Rassegna legislativa
 
 
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REGIONALE (Marche)

POLITICHE SOCIALI

DGR n. 401 del 7 maggio 2007, L.R. n. 34/2001 art. 5 - Approvazione del nuovo tariffario regionale e dei corrispettivi per l'affidamento dei servizi, da parte delle amministrazioni pubbliche e degli organismi pubblici, alle cooperative sociali e loro consorzi (BUR n. 45 del 18.05.2007)
Con questa delibera la Regione ha approvato il tariffario regionale ed i corrispettivi per l’affidamento dei servizi da parte delle amministrazioni pubbliche alle cooperative sociali e loro consorzi; tali informazioni devono essere utilizzate dagli organismi pubblici nella predisposizione delle gare d’appalto come base d’asta. Il documento si compone di una tabella relativa ai corrispettivi orari, calcolati sulla base delle tariffe previste dal CCNL vigente e aggiornati al tasso medio di inflazione annua, riferiti ai livelli e alle mansioni (addetti alle pulizie, custodia…, - operai generici; - operai qualificati; - assistenti/operatori; - operai specializzati; - operatori dell’inserimento lavorativo; - infermieri generici; - impiegati di concetto con responsabilità specifica nell’area amministrativa; - infermieri professionali; - coordinatori unità operative; - educatori; - medici; - psicologi, sociologi; - medici; …) e il tipo di cooperativa (A e B). Viene inoltre presentata una tabella relativa rimborso chilometrico e rimborso per intervento di coordinamento nel caso di servizi territoriali e/o domiciliari (rimborsi riconosciuti per le prestazioni effettivamente erogate, aggiornati annualmente).
Decreto del Dirigente del Servizio politiche sociali n. 77 del 12 aprile 2007, Interventi per incentivare gli investimenti in strutture socio - assistenziali. Criteri di accesso ai contributi. Euro 716.871,99 sul cap. 5.30.02.403 bilancio 2006 (BUR n. 38 del 26.04.2007)
Con questo decreto la Regione ha definito i criteri di accesso ai contributi per incentivare gli investimenti in strutture socio – assistenziali; tali contributi possono essere concessi a Enti Locali, IPAB, singoli o associati, operanti in tutto il territorio regionale. Vengono ammessi a contributo i progetti che prevedono: adeguamento di strutture esistenti, costruzione di nuove strutture, acquisto di strutture esistenti, acquisto arredi, attrezzature, macchinari e strumentazione tecnica, spese di progettazione e direzione lavori. Saranno concessi contributi per il 50% delle spese ammissibili a finanziamento e comunque non superiori ad € 150.000. Nel provvedimento si specifica che al termine dell’intervento per il quale si richiede il contributo la struttura deve essere funzionante; nel caso in cui infatti, il servizio socio – assistenziale operativo previsto non sia operativo, il contributo assegnato viene revocato. Le domande di accesso la contributo devono essere trasmesse all’Ente Capofila dell’Ambito Territoriale competente entro il 15 giugno 2007; sono ritenute ammissibili a cofinanziamento le spese sostenute dai beneficiari a partire dal 1 gennaio 2005. Le domande verranno valutate dal Comitato dei Sindaci per individuare l’ordine prioritario degli interventi e deliberare la graduatoria di ambito; un’apposita Commissione regionale di valutazione – composta da quattro funzionari provinciali e da tre funzionari regionali – procederà entro il 20 ottobre 2007 alla formazione di quattro graduatorie provinciali dei progetti ammessi a finanziamento. Si rende noto che i requisiti sulla base dei quali verrà formulata la graduatoria dovranno essere esistenti alla data del 15 giugno 2007 (fatta eccezione per il dato occupazionale). La somma complessiva stanziata è pari a euro 716.871,99.
Legge regionale 23 febbraio 2007, n.2, Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2007) (Bur n. 19 del 26.02.2007, supplemento n. 6)
La legge individua i criteri per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2007). Il provvedimento introduce il quadro finanziario di riferimento per il periodo 2007/2009 (previsione entrate per il 2007: euro 3.580.984,34, per il 2008: 3.191.216.900,19 euro; per il 2009 3.275.231.805,19 euro) e specifica: le determinazioni delle autorizzazioni di spesa per l’esecuzione di leggi che prevedono interventi a carattere continuativo o ricorrente pluriennale; rifinanziamento delle leggi regionali di spesa; autorizzazioni di spesa; rinnovo autorizzazioni limiti d’impegno, fondo di rotazione per la progettazione, programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici. . .Per quanto riguarda la L.13/2003 in materia di riorganizzazione del servizio sanitario regionale, ai fini del riequilibrio delle risultanze economiche dell’ASUR e delle Aziende ospedaliere, la legge istituisce, nell’ambito del fondo sanitario regionale, un fondo di riequilibrio fino al 5 per cento dello stanziamento totale. In riferimento alla legge 20./2002 – Disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale- si stabilisce che in caso di gestione senza autorizzazione delle strutture o dei servizi, il Comune ordini la chiusura della struttura o la sospensione del servizio e impone una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000,00 a euro 20.000,00. In materia di realizzazione e gestione dei servizi per l’infanzia, l’adolescenza e per il sostegno delle funzioni genitoriali (Legge 9/2003) è prevista la sospensione del servizio da parte del Comune in caso di gestione senza autorizzazione, e una sanzione amministrativa pecuniaria pari a euro 10.000,00. Il testo legislativo autorizza inoltre una proroga dei termini per la rendicontazione degli interventi in favore delle persone in condizioni di disabilità (l. 18/1996) al 31 marzo 2007 (invece che 28 febbraio 2007).
Decreto del dirigente della posizione di funzione per l'impiego e mercato del lavoro n. 5 del 14.02.2007, POR Marche 2000-2006, DGR n. 575/2006 - intervento n. 5.02. Avviso pubblico per la presentazione di domande di partecipazione al progetto "Inserimento lavorativo con sostegno al reddito". Importo € 830.000,00 (BUR n. 17 del 22.02.2007)
Viene presentato l’avviso pubblico per la richiesta di domande di partecipazione al progetto “Inserimento lavorativo con reddito”. Si tratta di un intervento volto alla sperimentazione di un reddito di sostegno connesso alla definizione di piani individuali di inserimento, attraverso l’erogazione di un sussidio di 500,00 euro mensili (erogato direttamente tramite INPS), per un periodo massimo di sei mesi, accompagnato da un progetto individuale di inserimento lavorativo (PIIL) che tenga conto delle esigenze e competenze della persona. L’iniziativa è rivolta a inoccupati e disoccupati – da almeno dodici mesi - che si trovano quindi in una condizione di debolezza sul fronte occupazionale (sia perché ancora esclusi dal mondo del lavoro, sia perché in condizioni di disoccupazione non tutelata da ammortizzatori sociali) che non hanno ancora compiuto 35 anni. Il provvedimento specifica che l’adesione al progetto comporta la disponibilità del soggetto a svolgere un percorso di inserimento lavorativo e a sottoscrivere un “patto di servizio” con il Centro per l’impiego, orientamento e formazione (CIOF) competente; nel periodo dei semi è prevista la realizzazione di un servizio di tutoring tramite affiancamento di un tutor (nominato dalla provincia) che aiuti il beneficiario ad individuare le proprie competenze e le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi. La domanda deve essere compilata ed inviata al Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Marche entro il 14 aprlile 2007. Il finanziamento complessivo previsto dalla regione è pari ad euro 830.000,00. Per informazioni: www. Istruzioneformazionelavoro.marche.it, antonio.secchi@regione.marche.it
Deliberazione n. 1427 del 15 dicembre 2006, Contributi in conto capitale per investimenti per strutture finalizzate all’erogazione di servizi socio assistenziali. Riparto fondi a favore delle Amministrazioni Provinciali e definizione dei criteri per la determinazione delle graduatorie, € 716.871,99 sul capitolo 5.3002.403 dello stato di previsione della spesa anno 2006 (BUR n. 3 del 08.01.2007)
Il provvedimento definisce i criteri per la determinazione delle graduatorie e le modalità di erogazione dei contributi per investimenti per strutture finalizzate all’erogazione di servizi socio - assistenziali, per un finanziamento complessivo pari ad euro 716.871,99 da ripartire in parti uguali tra le quattro Province della Regione. La delibera stabilisce che i contributi possono essere concessi agli enti locali e alle IPAB, singole o associate per interventi finalizzati a potenziare e riqualificare le strutture socio - educative e socio - assistenziali operanti in tutto il territorio regionale. I progetti possono prevedere: adeguamento di strutture esistenti, acquisto di strutture esistenti, costruzione di nuove strutture, acquisto arredi, attrezzature, macchinari e strumentazione tecnica. Le domande di ammissione ai benefici vengono trasmesse dai soggetti beneficiari al coordinatore d’Ambito Territoriale sociale competente e poi sono sottoposte ad istruttoria presso il Servizio Politiche Sociali della Regione, dove un’apposita Commissione di valutazione (composta da quattro funzionari delle Province e da tre funzionari regionali) provvede alla verifica delle domande ammesse a contributo sulla base di criteri e punteggi definiti nell’allegato B del documento: interventi urgenti, grado di coinvolgimento finanziario degli attori sociali, entità degli investimenti, tasso di incremento occupazionale generale, incremento occupazionale personale femminile, realizzazione delle opere edili e impiantisctiche, indici significativi di disagio sociale. Si precisa inoltre che le spese ammissibili a finanziamento non possono essere superiori a 150.000 euro ed inferiori a 50.000 euro.
Deliberazione n. 1424 del 15 dicembre 2006, Legge n. 328/2000. Istituzione del Tavolo Regionale per ridurre il rischio di povertà, di esclusione sociale e di nuove precarietà (BUR n. 3 del 08.01.2007)
Con questo atto la Regione istituisce un Tavolo regionale per ridurre il rischio di povertà, di esclusione sociale e di nuove precarietà con la funzione di sede istituzionale stabile di raccordo tra la Regione, gli organismi pubblici e quelli del Terzo settore che a vario titolo operano nel territorio per contrastare il rischio di povertà, di esclusione sociale. Il tavolo prevede la partecipazione di un’ampia rappresentanza di Organismi pubblici e privati: assessore regionale ai Servizi Sociali, il Dirigente del Servizio Politiche Sociali, il Dirigente del Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro, il Dirigente della P.F. (Politiche per la Famiglia e per l’Inclusione sociale), il responsabile della P.O. “Area immigrazione, Inclusione sociale”, 5 rappresentanti degli Ambiti Territoriali Sociali scelti per territorio provinciale; un rappresentante designato dell’ANCI; un rappresentazione designato dalla Caritas (delegazione Marche);- rappresentante del Centro Servizi per il Volontariato; un rappresentante della cooperazione sociale, designato dalle Centrali cooperative; - 3 rappresentanti delle Organizzazioni sindacali, designati dalle sigle rappresentative (CGIL-CISL-UIL); 5 rappresentanti delle Organizzazioni di Volontariato, designate su base provinciale con la collaborazione del CSV. Nel provvedimento vengono individuate anche le attività e gli obiettivi prevalenti del Tavolo: informazione e sensibilizzazione, formazione degli operatori e dei volontari, coordinamento delle iniziative poste in rete, elaborazione di proposte di intervento, monitoraggio degli interventi e dei servizi.
DGR n. 1353 del 27 novembre 2006, POR Marche Ob. 3 – FSE 2000/2006 – Asse E – Misura E. 1– Modalità di attuazione e criteri di valutazione per il finanziamento di un Progetto integrato a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro (BUR n. 119 del 11.12.2006)
Il provvedimento definisce criteri di valutazione e modalità di attuazione per la presentazione delle iniziative inserite nel progetto integrato a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. La somma complessiva di 900.000,00 euro è destinata al finanziamento di interventi presentati sia da soggetti pubblici (Enti locali e Pubbliche Amministrazioni) che privati (Imprese, Aziende, Agenzie, cooperative . . .) finalizzati alla promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro. Vengono individuate tre tipologie di azioni,: - voucher di conciliazione per l’assistenza - incentivi per interventi volti a favorire l’attivazione di nuovi servizi di pubblico interesse, potenziare quelli esistenti e favorirne l’accessibilità e la fruibilità; - incentivi volti a favorire forme di flessibilità degli orari, di organizzazione del lavoro e di modalità operative, finalizzate alla conciliazione. La delibera nell’allegato 2, indica i criteri per la valutazione dei soggetti richiedenti voucher di conciliazione per l’assistenza: reddito familiare annuo, minori fino a 12 anni, anziani non autosufficienti e disabili a carico, stato civile; nonché i criteri di valutazione delle richieste di finanziamento dei progetti sulla conciliazione: coerenza esterna, rispondenza alle priorità trasversali del FSE, incidenza ambientale, presenza di elementi migliorativi, coerenza interna e qualità del progetto, economicità del progetto.
>D.G.R. n. 1288 del 10 novembre 2006, Lr. 05.11.1988, n. 43, art 50; L. n. 328/2000, art. 20 e L. n. 388/2000, art. 80, commi 13 e 17 - Criteri di riparto del fondo nazionale per le politiche sociali e delle ulteriori risorse regionali. Bilancio 2006, cap. 53007103 per € 20.751.490,83 e cap. 53007102 per € 28.000,00 (BUR n. 112 del 24.11.2006)
Il provvedimento definisce i criteri di riparto fra i Comuni della Regione del fondo nazionale per le politiche sociali: la quota complessiva per l’anno 2006 è pari a euro 20.911.322,99. Le quote da destinare ai Comuni vengono così calcolate: - l’8% della somma fra i comuni che compongono le Comunità Montane (con riferimento alla popolazione); - il 5 % della somma fra i Comuni con popolazione inferiore ai 5.001 abitanti (con riferimento ai residenti); - la quota rimanente è ripartita per il 75 % con riferimento alla popolazione presente nei singoli Comuni alla data del 31/12/2005, il 25% con riferimento al territorio comunale (tale riferimento territoriale è necessario per favorire i Comuni con una popolazione limitata e un territorio relativamente vasto per i quali i costi delle prestazioni sociali sono maggiori a causa dell’estensione territoriale del Comune, in particolare di quelli dell’entroterra regionale). Da tali quote sono escluse le somme riservate agli interventi: - per i coordinatori d’ambito, gli uffici di promozione sociale e per gli staff (per una quota complessiva non superiore ad € 2.000.000,00), le somme trasferite agli Enti capofila d’ambito (per una quota complessiva non superiore a € 1.000.000,00 finalizzati alla costituzione dell’osservatorio statistico d’ambito, le politiche rivolte ai marchigiani all’estero, le attività programmate a livello di ambito) e quelle per l’integrazione di altri capitoli di spesa finalizzati a particolari interventi (516.457,00 € per la partecipazione dei comuni alla spesa sostenuta per il pagamento delle rette dei disabili gravi psico – sensoriali ricoverati in istituti educativo - assistenziali, 117.216,67 € per interventi per minori in situazione familiari multiproblematiche e adolescenti a rischio di devianze; 10.000,00 € vanno ad incrementare il Fondo di solidarietà destinato a fronteggiare le situazioni di emergenza sociale e sanitaria dei cittadini marchigiani residenti all’estero).
DGR n. 1276 del 06 novembre 2006, Approvazione dello schema di accordo di programma per la realizzazione dell’Osservatorio per le politiche sociali tra la Regione Marche, le Province di Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata e Ascoli Piceno e i 24 ambiti territoriali sociali (BUR n. 110 del 17.11.2006)
L’accordo tra la regione Marche, le province di Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata e Ascoli Piceno prevede un impegno per implementare e gestire il Sistema Informativo Sociale Regionale al fine di: - assicurare a livello di ciascun Ambito Territoriale Sociale un supporto adeguato per tutta l’attività di comunicazione con i cittadini; - permettere a ciascun Ambito Territoriale di gestire tutte le attività svolte dai Servizi Sociali Pubblici e dalla rete di operatori privati; - raccogliere informazioni e rendere disponibili informazioni statistiche (per analizzare e monitorare lo stato e le tendenze evolutive del contesto socio - economico- demografico territoriale); - permettere un monitoraggio globale del sistema sociale (domanda, offerta, performance del sistema dei servizi); - permettere la raccolta i dati utilizzabili per alimentare le indagini del settore sociale previste nel Programma Statistico Regionale (PSR) e nel Programma Statistico Nazionale (PSN). E’ stato definito il modello organizzativo del sistema informativo che si articola in: sistemi informativi gestionali di Ambito Territoriale Sociale (finalizzati non solo alle esigenze di conoscenza - monitoraggio ma anche di gestione del sistema dei servizi dell’Ambito) e sistema informativo sociale regionale con il compito di garantire unitarietà ed omogeneità ai dati statistici. Per lo sviluppo dei sistemi informativi gestionali di Ambito Territoriale Sociale è previsto l’accompagnamento da parte degli Osservatori Provinciali per le Politiche Sociali, che ne supporteranno e coordineranno le attività di progettazione, realizzazione e raccordo. Il sistema informativo sociale regionale è invece gestito dall’Osservatorio regionale Politiche Sociali e dalla P.F. Sistema Informativo Statistico della Regione.
Regolamento regionale 24 ottobre 2006, n. 3, Modifiche al regolamento regionale 8 marzo 2004, n. 1 in materia di autorizzazione delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale (BUR n. 105 del 2.11.2006)
Il provvedimento introduce modifiche al regolamento regionale n. 1 del 2004 in materia di autorizzazione delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale (requisiti strutturali, organizzativi e del personale necessari per l’accreditamento delle strutture. Le variazioni principali riguardano i requisiti richiesti al personale in servizio (con particolare riferimento alle figure educative e di assistenza sociosanitaria): è prevista, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del documento - l’emanazione da parte della Giunta regionale dei percorsi formativi e dei crediti necessari per acquisire i titoli professionali o la certificazione di competenze equivalenti (allegato B: tabella con professionalità e requisiti di accesso e requisiti per personale in servizio alla data 1/1/2006). Si precisa che per le strutture già operanti che non possiedono i requisiti stabiliti dal presente regolamento, il Comune rilascia un’autorizzazione provvisoria con obbligo di adeguamento nei tempi indicati. I requisiti minimi strutturali ed organizzativi vengono elencati e descritti nell’allegata A (che sostituisce l’allegato del precedente regolamento), in base alle diverse tipologie di struttura: - comunità familiare per minori, comunità educativa per minori, comunità di pronta accoglienza per minori, - comunità alloggio per adolescenti, - comunità alloggio per disabili, - comunità socio-educativa –riabilitativa, - residenza protetta per disabili, - centro socio-educativo-riabilitativo diurno per disabili, - comunità alloggio per anziani, - casa albergo per anziani, - casa di riposo per anziani, - residenza protetta per anziani, - centro diurno per anziani, - comunità alloggio per persone con disturbi mentali, - comunità alloggio per ex-tossicodipendenti, - comunità alloggio per gestanti e madri con figli a carico, - comunità familiare, - alloggio sociale per adulti con difficoltà, - centro di pronta accoglienza per adulti, - centro di accoglienza per ex-detenuti, - casa famiglia, - requisiti minimi organizzativi, - casa di accoglienza per donne vittime di violenza o vittime della tratta a fine di sfruttamento sessuale.

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