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REGIONALE (Marche)
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ANZIANI
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Deliberazione n. 649 del 09 maggio 2011, Approvazione delle linee guida per la redazione di un progetto di fattibilità per la Casa intelligente per una longevità attiva e indipendente dell’anziano e dello schema di accordo con l’Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico per Anziani (INRCA) di Ancona (BUR n. 46 del 27.05.2011) Con questo provvedimento la Regione stabilisce di affidare all’Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico per Anziani (INRCA) di Ancona la redazione di un progetto di fattibilità per la “Casa intelligente per una longevità attiva e indipendente dell’anziano”. Il progetto di fattibilità prevede la realizzazione di un prototipo di “Casa intelligente per un longevità attiva e indipendente dell’anziano” che si basi sul ripensamento dello spazio vissuto dall’uomo in termini di funzionalità, di dispositivi e strumenti sia di interazione con il mondo esterno, di sistemi per supportare l’individuo nelle sue attività quotidiane, specialmente nel caso di disabilità temporanee o permanenti, e così via. A tal fine verranno presi in considerazione non solo le azioni riguardanti il controllo di un’abitazione ma anche il fabbisogno culturale, la salute, il lavoro e il tempo libero di un individuo. Nel documento vengono descritti ed elencati i criteri per la realizzazione del prototipo casa domotico: tenere in considerazione i fabbisogni degli anziani attivi o disabili: sicurezza degli ambienti domestici; aiuto nelle attività giornaliere (hobbies, lavoro, interazione sociale e con i familiari, necessità di informazione, …); memoria/Orientamento; salute mentale e benessere psicologico; benessere fisico e salute fisica; mobilità; vista e udito; riabilitazione; attenzione all’ambiente; e vengono definite le caratteristiche tecniche: autosufficienza energetica e basso consumo energetico; elevata automazione dell’ambiente domestico; totale eco – sostenibilità delle soluzioni; completa usabilità cognitiva e fisica delle tecnologie; accessibilità economica delle tecnologie; implementabilità di servizi innovativi per l’assistenza domiciliare; elevata sicurezza...Si precisa inoltre che la realizzazione del prototipo deve prevedere ricadute operative nel tessuto economico marchigiano, con lo sviluppo di nuove tecnologie, la creazione di una rete di ricerca scientifica e tecnologica, lo sviluppo di formazione innovativa, la generazione di brevetti e spin off , l’aumento dell’attrattività di capitali e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Il progetto deve essere realizzato entro il 31/10/2011; il contributo finanziario a favore dell'INRCA previsto per la realizzazione del progetto è pari a 200.000,00 euro. |
DGR n. 1729 del 29 novembre 2010, Approvazione del modello di convenzione tra Azienda sanitaria unica regionale e residenze protette per anziani (BUR n. 109 del 10.12.2010) Con questo provvedimento viene approvato lo schema di convenzione tra Azienda sanitaria unica regionale e le residenze protette per anziani che definisce i dettagli riguardanti la gestione delle attività assistenziali, sanitarie, tutelari, alberghieri a favore degli anziani non autosufficienti ospiti della struttura medesima. Le residenze protette sono strutture con elevato livello di integrazione sociosanitaria destinata ad accogliere anziani non autosufficienti, con esiti di patologie fisiche, psichiche, sensoriali o miste stabilizzate, non curabili a domicilio e che non necessitano di prestazioni sanitarie complesse; vengono inoltre definiti obiettivo dell'assistenza (garantire la conservazione dello stato di equilibrio del soggetto e prevenire l’aggravamento dello stato di salute e il decadimento psico-funzionale); - destinatari (soggetti di norma ultra sessantacinquenni in condizione di non autosufficienza); - modalità di accesso (solo a seguito di parere favorevole dell’Unità Valutativa Integrata); posti letto con moduli da 20 Posti Letto; modello organizzativo; responsabili delle attività (Direttore dei Distretto della Zona Territoriale e il Coordinatore d’Ambito devono verificare periodicamente il mantenimento dei requisiti minimi autorizzativi); pianificazione delle attività; - il ruolo del medico di medicina legale; - piano di assistenza individualizzato (PAI) per ogni paziente; - l’adozione della Carta di Servizi; - le modalità di accesso dei familiari e delle associazioni di volontariat. La convenzione inoltre prevede che la Residenza protetta garantisca ai propri ospiti gli standard minimi assistenziali previsti dal Regolamento Regionale 8 marzo 2004 e sue modificazioni e individua i requisiti assistenziali, ricordando che, secondo il percorso di allineamento definito dall’accordo contenuto nella DGR 1230/2010, i Posti Letto convenzionati attualmente per 50’ dovranno passare: dal 1/01/2010 al 31/12/2010: 63’ assistenza pro capite pro die di cui 13’ ass. inf. + 50’ OSS; dal 1/01/2011 al 31/12/2011 72’ assistenza pro capite pro die di cui 15’ ass. inf. + 57’ OSS; dal 1/01/2012 al 31/12/2012 88’ assistenza pro capite pro die e 18’ ass. inf. + 70’ OSS; dal 1/10/2013 al 31/12/2013 100’ assistenza pro capite pro die di cui 20’ ass. inf. + 80’ OSS e le prestazioni assistenziali in una situazione a regime (personale sanitario, coordinatore del servizio, personale assistenziale, alloggio, pasti, pulizie, lavanderia e guardaroba, personale ausiliario e tecnico per la gestione servizio). Tenendo in considerazione quanto stabilito dalla DGRM 1230/10 (che ha definito la progressione dell’allineamento della quota a carico del SSR della tariffa relativa ai posti letto convenzionati, condizionata al valore della quota a carico del cittadino e distingue le strutture in tre tipologie: con quota a partecipazione del cittadino fino a 33,00 €, 41,25 €, 41,25 € ) nella convenzione dovrà essere indicato il valore economico di competenza in base al Piano regionale di convenzionamento, ricordando che la Regione ha disposto la riduzione progressiva della quota a carico dell’ospite sulla base dell’incremento della quota a carico del SSR; in allegato delle tabelle riepilogano gli importi per i Posti Letto convenzionati: 50’ in allineamento, 100’, 120’ in base ai diversi periodi. |
DGR n. 1230 del 2 agosto 2010, Approvazione dello schema di accordo sui percorsi di allineamento delle tariffe delle residenze protette alla normativa regionale. Anni 2010-2013 (BUR n. 73 del 13.08.2010) La delibera prevede l'approvazione dell'accordo siglato dalla Giunta Regionale delle Marche e le Segreterie regionali CGIL CISL UIL Marche per il percorso di allineamento delle tariffe delle Residenze Protette alla normativa vigente nel periodo 2010-2013. L’obiettivo perseguito è quello di raggiungere, nel corso del quadriennio 2010-2013, un livello assistenziale infermieristico e socio-sanitario di 100 minuti al giorno in tutti i posti letto delle Residenze Protette convenzionati e nello stesso tempo di ridurre l’importo della retta a carico dei cittadini al 50% della tariffa giornaliera, come previsto dalla normativa nazionale. In base a tale accordo, tutte le Residenze Protette dovranno quindi garantire il rispetto dei 100 minuti di assistenza al giorno per ogni paziente in tutti i 3.411 posti letto convenzionati; la Regione Marche si impegna ad aumentare le somme necessarie per poter incrementare nel periodo 2010-2013 i minuti mancanti di assistenza. Si precisa infatti che l’incremento dell’assistenza non comporterà un aumento della compartecipazione dei cittadini alla retta giornaliera. Il finanziamento complessivo previsto dalla Regione è pari a 19.276.865,10 euro per il periodo 2010-2013, di cui 1.517.796,80 euro per l’anno 2010. |
DGR n. 1578 del 5 ottobre 2009, Attuazione della DGR n. 76 del 26.01.2009, Attuazione della DGR n. 76 del 26.01.2009 - Riconversione dei posti letto della casa di cura privata Villa Jolanda di Maiolati Spontini (AN) - Definizione protocollo d'intesa (BUR . 98 del 16.10.2009) La delibera definisce le modalità di riconversione dei posti letto della casa di cura privata Villa Jolanda di Maiolati Spontini (AN); sulla base del Protocollo d’Intesa tra la Regione Marche e la Casa di cura privata, da oggi struttura residenziale, per l’erogazione di prestazioni psichiatriche e di residenzialità sanitaria. La trasformazione da Casa di Cura di tipo ospedaliero per malati psichici in struttura residenziale (secondo la D.G.R. n. 730/09) prevede l’impegno da parte della stessa alla realizzazione dei lavori di ampliamento e ristrutturazione dell’immobile secondo il progetto presentato. Il progetto è così suddiviso: settore 1° (lato Est della struttura) composto da Mod. A: post-acuzie 20 posti, durata degenza max 60 gg. e dal Mod. B: attività riabilitativa 10 posti per le tipologie di SRR e 10 posti per pazienti in sorveglianza/osservazione in ambito SRR, (durata degenza max 90 gg., rinnovabili fino a 12 mesi) [L’ammissione nel settore 1° è decisa dal DSM (Dip. Salute Mentale) e/o dal DDP (Dip Dipendenze patologiche, accompagnata da un programma terapeutico riabilitativo]; - settore 2° (lato ovest della struttura): 40 posti per residenza protetta, nucleo demenze (qui saranno trasferiti i pazienti della fascia A) [l’accesso è condizionato dalla valutazione dell’Unità Valutativa Integrata ( l’inserimento di ulteriori anziani non prevede la stipulazione di un accordo preventivo)]; - settore 3° (lato Est della struttura): 8 posti di riserva. Il provvedimento stabilisce inoltre che: per l’ammissione in struttura, il servizio pubblico emetterà impegnativa di ricovero per la quota di spesa di propria competenza e la fornitura della garanzie di solvibilità del paziente e/o dei suoi aventi causa e anche per tutti gli ospiti già presenti prima della riconversione, (per questi ultimi l’impegno della ASUR-ZT resta confermato all’intero importo della retta); - per le attività di SRT e SRR, la struttura garantisce un’assistenza sanitaria di natura psichiatrica completa, il trasporto nelle realizzazioni di progetti riabilitativi, e le prestazioni alberghiere (lavaggio, custodia del vestiario e della biancheria intima dei pazienti). L’organizzazione e il funzionamento della struttura a regime è regolato da una tabella (contenuta nell’allegato), che regola i livelli assistenziali e organici del personale non medico in base alle qualifiche. Per il settore 1° è garantita una copertura medica di 24 h (con presenza di uno psichiatra nelle ore diurne) (160 min. die per nucleo). La copertura per il settore 2° è composta della stessa èquipe del 1°, ma ridotta a 80 min. die per nucleo. (L’assistenza psicologica è garantita.). Infine si precisa che per l’anno 2009 rimangono in vigore la normativa della D. G. R n. 801 del 18/05/2009, budget di 3.919.058,00 e le seguenti rette di degenza: 167,42 € fasce B e C primi 60gg./ 100,46 € fasce B e C oltre i 60gg./ 123,34 fascia A; per l’anno 2010 il budget e le rette verranno rideterminate in base agli accordi con la Regione e l’ASUR, insieme alla chiarificazione delle modalità di erogazione delle prestazioni di medicina generale e specialistiche. Viene inoltre istituito un comitato tecnico (composto dal Rappresentante del DMS di Area Vasta, Funzionario amministrativo della Z.T. di Jesi, Rappresentante della struttura, Direttore di distretto o suo delegato, Membro dell’Ufficio Coordinamento di Attività distrettuali, in rappresentanza di Med. Generale) che si riunisce periodicamente su richiesta di una delle parti rappresentate per la verifica periodica della corretta attuazione dell’accordo e la validazione dei protocolli operativi. |
Delibera Giunta Regionale n. 1254 del 03 agosto 2009, Approvazione dello schema di accordo per l’assistenza ai sacerdoti anziani tra la Regione Marche e la Regione Ecclesiastica Marche (BUR n. 79 del 21.08.2009) Con questa delibera viene approvato lo schema di Accordo per l’assistenza ai sacerdoti anziani tra la Regione Marche e la Regione Ecclesiastica Marche, che prevede un finanziamento complessivo di euro 600.000,00 e individua nell’INRCA l’ente gestore e referente istituzionale. L’accordo si propone di ricercare una programmazione regionale organica e soddisfacente per garantire l’assistenza sociosanitaria ai sacerdoti anziani, non autosufficienti. A tal fine è stato definito un Progetto sperimentale denominato “assistenza ai sacerdoti anziani”, articolato in interventi specifici nei settori della residenzialità protetta, delle cure domiciliari e dell’assistenza domiciliare a carattere socio-assistenziale; riservando nuclei di accoglienza all’interno di strutture comunitarie con modalità organizzative di tipo famigliare. Viene stabilita inoltre la costituzione di un Comitato regionale di indirizzo e coordinamento della sperimentazione, formato da rappresentanti della Regione Marche, dal Direttore Generale dell’IRCA, dal Direttore Generale ASUR e delegati della Regione Ecclesiastica Marche. |
DGR n. 846 del 27 giugno 2008, Approvazione del piano di interventi per la informazione, la tutela e sorveglianza attiva delle persone anziane fragili durante l’emergenza climatica estiva – Progetto Helios anno 2008 (BUR n. 64 del 11.07.2008) La delibera definisce gli obiettivi e le modalità di attuazione del progetto Helios 2008, un piano di interventi per l’informazione, la tutela e sorveglianza attiva delle persone anziane fragili durante l’emergenza climatica estiva; si tratta della quinta edizione di questo progetto, da realizzare in analogia con i piani di interventi già messi in atto nel 2004/2005/2006/2007. L’inizio del programma è fissato per il 15 giugno sino al 31 agosto. Destinatari degli interventi sono gli anziani fragili (utenti dei servizi territoriali e conosciuti dai servizi perché già valutati dalle UDV o in attesa di valutazione): i soggetti anziani over 75 in condizione di rischio sociale e sanitario e i soggetti di età superiore agli 85 anni che vivono soli e le coppie di anziani di cui uno gravemente malato; anziani e persone a rischio segnalate da medici di medicina generale, familiari, volontari; soggetti anziani in dimissione da un ricovero ospedaliero recente, per i quali è necessario attivare una dimissione protetta. L’iniziativa interessa più di 85mila anziani, prioritariamente quelli residenti nei comuni superiori ai 20mila abitanti quali, Ancona, Pesaro, Ascoli Piceno, Fano, San Benedetto del Tronto, Senigallia, Macerata, Jesi, Civitanova Marche, Fermo, Fabriano, Osimo, Falconara Marittima, Porto Sant'Elpidio, Recanati e Tolentino; anche i Comuni con densità abitativa minore possono aderire. Al fine di orientare al meglio gli interventi, i Distretti, in collaborazione con gli Ambiti sociali e i medici di famiglia, definiscono una mappatura degli anziani a rischio (in relazione alle patologie e alle condizioni di esclusione sociale). Gli interventi principali di promozione e sostegno ai soggetti fragili: visita e contato periodico (per verificare di acqua da bere, assunzione medicinali), consegna delle spesa a domicilio consegna pasti a domicilio, accompagnamento per ritiro pensione, accompagnamento strutture socio-sanitarie e visite mediche, interventi di ospitalità diurna, tutela sociale attiva anche con interventi per la promozione e la diffusione delle opportunità di incontro e socializzazione, eventuale ricovero in strutture protette e climatizzate qualora il medico di famiglia dovesse valutare una condizione di grave rischio. E’ stata anche stabilita la pubblicazione degli opuscoli con i consigli per proteggersi dall'afa, da distribuire presso farmacie, patronati e centri di aggregazione per gli anziani. Per fronteggiare le elevate temperature che potranno creare disagi nella popolazione anziana, verrà istituito un call-center con l'attivazione di un numero verde regionale (800450020) in funzione sette giorni su sette; gli operatori forniranno informazioni sull'accesso ai servizi sanitari, sulle fasce orarie di continuità assistenziale e sulla corretta igiene dietetica e verificheranno lo stato generale, la regolarità dell'alimentazione e dell'assunzione di liquidi, il senso di percezione del calore dell'assistito e allerteranno i preposti all'assistenza sanitaria in caso vengano segnalate condizioni di rischio. E’ previsto inoltre il coinvolgimento della protezione civile della Regione Marche, che attraverso il Centro funzionale fornisce alla rete ospedaliera, al 118, ai medici di medicina generale, ai Distretti e agli Ambiti sociali le informazioni biometeorologiche e bioclimatiche, sulla base di un sistema di rilevazione delle condizioni atmosferiche rispetto al rischio di pericolo per la salute dei malati e della popolazione anziana. Il finanziamento complessivo della Regione è 70mila euro. In allegato alla delibera i criteri per la valutazione e l’identificazione dei soggetti in condizione di fragilità e maggior rischio e un test con indicazioni per la prevenzione per il caldo eccessivo nelle strutture residenziali. |
DGR n. 843 del 27 giugno 2008, DGR n. 1566/04: La valorizzazione della risorsa anziani: l’istituzione di un premio in denaro finalizzato al finanziamento di un progetto rivolto agli anziani come risorsa con il coinvolgimento delle Università della terza età (BUR n. 64 del 11.07.2008) Con questo provvedimento la Regione Marche istituisce un premio in denaro per il finanziamento di un progetto, presentato dalle Università della Terza Età (in collaborazione con Enti, Istituti ed Associazioni del privato sociale e del volontariato, per la valorizzazione di persone anziane, con il coinvolgimento di ultrasessantacinquenni. Per essere ammessi a finanziamento i progetti devono prevedere il mantenimento delle funzioni psicofisiche delle persone anziane con esiti positivi anche nei confronti dell’intera società, attraverso azioni come: l’inserimento della risorsa anziani in attività formative, culturali civili e sociali, come la prevenzione dell’isolamento e la promozione della sicurezza, l’integrazione sociale e multietnica, l’autotutela della salute e del benessere personale; l’accompagnamento nel passaggio dal lavoro alla pensione con l’offerta di opportunità culturali civili e sociali per stimolare la partecipazione alla vita della comunità; la valorizzazione della memoria e della reciprocità tra generazioni, per sostenere i giovani nella formazione, nel sostegno scolastico, nell’inserimento al lavoro; la valorizzazione dei saperi sociali al fine di tramandare tradizioni lavorative e della vita quotidiana; il sostegno a pubblicazioni ed editoria prodotti da persone anziane e dalle loro associazioni, e/o riguardanti le problematiche delle persone anziane; lo scambio tra persone su base di reciprocità di prestazioni e servizi; il miglioramento del rapporto tra cittadini ed istituzioni in particolare nel campo dell’informazione, dell’uso dei mezzi informatici, della fruizione di spazi ed attrezzature pubbliche. La convenzione stabilisce inoltre che le domande saranno esaminate da una Commissione di valutazione (nominata dal Dirigente dei Servizi sociali) per la formulazione di una graduatoria, sulla base dei seguenti parametri: grado di coinvolgimento di altri attori sociali; numero di ultrasessanticinquenni coinvolti nel progetto; reale fattibilità del progetto; intensità del livello di coinvolgimento attivo delle persone; caratteristiche innovative dei progetti. Il finanziamento massimo previsto per la realizzazione di una idea progettuale è di 10.00 euro. |
DGR n. 563 del 28 maggio 2007, Approvazione del piano di interventi per l'informazione, la tutela e la sorveglianza attiva delle persone anziane fragili durante l'emergenza climatica estiva - Progetto Helios anno 2007 (BUR n. 51 del 08.06.2007) La delibera definisce gli obiettivi e le modalità di attuazione del progetto Helios 2007, che si propone l’obiettivo di informare, tutelare e sorvegliare le persone anziane durante l’emergenza climatica estiva; si tratta della quarta edizione di questo progetto, da realizzare in analogia con i piani di interventi già messi in atto nel 2004/2005/2006. L’inizio del programma è fissato per il 15 giugno sino al 31 agosto. Destinatari degli interventi sono i soggetti anziani over 75 in condizione di rischio sociale e sanitario e i soggetti di età superiore agli 85 anni che vivono soli e le coppie di anziani di cui uno gravemente malato. L’iniziativa interessa più di 85mila anziani residenti nei comuni superiori ai 20mila abitanti quali, Ancona, Pesaro, Ascoli Piceno, Fano, San Benedetto del Tronto, Senigallia, Macerata, Jesi, Civitanova Marche, Fermo, Fabriano, Osimo, Falconara Marittima, Porto Sant'Elpidio, Recanati e Tolentino. Al fine di orientare al meglio gli interventi, i Distretti, in collaborazione con gli Ambiti sociali e i medici di famiglia, definiscono una mappatura degli anziani a rischio (in relazione alle patologie e alle condizioni di esclusione sociale). Gli interventi principali di promozione e sostegno ai soggetti fragili: visita e contato periodico (per verificare di acqua da bere, assunzione medicinali), consegna delle spesa a domicilio consegna pasti a domicilio, accompagnamento per ritiro pensione, accompagnamento strutture socio-sanitarie e visite mediche, interventi di ospitalità diurna, tutela sociale attiva anche con interventi per la promozione e la diffusione delle opportunità di incontro e socializzazione, eventuale ricovero in strutture protette e climatizzate qualora il medico di famiglia dovesse valutare una condizione di grave rischio. E’ stata anche stabilita la pubblicazione degli opuscoli con i consigli per proteggersi dall'afa, da distribuire presso farmacie, patronati e centri di aggregazione per gli anziani. Per fronteggiare le elevate temperature che potranno creare disagi nella popolazione anziana, verrà istituito un call-center con l'attivazione di un numero verde regionale (800450020) in funzione sette giorni su sette; gli operatori forniranno informazioni sull'accesso ai servizi sanitari, sulle fasce orarie di continuità assistenziale e sulla corretta igiene dietetica e verificheranno lo stato generale, la regolarità dell'alimentazione e dell'assunzione di liquidi, il senso di percezione del calore dell'assistito e allerteranno i preposti all'assistenza sanitaria in caso vengano segnalate condizioni di rischio. E’ previsto inoltre il coinvolgimento della protezione civile della Regione Marche, che attraverso il Centro funzionale fornisce alla rete ospedaliera, al 118, ai medici di medicina generale, ai Distretti e agli Ambiti sociali le informazioni biometeorologiche e bioclimatiche, sulla base di un sistema di rilevazione delle condizioni atmosferiche rispetto al rischio di pericolo per la salute dei malati e della popolazione anziana. Il finanziamento complessivo della Regione è 60mila euro. |
DGR n. 704 del 19 giugno 2006, Approvazione del “Modello di convenzione per residenze protette o nuclei di assistenza protetta in case di riposo e dei criteri tariffari in RSA – Modifiche agli allegati A, B, e C della DGRM n. 323 del 3/3/2005” (BUR n. 68 del 30.06.2006) Con questa delibera viene approvata la convenzione tra ASUR e residenze protette o nuclei di residenza protetta in case di riposo (adattato anche per il convenzionamento dell’ASUR con RSA private e con le Case di Riposo per le prestazioni ADI). La convenzione disciplina il rapporto tra la struttura e la Zona Territoriale in merito a all’accoglienza residenziale degli anziani non autosufficienti e di persone affette da demenza. Tra gli aspetti definiti dalla convenzione segnaliamo: modalità di accesso alla Residenza Protetta, criteri per l’ammissione dei pazienti, modello organizzativo, responsabili delle attività, pianificazione delle attività, ruolo del medico di medicina generale, registrazione delle attività, carta dei servizi, modalità di accesso dei familiari e delle associazioni di volontariato, standard assistenziali, tariffa giornaliera, retta giornaliera, conservazione del posto, controlli e verifiche, valutazione periodiche dell’attività assistenziale, aggiornamento e formazione del personale, validità dell’accordo. Il provvedimento approva inoltre i criteri tariffari (che vanno a sostituire l’allegato B della DGRM 323/2005), stabilendo per le RSA: il valore medio della compartecipazione alberghiera (pari a 33 €) e i criteri di esenzione dalla compartecipazione alberghiera (i primi 60 giorni di permanenza sono esenti dalla compartecipazione) e per le residenze protette: la componente a carico SSR e la componente a carico dell’utente (valore medio regionale di riferimento è pari a € 33). Viene inoltre approvata l’applicazione del protocollo d’intesa della Giunta regionale con le Organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e relative federazioni dei pensionati sulla non autosufficienza, con la definizione di alcune priorità d’azione. |
DGR n. 571 del 15 maggio 2006, Approvazione delle linee di intervento per la prevenzione, tutela e sorveglianza attiva delle persone anziani fragili durante l’emergenza climatica Helios anno 2006 (BUR n. 54 del 26.05.2006) Il provvedimento presenta le indicazioni per la realizzazione del progetto Helios per la prevenzione, tutela e sorveglianza attiva delle persone anziani fragili durante l’emergenza climatica estiva, con durata 1 luglio – 31 agosto 2006. Tale sistema di prevenzione è stato attivato a partire dal 2004, per contrastare gli effetti drammatici (aumento della mortalità) di eventuali ondate di calore sulla popolazione anziana. Si precisa che l’attuazione del progetto è di competenza dell’ASUR, e la pianificazione degli interventi spetta ai Distretti e agli Ambiti sociali inseriti nella Programmazione delle Attività Distrettuali (PAD), nella sezione relativa ai progetti di integrazione socio-sanitaria. Questi i principali interventi previsti dalle linee guida: - Identificazione dei soggetti fragili a rischio negli ambiti distrettuali per costruire una prima mappa delle esigenze sulla base di criteri di fragilità e rischio: età molto avanzata (uguale o superiore a 85 anni, ultrasettantacinquenni in condizione di solitudine, dimissione da un ricovero ospedaliero recente (30 giorni) (anziani con età superiore a 75 anni che vivono da soli dimessi dagli ospedali nei trenta giorni precedenti il 1 luglio, anziani con età superiore a 85 anni che vivono da soli . . .); - interventi di promozione e sostegno agli “anziani a rischio calura” (visita a domicilio, telespesa, telesoccorso. . .)attivazione di un numero verde regionale; - attivazione counselling telefonico; - informazione biometereologica e bioclimatica. Viene inoltre proposta una griglia per l’autovalutazione delle strutture residenziali per il monitoraggio delle condizioni microclimatiche e l’individuazione (da parte degli operatori, volontari, familiari) dei fattori di rischio. Il finanziamento complessivo per l’anno 2006 ammonta a 30.000,00 euro. |
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