Rassegna legislativa
 
 
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REGIONALE (Marche)

MINORI

DGR n. 767 del 16 luglio 2007, LR n. 7/94: Criteri e modalità di ripartizione delle risorse finanziarie regionali destinate ai Comuni che assicurano i servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la tutela dei minori in situazioni familiari mulitproblematiche, a rischio di disadattamento e devianza ed ai minori stranieri non accompagnati (BUR n. 68 del 30.07.07)
La delibera definisce i criteri di ripartizione del fondo regionale destinato ai comuni che assicurano i servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la protezione e la tutela dei minori in situazioni familiari multiproblematiche, a rischio di disadattamento e devianza ed ai minori stranieri non accompagnati. Gli interventi socio-educativi assistenziali ammessi a finanziamento sono: affido a parenti entro il 4° grado, affido etero-familiare continuativo, accoglienza in comunità - a minori residenti nel territorio comunale di qualsiasi etnia o nazionalità in situazioni familiari multiproblematiche e a rischio e - a minori non aventi cittadinanza italiana o di altri stati dell’Unione Europea che, non avendo presentato domanda di asilo, si trovano per qualsiasi causa nel territorio comunale privi di assistenza e rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti. Nel provvedimento si stabilisce inoltre che il Comune si assume l’onere per le soluzioni residenziali (sostegno economico alla famiglia affidataria e pagamento della retta per l’inserimento in comunità, mantenimento e protezione sino al rimpatrio assistito nei casi di minori stranieri non accompagnati) e che tali interventi non possono superare la durata di ventiquattro mesi (prorogabili dal Tribunale per in minorenni). La domanda di contributo deve essere presentata dai Comuni entro il 12 ottobre 2007 alla Giunta Regionale, e entro il 28 febbraio 2008 deve essere trasmessa l’attestazione dell’ammontare delle spese sostenute. Il finanziamento complessivo ammonta a euro 1.490.365,23: per i Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti è garantito un contributo pari al 59 % della spesa sostenuta; la restante quota del fondo viene ripartita tra i Comuni al di sopra dei 5.000 abitanti fino alla concorrenza dello stanziamento disponibile.
DGR n. 1354 del 27 novembre 2006, Approvazione dello schema di Protocollo d'Intesa per la tutela dei diritti all'istruzione ed al mantenimento delle relazioni affettive ed amicali dei minori ricoverati presso il Presidio Ospedaliero di Alta Specializzazione "G. Salesi" (BUR n. 119 del 11.12.2006)
Con questo provvedimento viene approvato lo schema di protocollo d’intesa (valido per gli anni scolastici 2006/2007 e 2007/2008) tra la Regione Marche, l’Ufficio scolastico regionale per le Marche, il Presidio Ospedaliero di Alta Specializzazione G. Salesi, il Comune di Ancona, la Ditta Aethra Telecomunicazioni, la Ditta Fastnet, la Telecom Italia, l’Associazione Patronesse per il bambino Spedalizzato, l’Associazione Italiana Genitori (A.Ge), l’Ambalt, l’IRRE Marche, l’Istituto Scolastico Comprensivo Ancona Centro per la tutela dei diritti all’istruzione ed al mantenimento delle relazioni affettive ed amicali dei minori ricoverati presso il Presidio Ospedaliero di Alta Specializzazione “G. Salesi”. L’intesa definisce i compiti dei partner, stabilendo inoltre la costituzione di un Comitato Tecnico Operativo per garantire il coordinamento, il monitoraggio e la valutazione del progetto, al fine di verificare periodicamente l’andamento delle spese necessarie, definendo la specificità delle prestazioni offerte, decidendo l’ammissione di nuovi eventuali partner. Il documento individua un insieme di azioni ed interventi che i soggetti coinvolti si impegnano ad assolvere per consentire la concreta e continua erogazione del servizio scolastico ospedaliero per tutti i bambini e le bambine, ragazzi e ragazze (delle scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° e II°) affette da patologie gravi che ne determinano periodi di degenza presso l’Ospedale Salesi, al fine di garantire agli stessi il diritto all’istruzione e contribuire al mantenimento o al recupero del loro equilibrio psico – fisico.
DGR n. 866 del 24 luglio 2006, Legge regionale 14.3.94 n. 8: Criteri e modalità di ripartizione delle risorse finanziarie regionali destinate ai Comuni che assicurano i servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la tutela dei minori in situazioni familiari multi – problematiche, a rischio di disadattamento e devianza ed ai minori stranieri non accompagnati. UPB 53007 – Capitolo 53007125 – euro 1.490.365,23 – Bilancio 2006 (BUR n. 82 del 10.08.2006)
Con questo provvedimento vengono definiti i criteri e le modalità di accesso al finanziamento di 1.490.365,23 euro destinato ai Comuni che gestiscono servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la protezione e la tutela dei minori in situazioni familiari multi – problematiche, a rischio di disadattamento e devianza ed ai minori stranieri non accompagnati (destinati quindi a minori residenti nel territorio comunale di qualsiasi etnia e minori non aventi cittadinanza italiana o di altri Stati dell’Unione Europea che si trovano nel territorio comunale privi di assistenza e rappresentanza da parte di genitori o di altri adulti). Vengono precisati gli interventi socio-educativi assistenziali residenziali ammessi a finanziamento: affido a parenti entro il 4° grado (AP); affido etero – familiare continuativo (AEFC); ospitalità in istituto (OI); accoglienza in comunità (AC). I Comuni devono presentare la domanda alla Regione entro il 10 ottobre 2006 (allegando un prospetto riepilogativo degli interventi assicurati) e devono trasmettere certificazione delle spese sostenute entro il 28 febbraio 2007 (per gli interventi per i quali è stato chiesto il contributo). Ai Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti è garantito un contributo pari al 50% delle spese sostenute; la restante quota del fondo verrà ripartita tra i Comuni al di sopra dei 5000 abitanti fino alla concorrenza dello stanziamento stabilito.
D.G.R. n. 918 del 25 luglio 2005, Legge regionale 14.3.94 n. 8: Criteri e modalità di ripartizione delle risorse finanziarie regionali destinate ai Comuni che assicurano i servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la tutela dei minori in situazioni familiari multiproblematiche, a rischio di disadattamento e derivazione ed ai minori stranieri non accompagnati (BUR n. 71 del 05.08.2005)
La delibera stabilisce i criteri di ripartizione del fondo – pari a euro 1.382.813,10 – destinato ai Comuni che assicurano i servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la protezione e la tutela dei minori in situazioni familiari problematiche. Gli interventi educativi (rivolti a minorenni di qualsiasi etnia e nazionalità in situazioni familiari multiproblematiche ed adolescenti a rischio di disadattamento e devianza, minorenni stranieri non accompagnati) ammessi a finanziamento sono: affido a parenti entro il 4° grado, affido etero – familiare continuativo, ospitalità in istituto, accoglienza in comunità. Si precisa che i Comuni devono presentare domanda di finanziamento (seguendo la modulistica in allegato al provvedimento) entro il 10 ottobre 2005 e trasmettere la rendicontazione delle spese relative agli interventi per i quali è richiesto il contributo entro il 28 febbraio 2005.

MINORI – IMMIGRAZIONE

DGR n. 334 del 02 marzo 2005, P.O.R. Obiettivo 3 anni 2000/06 – Asse B/Misura B1 – Approvazione avviso pubblico per la realizzazione di un intervento sperimentale di un intervento sperimentale di inclusione occupazionale per minori stranieri non accompagnati – Importo complessivo € 70.000,00 (BUR n. 28 del 22.03.2005)
La delibera definisce finalità e criteri di elaborazione di attività progettuali sperimentali per la realizzazione mirata di interventi (tirocini formativi) utili a sviluppare competenze ed agevolare l’inserimento lavorativo dei minori stranieri non accompagnati. I progetti possono essere presentati dalle strutture formative pubbliche e private accreditate (alla data della domanda) per l’obbligo formativo presso la Regione Marche; qualora i progetti siano proposti da più soggetti, è prevista la costituzione di una Associazione Temporanea di Impresa (ATI) o Associazione Temporanea di Scopo (ATS). Destinatari dell’intervento (che dovrà concludersi entro 12 mesi) devono essere almeno 15 minori stranieri non accompagnati, disoccupati o inoccupati che abbiano un’età non inferiore ai 15 anni e che non abbiano ancora compiuto il 18° anno di età (al momento iniziale). Viene precisato che per essere ammessi a finanziamento i progetti devono prevedere l’elaborazione di percorsi di tirocinio personalizzati (in grado di valorizzare le specifiche competenze rilevate nei destinatari) in collaborazione con i Centri per l’Impiego provinciali, programmando lo svolgimento di almeno 600 ore di tirocinio distribuite in un arco temporale di sei mesi consecutivi e individuando un referente interno all’azienda che accompagni il tirocinante e svolga una funzione di raccordo e di supervisione. Il provvedimento stabilisce inoltre modalità e termini per la presentazione delle richieste di finanziamento: le domande, con la relativa documentazione, devono essere redatte utilizzando l’apposita procedura informatizzata accessibile sul sito http://siform.regione.marche.it e inviate alla Regione Marche – Servizio Formazione Professionale e Lavoro - entro il 60° giorno dalla pubblicazione dell’avviso. La somma complessiva stanziata per il finanziamento ammonta a € 70.000,00.

NON PROFIT

D.G.R. n. 1687 del 28 dicembre 2004, Criteri, termini e modalità per l’ammissione alla assegnazione, erogazione e liquidazione dei contributi regionali destinati alle organizzazioni di volontariato ed associazioni di promozione sociale, iscritte nei rispettivi registri istituiti dalla Regione Marche, che operano nell’ambito sociale in materia di adozione a distanza (BUR n. 6 del 19.01.2005)
Vengono definiti i requisiti, modalità termini per la presentazione della domanda di contributo per progetti di adozione a distanza. Possono presentare domanda di finanziamento organizzazioni di volontariato ed associazioni di promozione sociale iscritte nei rispettivi registri regionali che operano nell’ambito sociale in materia di adozione a distanza e gli enti autorizzati per l’adozione internazionale che operano sul territorio regionale con una sede operativa stabile ed organizzata. I possibili beneficiari del contributo devono presentare progetti di adozione a distanza rivolti direttamente ad un bambino prendendosi carico di specifici bisogni (accompagnamento familiare, sostegno nutrizionale, sanitario, scolastico) o a più bambini (attraverso il sostegno per l’acquisto di materiale scolastico ad una classe, per spese sanitarie o scolastiche ad una struttura d’accoglienza o ad un ospedale pediatrico). La domanda di contributo, relativa all’attività svolta nell’anno 2004 deve essere inviata alla Giunta Regionale – Servizio Politiche Sociali ed Integrazione Socio – Sanitaria, entro il 28.2.2005, allegando la relazione descrittiva dei progetti di adozione a distanza realizzati nel 2004, il relativo piano economico, copia conforme del bilancio consuntivo 2003. Il finanziamento complessivo, per l’anno 2004, ammonta ad € 50.000,00, da ripartire proporzionalmente tra le organizzazioni ammesse al contributo.

NON PROFIT – VOLONTARIATO

DGR n. 1466 del 21 settembre 2009, Approvazione del 'Programma degli interventi per il sostegno e la promozione del commercio equo e solidale per l'anno 2009' di cui alla LR n. 8/2008 - art. 6 e 7 - Modalità e criteri per la concessione dei contributi (BUR n. 92 del 02.10.09)
Con questo provvedimento è stato approvato il programma degli interventi per il sostegno e la promozione del commercio equo e solidale per l’anno 2009. Nell’allegato alla delibera vengono elencati e descritti gli interventi e le modalità e i criteri di concessione dei contributi che ammontano ad un totale di 50.000,00 €. L’azione è finalizzata al sostegno di iniziative che diffondano la cultura e la sensibilizzazione della realtà del modello di commercio equo e solidale (che comporta non solo effetti economici, ma anche sociali e ambientali); possono beneficiare del finanziamento tutti i soggetti iscritti nel Registro Regionale del Commercio Equo e Solidale (RRCES) presentando un proprio progetto, che dovrà contenere descrizione e finalità, tempi di realizzazione e modalità di intervento; la richiesta di finanziamento potrà essere pari al 70% delle spese ammissibili. Si precisa inoltre che l’iniziativa e il contributo sono validi anche per i progetti, che con le stesse finalità, si rivolgono alle istituzioni scolastiche.

NON-AUTOSUFFICIENZA

DGR N. 985 del 15 giugno 2009, Approvazione delle modalità di utilizzo e dei criteri di riparo del fondo per le non autosufficienze e del fondo finalizzato alla permanenza o ritorno in famiglia di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti e relativi criteri di riparto (BUR n. 62 del 30.06.2009)
Nella delibera vengono definiti i criteri di riparto e le modalità di utilizzo del fondo per le non autosufficienze e del fondo finalizzato alla permanenza o ritorno in famiglia di persone parzialmente o permanentemente non autosufficienti. Come definito nell’Allegato A - che illustra le modalità di utilizzo dei fondi – con tale intervento si vuole favorire la permanenza o il ritorno in famiglia di persone anziane non autosufficienti, attraverso un potenziamento complessivo del sistema delle cure domiciliari, gestito dagli Enti locali o dagli Ambiti Territoriali sociali. A tal fine sono previste due tipologie di interventi: - l’avvio sperimentale di ‘assegni di cura’ per le famiglie che svolgono funzioni assistenziali senza aiuti esterni o con assistenti domiciliari in possesso di regolare contratto di lavoro: l’entità dell’assegno di cura, destinato solo a soggetti non autosufficienti è pari a 200,00 euro; - il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare (SAD), gestiti dai Comuni o dagli Ambiti, rivolto unicamente agli anziani ultrasessantacinquenni in condizioni di parziale o totale non autosufficienza. Nell’Allegato B è stata elaborata una ipotesi di riparto dei fondi per ognuno dei 24 Ambiti Territoriali Sociali, sulla base di indici elementari di riparto proporzionali al numero di anziani residenti, al livello di anzianità della popolazione residente (per tenere conto dell’intensità relativa dei processi di invecchiamento), e correlati all’ampiezza del territorio e alla dispersione localizzativa dell’utenza; tali parametri definiscono il bisogno assistenziale di un determinato territorio.

ORATORI

Legge regionale n. 31 del 11 novembre 2008, Interventi per la valorizzazione della funzione sociale ed educativa svolta dagli oratori e dagli enti religiosi che svolgono attività similari (BUR n. 108 del 20.11.2008)
Con questa delibera la Regione ha predisposto alcuni interventi per valorizzare il ruolo educativo, formativo, aggregativo e sociale svolto, nella comunità locale delle attività di oratorio o enti religiosi che svolgono azioni similari - parrocchia, dagli altri enti ecclesiastici della Chiesa cattolica, dalle associazioni nazionali cattoliche degli oratori, nonché dagli enti appartenenti ad altre confessioni religiose - attraverso la promozione dei principi di sussidiarietà, cooperazione, partecipazione, per favorire la promozione, l’integrazione, l’interculturalità, lo sviluppo e la crescita armonica dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani ed a prevenire, eliminare o ridurre situazioni di bisogno e di esclusione individuale e familiare (in stretto rapporto con le famiglie). Vengono quindi assegnati finanziamenti ai Comuni associati negli ambiti territoriali sociali, per la concessione di contributi ai soggetti che intendono presentare progetti volti alla valorizzazione della funzione sociale ed educativa svolta dagli oratori e dagli enti religiosi: - la formazione degli operatori; - lo svolgimento di ricerche e sperimentazione di attività e metodologie d’intervento, soprattutto a carattere innovativo; - la realizzazione di percorsi di integrazione e di recupero a favore di soggetti a rischio di emarginazione sociale, di devianza in ambito minorile o giovanile, di disabilità. Si precisa che la Regione, gli Enti locali, le Comunità montane e le Aziende sanitarie delle Marche possono concedere in comodato beni mobili ed immobili a favore dei soggetti che propongono i progetti. Il finanziamento complessivo previsto per il 2008 è di euro 450.000,00.

PACE

DGR n. 1321 del 19 maggio 2009, LR n. 9 del 18/06/2002 art. 11. Approvazione avviso pubblico per la presentazione di proposte per progetti di promozione della cultura della pace e dei diritti umani. Biennio 2009/2010 (BUR n. 59 del 18.06.2009)
La delibera approva il bando per la “Presentazione di proposte” per “Progetti di promozione della cultura della pace e dei diritti umani biennio 2009/2010”. Per la valutazione dei progetti si stabilisce provvederà la Commissione congiunta composta da rappresentanti della Giunta regionale e Assemblea legislativa, organo di competenza per la liquidazione dei contributi. Il progetto dovrà essere conferme all’obiettivo di educazione allo sviluppo con particolare attenzione all’Africa sub-sahariana, ai temi quali l’immigrazione, commercio, sicurezza, diritti umani, dimensione sociale della globalizzazione e il lavoro diagnostico, l’ambiente ed HIV/AIDS. I soggetti proponenti sono ONG, soggetti associativi registrati nel Registro regionale della Cooperazione Internazionale, enti pubblici, istituzioni pubbliche e private, organismi di volontariato senza scopo di lucro. I progetti finanziabili sono distinti in ordinari (il cui contributo massimo erogabile è di 10.000 euro) e minori (il contributo è di 2.500). La durata del progetto è di minimo 4 mesi a un massimo di 12.

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