita indipendente a favore di persone con grave disabilità motoria (BUR n. 134 del 17.12.2004)
Il provvedimento definisce i criteri per la realizzazione di interventi volti a sperimentare, per la durata di un biennio, progetti di “Vita indipendente” in favore di persone con grave disabilità motoria. Il Progetto prevede l’attuazione di una forma di assistenza personale autogestita realizzata da un assistente personale, scelto, assunto, formato e retribuito direttamente dalla persona disabile sulla base di un piano personalizzato. In questo modo si intende permettere alla persona disabile di organizzare la propria vita, operando scelte che riguardano la cura della persona, le attività domestiche, la mobilità e garantendogli l’indipendenza e l’integrazione sociale. Destinatari del progetto sono le persone con grave disabilità fisiche, di età compresa tra i 18 e 65 anni, con capacità di autodeterminazione e volontà di gestire in modo autonomo la propria esistenza. Viene stabilito un ordine di priorità: - per soggetti disabili che svolgono attività lavorativa, - stanno svolgendo un programma di inserimento lavorativo, - sono inseriti in contesti formativi e sociali. La persona con disabilità sceglie in modo autonomo i propri assistenti personali ed è tenuta a regolarizzarne il rapporto con un contratto di lavoro nel rispetto della normativa vigente; l’assistente personale è un operatore che presta la sua opera in ogni ambito e circostanza in base alle direttive della persona disabile. Per partecipare al Progetto l’interessato deve presentare domanda al comune di residenza, allegando copia della certificazione di handicap e piano personalizzato con indicazione degli obiettivi, descrizione delle necessità, quantificazione delle ore richieste. L’attuazione della sperimentazione è gestita dagli enti locali compresi nei 24 Ambiti Territoriali; in ogni ambito Territoriale viene individuato un Gruppo di lavoro interprofessionale. Il finanziamento per la prima fase di avvio del progetto ammonta a € 200.000,00, ripartito in parti uguali tra le amministrazioni provinciali.

IMMIGRAZIONE

DGR n. 1387 del 27/09/2010, LR n. 13/09 art. 6 - Programma annuale regionale degli interventi a sostegno dei diritti e dell'integrazione dei cittadini stranieri immigrati per l'anno 2010 - Criteri di riparto delle risorse (BUR n. 89 del 08.10.2010)
Il provvedimento definisce le modalità di attuazione del Programma annuale regionale - per il 2010 - degli interventi a sostegno dei diritti e dell'integrazione dei cittadini stranieri. queste le aree di intervento previste (in ordine di priorità): - integrazione, intercultura e scuola: per diffondere una sensibilità interculturale utile alla conoscenza ed alla comprensione reciproca tra italiani e stranieri e garantire l'integrazione sociale e professionale degli stranieri, attraverso progetti di educazione e comunicazione interculturale, sostegno all'apprendimento delle materie scolastiche per studenti nelle scuole dell'obbligo (in orario extrascolastico), corsi di lingua e cultura di origine; - centri di servizi e sportelli informativi per immigrati: un punto di riferimento per gli immigrati nel territorio, in una struttura permanente in grado di offrire consulenza ed orientamento nella soluzione dei problemi quotidiani, causati dalla scarsa conoscenza del sistema amministrativo italiano; - centri di prima e seconda accoglienza: strutture nate per poter rispondere ai bisogni urgenti di alloggio temporaneo, gestite dagli Enti Locali che possono essere cofinanziate anche in convenzione con altri organismi del privato sociale; - interventi per famiglie in situazione di disagio socio economico: l'Ambito territoriale Sociale può valutare le richieste degli enti locali finalizzate alla realizzazione di interventi mirati a contrastare le situazioni di disagio socio-economico anche temporaneo delle famiglie di immigrati residenti nel territorio di competenza. La delibera attribuisce inoltre le quote da ripartire del finanziamento complessivo pari a 465.553,41 euro: l'85% - pari a 395.720,41 euro, da dividere tra i 24 Ambiti Territoriali Sociali, sulla base della superficie territoriale e del numero di immigrati residenti nell'Ambito, per interventi propri: si sottolinea l'obbligo per gli Enti Locali capofila di programmare gli interventi prendendo atto del parere e delle proposte di Associazioni di immigrati presenti nel territorio di competenza per rispondere in modo adeguato ai bisogni; - una quota pari al 15% - 69.833,00 euro - alle Associazioni di immigrati iscritte al Registro Regionale per progetti a sostegno delle attività statutarie, al fine di favorire la partecipazione dei cittadini stranieri agli interventi di cui sono destinatari.

IMMIGRAZIONE

DGR n. 242 del 9 febbraio 2010, Approvazione del profilo professionale di base per “Mediatore interculturale” e del relativo standard formativo (BUR n. 20 del 26.02.2010)
Nel provvedimento viene individuato il profilo professionale e formativo del mediatore interculturale. Queste le principali indicazioni: lo standard minimo di durata dei corsi di formazione per il rilascio della qualifica di mediatore interculturale è fissato in 500 ore; l’inserimento nel Tabulato regionale delle qualifiche il codice per identificare il profilo professionale e formativo di base del Mediatore Interculturale; l’attribuzione all’Ente di Formazione della responsabilità del riconoscimento di crediti formativi (in ingresso o di percorso). Nell’allegato A alla delibera viene predisposta una descrizione sintetica del profilo professionale del mediatore interculturale, definito come operatore sociale che funge da tramite tra la popolazione immigrata e i servizi pubblici di primo contatto, per facilitare la comunicazione tra individuo, famiglia e comunità al fine di promuovere l’integrazione sociale dei cittadini immigrati. Sono quindi anche descritte finalità e criteri di accesso al corso di formazione finalizzato alla professionalizzazione di giovani e adulti, immigrati extracomunitari e comunitari in possesso di titolo di studio di scuola secondaria superiore e residente da almeno tre anni in Italia; il percorso prevede attività per acquisizione di competenze volte a: analizzare bisogni e risorse dell’utente immigrato, analizzare il contesto di intervento (informazioni sui servizi territoriali, prevenzione dei conflitti); orientare il cittadino straniero: promuovendo le identità dei singoli nel rispetto delle differenze; progettare iniziative e strumenti di integrazione culturale all’interno dei differenti contesti di vita; mediare tra immigrati e istituzioni (affiancando le équipe sociosanitarie, educative-culturali, formative, partecipando a momenti di raccordo fra servizi e volontariato…).

IMMIGRAZIONE

Legge regionale n. 13 del 26 maggio 2009, Disposizioni a sostegno dei diritti e dell'integrazione dei cittadini stranieri immigrati (BUR n. 53 del 04.06.2009)
Il testo legislativo contiene disposizioni a sostegno dei cittadini stranieri immigrati per quanto riguarda i loro diritti: abitazione, lavoro, istruzione, formazione professionale, cure mediche e la loro integrazione nel territorio nazionale. I destinatari sono tutti i cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea, i richiedenti asilo, i rifugiati e le loro famiglie che risiedono nel territorio regionale. Si dispone la creazione di una Consulta e di un comitato esecutivo con potere decisionale, presieduta da un assessore e composta da alcuni consiglieri a cui si uniscono rappresentanti delle regioni, di associazioni multietniche, di volontariato e d’impresa. La Consulta, in collaborazione con l’Osservatorio regionale per le politiche sociali, svolge le proprie attività finalizzate all’integrazione, alla tutela culturale e all’interculturalità (corsi di lingua, mediatore culturale, progetti nelle scuole, …). Nel provvedimento vengono inoltre definiti gli obiettivi delle iniziative che con questo provvedimento si intende promuovere e sostenere: acquisire conoscenze sul fenomeno migratorio da Stati non appartenenti all’Unione Europea, accrescere l’informazione e la sensibilizzazione sul fenomeno dell’immigrazione, sostenere la conservazione dei legami degli immigrati con le culture d’origine; garantire pari opportunità nel mondo dell’istruzione, delle prestazioni sanitarie ed assistenziali e per l’avvio di attività autonome imprenditoriali, individuare e rimuovere condizioni di marginalità sociale, contrastare fenomeni che comportano situazioni di violenza e sfruttamento, garantire condizioni favorevoli allo sviluppo dell’associazionismo, garantire la realizzazione di interventi di mediazione culturale, promuovere iniziative volte ad individuare e contrastare forme di razzismo o di discriminazione a causa dell’origine etnica, geografica o religiosa.
Decreto del Dirigente delle Posizione di funzione Politiche per la famiglia e per l'inclusione sociale n. 39 del 19 dicembre 2008, L.R. 2/98 – D.G.R. n. 626/08 – D.G.R. n. 1830/08 – Modalità di accesso ai fondi per i Centri di prima e seconda accoglienza per immigrati. Importo € 150.000,00 – anno 2008 (BUR n. 2 del 15.01.2009)
Il provvedimento definisce le modalità di accesso ai fondi per i Centri di prima e seconda accoglienza per immigrati: destinatari sono gli Enti locali che gestiscono direttamente o in convenzione i centri. Per accedere al finanziamento gli enti devono presentare una domanda (in allegato alla delibera) unitamente ad una relazione illustrativa del progetto, che contenga le informazioni sull’attività svolta: tipologia del Centro, denominazione del Centro; indirizzo del Centro; informazioni sull’organismo che gestisce il centro; n. posti letto esistenti nel Centro all’atto della domanda; n. posti letto riservati agli immigrati; n. posti letto effettivamente utilizzati per gli immigrati nell’anno 2008 (prospetto mensile); n. immigrati ospitati nel Centro nel corso dell’anno 2008; n. dei pasti erogati nell’anno 2008, nel caso in cui vi sia il servizio mensa, indicando la percentuale degli immigrati); il costo sostenuto per la Gestione del Centro nell’anno 2008 (distinguendo, nel caso di gestione indiretta, il costo sostenuto dall’Ente Gestore ed il contributo dell’Ente locale); l’ammontare di eventuali altri contributi; il regolamento del Centro; l’indicazione del personale impiegato e le relative mansioni. Si precisa infine che l’assegnazione ed erogazione dei contributi verranno determinati con un successivo decreto del dirigente della Posizione di funzione Politiche per la famiglia e per l’inclusione.
DGR n. 626 del 8 maggio 2008, LR n. 2/98 art.7 - Piano annuale regionale degli interventi a sostegno dei diritti degli immigrati per l'anno 2008 - Criteri di riparto delle risorse. Importo euro 428.335,44 UPB 53007 cap. 53007135 bil. 2008 - Importo euro 340.545,00 UPB 52903 cap. 52903107 bil. 2008 (BUR n. 50 del 23.05.2008)
Con questa delibera la Regione approva il Piano annuale regionale degli interventi a sostegno dei diritti degli immigrati per l’anno 2008 e i criteri di riparto del fondo complessivo apri a euro 768.880,44: una quota pari all’80% destinati ai 24 Ambiti Territoriali Sociali sulla base della superficie territoriale e del numero degli immigrati residenti nell’Ambito; il 10% alle Associazioni di immigrati iscritte al Registro Regionale, per progetti a sostegno delle attività statutarie e il 10 % ad organismi pubblici e privati per la realizzazione di progetti, sperimentali e pilota. Della somma complessiva, 615.104,36 euro sono destinati agli ambiti sociali per interventi propri: per progetti di integrazione, intercultura e scuola (educazione e comunicazione interculturale, progetti per il sostegno all’apprendimento delle materie scolastiche per studenti delle scuole dell’obbligo, corsi di lingua e cultura i origine), per interventi per favorire l’accesso alle abitazioni, per sostenere le attività dei Centri di Servizi e sportelli informativi e centri di Prima e seconda accoglienza; 76.888,04 euro sono da ripartire tra gli Ambiti territoriali sociali per progetti realizzati ad opera delle Associazioni di immigrati, volti a favorire la partecipazione delle Associazioni di immigrati alle politiche di integrazione: gli Enti Locali capofila degli Ambiti Territoriali Sociali provvedono poi a ripartire le risorse prioritariamente alle Associazioni iscritte al Registro Regionale; 76.888,04 euro da ripartire agli Ambiti territoriali sociali per progetti sperimentali e pilota volti all’integrazione delle seconde generazioni di immigrati: gli Enti Locali capofila degli Ambiti Territoriali Sociali provvedono poi a ripartire le risorse tra gli organismi pubblici e privati che hanno collaborato alla realizzazione dei progetti.196.000,00 euro infine sono risorse statali del fondo Nazionale per l’Inclusione Sociale degli Immigrati, destinati ad interventi finalizzati alla diffusione della conoscenza della lingua e della cultura italiana (come definito nel Programma promosso dal Ministero della Solidarietà Sociale).
DGR n. 828 del 23 luglio 2007, L.R. n. 2/98 art.7 - Piano annuale regionale degli interventi a sostegno dei diritti degli immigrati per l'anno 2007. Criteri di riparto delle risorse. Importo Euro428.335,44 UPB 53007 Cap. 53007135. Bilancio 2007 (BUR n. 71 del 03.08.2007)
Con la delibera viene approvato il piano annuale regionale per il 2007 degli interventi a sostegno dei diritti degli immigrati, per un finanziamento complessivo è di euro 428.335,44. Le risorse vengono così ripartite: € 395.185,44 per le aree di intervento attribuite agli ambiti territoriali, beneficiari dei contributi sono gli Enti locali capofila degli Ambiti territoriali: integrazione, intercultura e scuola (progetto di educazione e comunicazione interculturale, progetti per il sostegno all’apprendimento delle materie scolastiche per studenti delle scuole in orario extrascolastico, corsi di lingua e cultura di origine); accesso all’abitazione (facilitare l’accesso all’alloggio per gli immigrati e prevenire eventuali forme di discriminazione per l’assegnazione degli stessi); centri di servizi e sportelli informativi (punto di riferimento sul territorio, una struttura permanente n grado di offrire consulenza ed orientamento nella soluzione dei problemi quotidiani, causati dalla scarsa conoscenza del sistema amministrativo italiano); centri di prima e seconda accoglienza per poter rispondere ai bisogni urgenti di alloggio temporaneo. € 13.150,00 destinati a progetti sperimentali e pilota: realizzazione del progetto “Corso di formazione politico-istituzionale per Presidenti delle Associazioni di immigrati e Consiglieri aggiunti”; progetto per valorizzare la presenza delle Associazioni degli immigrati nel territorio e promuovere l’integrazione ed interazione efficace con le istituzioni pubbliche. I restanti 20.000,00 euro sono destinati alla realizzazione della II° Conferenza regionale sull’immigrazione, all’interno della manifestazione “Eco & EQUO” prevista ad Ancona dal 14 ottobre 2007.

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