Rassegna legislativa
 
 
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REGIONALE (Marche)

SANITÀ

DGR n. 876 del 24 luglio 2006, Legge 662/96, art. 1 – comma 34. Progetti specifici per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano sanitario 2003 – 2005, individuati con l’accordo Stato – Regioni del 9 febbraio 2006, relativi all’anno 2005 (BUR n. 82 del 10.08.2006)
Vengono indicati e descritti i progetti predisposti per l’anno 2005, in aderenza agli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano sanitario nazionale 2003 – 2005 (individuati con l’accordo Stato – regioni de 9 febbraio 2006): - monitoraggio delle liste d’attesa (con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa migliorare l’appropiatezza del modello di assistenza specialistica ambulatoriale offerta); progetto CUP – Centro Unificato di Prenotazione (per organizzare con maggiore efficienza le prestazioni, gli accessi, la gestione delle strutture eroganti il servizio); potenziamento dell’assistenza sanitaria nelle Residenze per anziani e valutazione tramite sistema RUG III nella regione Marche (al fine di innalzare il livello di copertura da parte del personale assistenziale presso le strutture residenziali per pazienti non autosufficienti); presidi integrati per le cure primarie (realizzazione di una struttura organizzativa delle cure primarie – attraverso l’integrazione dei professionisti che operano a livello territoriale - per garantire risposte sanitarie e sociali efficaci ed appropriate per un pieno utilizzo delle risorse a tutela di equità, eguaglianza e compatibilità del sistema); integrazione socio – sanitaria nelle fragilità (disabilità fisica, psicofisica e psichiatrica) con la programmazione di un quadro di relazione/collaborazione tra strutture sanitarie, sociali, enti locali e soggetti del terzo settore; profili di assistenza e reti cliniche (garantire standard di qualità dell’assistenza ai pazienti affetti da infarto miocardico acuto e da ictus celebrale attraverso la realizzazione dei percorsi assistenziali e delle procedure cliniche); reti dell’emergenza (realizzazione di centri di eccellenza collegati tra loro in rete). Il finanziamento complessivo a carico dei progetti è pari a 34.846.860,00 euro.
DGR n. 877 del 24 luglio 2006, Indirizzi per il riordino della Agenzia regionale sanitaria (ARS). L.R. 35/2005 (BUR n. 82 del 10.08.2006)
La delibera definisce le linee guida per il riordino dell’Agenzia regionale sanitaria (ARS) relativamente alla determinazione del budget annuale; alla dotazione organica (definizione dei piani di assunzione, assegnazione del personale); al piano strategico dell’ARS; bilancio e programma annuale di attività; agli incarichi a personale esterno, alle collaborazioni coordinate e continuative e assunzione personale a tempo determinato; agli incarichi specifici all’ARS; alle disposizioni della Giunta per le funzioni svolte a favore di soggetti terzi. Tali indirizzi interpretativi e applicativi predispongono l’attuazione delle norme definite nella legge regionale n. 35 del 16.12.2005, al fine di coordinarle le stesse con le disposizioni delle leggi regionali n. 26 del 17.07.1996 e n. 13 del 18.05.2006.
DGR n. 843 del 17 luglio 2006, Recepimento e prima attuazione dell’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 28 marzo 2006, sul Piano Nazionale di contenimento dei tempi di attesa per il triennio 2006 – 2008, di cui all’articolo 1, comma 280 della Legge 23 dicembre 2005, n. 266 (BUR n. 78 del 01.08.2006)
La delibera definisce i criteri per il recepimento e la prima attuazione dell’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul ‘Piano Nazionale di contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche per il triennio 2006 – 2008’. Vengono quindi presentate e descritte le linee generali individuate nel Piano regionale, prevedendo il termine di 90 giorni per l’adozione degli interventi da parte delle Aziende regionali. Le indicazioni riguardano: la fissazione dei tempi massimi regionali per le prestazioni di specialistica ambulatoriale (area oncologica, cardiovascolare, geriatrica, materno infantile); il governo della domanda (aree a maggior rischio di inappropriatezza, strumenti di monitoraggio e controllo . . .), il governo dell’offerta, la comunicazione ai cittadini, le modalità per regolare la sospensione dell’attività di erogazione delle prestazioni, le misure da prevedere nel caso di superamento dei tempi massimi di attesa, la tenuta dell’agenda di prenotazione dei ricoveri.
DGR n. 774 del 6 luglio 2006, Misure di contenimento e controllo della spesa delle Aziende del Servizio sanitario regionale per l’anno 2006 (BUR n. 72 del 17.07.2006)
Il documento approvato definisce alcune indicazioni per il contenimento e il controllo della spesa delle Aziende del Servizio sanitario regionale per l’anno 2006. Per quanto riguarda il personale; è vietato ogni incremento alle dotazioni organiche vigenti; non sono consentite assunzioni a tempo indeterminato; le assunzioni possono essere effettuate solo con autorizzazione, concessa in via eccezionale e straordinaria dalla Giunta Regionale per assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. per personale infermieristico, personale tecnico di radiologia, personale medico adibito alle centrali operative del 118, personale medico che opera nei servizi di pronto soccorso, anestesia e rianimazione, terapia intensiva. Per le stesse figure professionali sopraindicate sono previste assunzioni a tempo determinato, contratti di collaborazione coordinata e continuativa ed altri rapporti di lavoro flessibile, solo dietro autorizzazione della Giunta Regionale. Si precisa inoltre che non è consentita l’attivazione di nuovi comandi ed è consentita l’acquisizione di personale attraverso mobilità solo in presenza di una corrispondente mobilità in uscita; gli incarichi di consulenza tecnica, sanitaria e amministrativa e il rinnovo di quelli esistenti devono essere autorizzati dalla Giunta regionale. Permane inoltre il divieto di acquisire beni durevoli, servizi e prestazioni sanitarie di importo superiore a duecentomila euro.
DGR n. 568 del 15 maggio 2006, Linee guida per la gestione delle liste di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali (BUR n. 54 del 20.05.2006)
Il provvedimento definisce alcune indicazioni per una gestione efficiente delle liste di attesa sia per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, sia di ricovero; in primo luogo, si precisa che è necessario rilevare il tempo di attesa solo sulle prime visite e sui primi accertamenti, (individuando quelle prestazioni che non vanno inserite nella lista in quanto previste all’interno della continuità diagnostico – terapeutica: controlli specialistici, prestazioni e/o accertamenti diagnostici successivi alla prima visita e necessari per la conclusione diagnostica o terapeutica, prestazioni previste dal programma regionale di screening per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, della mammella e del colon). A tal fine quindi è obbligatorio che le Aziende Ospedaliere, le Zone Territoriali, l’INRCA e le strutture private accreditate predispongano agende differenziate per le prima visite e per i controlli, mutuando la definizione di controllo dal nomenclatore tariffario. Le linee guida affrontano queste tematiche principali: regolamentazione delle liste di attesa (chiusura delle agende di attività, gestione delle agende CUP e delle agende a gestione diretta, pulizia periodica delle agende e over – booking; definizione dei tempi massimi di attesa, registro delle prenotazioni - strumento di vigilanza e controllo per il monitoraggio dei tempi di attesa; campagne di informazione/comunicazione ai cittadini (sulla base dei dati estrapolati dai registri); qualificazione e selezione della domanda e gestione delle richieste secondo criteri di priorità; governo delle liste di attesa (razionalizzazione della domanda e dell’offerta); sistema informativo per l’attività specialistica ambulatoriale (dati relativi ella prenotazione e alle prestazioni erogate, referto specialistico); caratteristiche generali del Sistema Unificato di Prenotazione del Servizio Sanitario Regionale (CUP).
DGR n. 511 del 8 maggio 2006, Servizio Sanitario Regionale – Individuazione delle Aree Vaste – Direttiva al direttore generale dell’azienda sanitaria unica regionale in attuazione della L.R. 13/2003 e Dgr 1704/2005 (BUR n. 52 del 23.05.2006)
La delibera illustra le modalità metodologiche seguite per la realizzazione di un modello sanitario regionale a rete finalizzato a migliorare il sistema di erogazione dei sevizi, ad innalzare i livelli di efficienza dei processi amministrativo/tecnico/logistici, a qualificare gli strumenti di gestione strategica del personale, a valorizzare quindi le sinergie di offerta dei servizi sanitari, socio – sanitari di più Zone Territoriali attraverso l’istituzione di Aree Vaste. Per area vasta è inteso un ambito di riferimento corrispondente ad un bacino di utenza sufficientemente ampio e significativo in termini di massa critica di attività prodotte e fornite, idoneo per azioni gestionali, collaborazioni ed integrazione di funzioni, finalizzato ad accrescere le economie di scala e migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi. Si precisa che a livello di area vasta sono gestite attività non specificamente sanitarie: acquisto di beni e servizi, esecuzione di lavori, gestione del patrimonio immobiliare, attività amministrative relative al personale, coordinamento di primo livello della programmazione zonale . . .). In base ai macro criteri tecnico-funzionali descritti ed elencati (assetto demografico, assetto della rete d’offerta sanitaria e socio-sanitaria, alcune aree patologiche di particolare utenza ed i correlati bacini d’utenza, i flussi di mobilità sanitaria, l’assetto degli insediamenti, assetto della viabilità, contesto economico-produttivo) sono stati individuati cinque aree vaste : Area Vasta n. 1: Zona 1 Pesaro – Zona 2 Urbino – Zona 3 Fano; Area Vasta n. 2: Zona 4 Senigallia – Zona 5 Jesi – Zona 6 Fabriano – Zona 7 Ancona; Area Vasta n. 3: Zona 8 Civitanova Marche – Zona 9 Macerata – Zona 10 Camerino; Area Vasta n. 4: Zona 11 Fermo; Area Vasta n. 5: Zona 12 S. Benedetto del Tronto – Zona 13 Ascoli Piceno.

SANITÀ

DGR n. 293 del 22 marzo 2006, Protocollo di intesa per l’area del Comune di Ancona ex Umberto I – Prospettive di intervento Approvazione – Pubblicazione (BUR n. 43 del 27.04.2006)
La delibera approva il protocollo d’intesa tra Regione Marche, Comune di Ancona, ASUR, Az. Ospedaliera – Universitaria Osp. Riuniti Ancona e Zona Territoriale 7 di Ancona per l’area del Comune di Ancona ex Umberto I. Il documento precisa che per far fronte alle crescenti esigenze di assistenza agli anziani, il Comune di Ancona (dove è presente una percentuale del 24% circa di ultra sessantacinquenni – quasi un abitante su quattro) ha previsto di rivedere l’utilizzo e modificare la destinazione d’uso di alcune strutture – in accordo con la proprietà: - Poliamburatorio di Viale della Vittoria, da trasformare in abitazioni, per favorire l’insediamento di nuove famiglie; - ex Lancisi da destinare a residenza, tenuto conto della emergenza abitativa del Comune e delle esigenze delle categorie deboli (single, separati con prole, giovani coppie, categorie meno abbienti). Per quanto riguarda il piano di recupero dell’area ex Umberto I, l’Azienda “Opsedali Riuniti” ha previsto la vendita dei padiglioni 1,2 e 3; il padiglione 1 prevede l’allocazione di strutture Emergenza/Potes, continuità assistenziali, Ambulatori specialistici (esclusa l’attività di mammografia), spazi per attività riabilitative e ludiche a servizio della struttura residenziale contigua e del territorio, il centro di cardiologia ambulatoriale; la ristrutturazione dei Padiglioni n. 2 e 3 prevede una destinazione sanitaria e socio – assistenziale, con l’allocazione di . 70 posti letto di residenzialità anziani tra Residenze Sanitarie Assistenziali e Residenze Protette. Le parti si impegnano inoltre all’attivazione nei nuovi locali dell’ex Umberto I del poliambulatorio ex Viale della Vittoria comprensivo del Servizio di cardiologia, di una silo nido aziendale (azienda ospedaliera “Riuniti”), la realizzazione presso l’ospedale INRCA di un Punto di primo intervento a servizio di tutta la città per le cure urgenti di minore gravità.

SANITA’

DGR n. 1704 del 28 dicembre 2005, Art. 3, comma 2, della L.R. n.13/2003. Direttiva concernente le modalità di esercizio delle funzioni dell’Azienda sanitaria unica regionale (ASUR), (BUR n. 4 del 10.01.2006)
In riferimento alla riorganizzazione del Servizio sanitario regionale, la delibera individua con precisione le funzioni che rimangono affidate alle tredici zone territoriali (che a partire dal 1° gennaio 2006 non hanno più la personalità giuridica). Viene riconosciuta alle zone territoriali l’autonomia nell’esercizio delle attività di programmazione e gestione dei servizi sanitari e socio – sanitari necessaria per assicurare le prestazioni incluse nel LEA e l’equo accesso ai servizi organizzati nel territorio; si prevede inoltre di individuare un riferimento sovrazonale (definito di “area vasta”) per l’esercizio delle funzioni amministrative, tecniche e logistiche, al fine di garantire l’integrazione funzionale tra più zone con ambiti territoriali confinanti. Queste alcune delle principali funzioni dell’ASUR stabilite a decorrere dal 1° gennaio 2006: - a livello aziendale: indirizzo, programmazione, valutazione e controllo, regolazione dell’assetto organizzativo e del funzionamento aziendale, contabilità e bilancio e controllo di gestione; - a livello zonale, le zone territoriali (dotate di autonomia gestionale e tecnico - professionale) programmano ed erogano servizi sanitari e socio – sanitari nel rispettivo ambito, assicurando la gestione complessiva nell’intero ambito (il direttore di zona conserva anche la titolarità nella gestione del personale); - a livello di area vasta sono gestite – attraverso i centri servizi – le attività non specificamente sanitarie concernenti acquisto di beni e servizi, esecuzione di lavori, gestione di patrimoni immobiliari, gestione di magazzini e dello logistica, attività amministrative relative al personale dipendente e convenzionato.
DGR n. 1563 del 05 dicembre 2005, Artt. 3 e 28 della Lr 13/2003 – Indirizzi all’ASUR relativi agli adempimenti necessari a concludere il processo di fusione al termine del periodo transitorio (BUR n. 115 del 20.12.2005)
Il provvedimento definisce le linee guida per favorire le tredici zone territoriali - in cui si articola l’ASUR - nel processo di fusione per incorporazione che ha dato origine all’Azienda sanitaria unica regionale. E’ terminato infatti il periodo transitorio biennale stabilito dalla LR 13/2003. La delibera precisa che, a decorrere dal 1 gennaio 2006, le tredici zone territoriali perdono la personalità giuridica e tutti i rapporti giuridici delle singole zone passano a far capo all’ASUR: per permettere il funzionamento dell’ASUR i direttori di zona devono comunicare all’ASUR – entro il 23 dicembre 2005 - tutti i rapporti giuridici passivi e attivi in corso che vengono trasferiti (personale, cause in corso, contratti con scadenza successiva al 31 dicembre, fornitori, soggetti convenzionati per ogni categoria, debiti e crediti, eventuali partecipazioni societarie) e i bilanci degli ultimi tre esercizi.
DGR n. 1172 del 10 ottobre 2005, Recepimento ed attuazione dell’accordo sancito il 06 febbraio 2003 tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in materia di benessere degli animali da compagnia e pet – therapy (BUR n. 97 del 04.11.2005)
Con questo provvedimento la Regione si impegna a promuovere iniziative rivolte a favorire una corretta convivenza tra le persone e gli animali da compagnia, nel rispetto delle esigenze sanitarie, ambientali e del benessere degli animali. Si precisa che, chiunque conviva con un animale da compagnia (vale a dire ogni animale tenuto o destinato ad essere tenuto dall’uomo, per compagnia o affezione senza fini produttivi o alimentari) è responsabile della sua salute e del suo benessere e deve provvedere alla sua sistemazione e a fornirgli adeguate cure e attenzioni; il proprietario di cani deve provvedere alla iscrizione all’anagrafe canina e infine chi svolge attività di commercio, allevamento e custodia di animali da compagnia deve essere in possesso dell’autorizzazione rilasciata dall’Autorità sanitaria locale competente per territorio. Sono previsti programmi di formazione, informazione ed educazione per affermare il rispetto egli animali e la tutela del loro benessere (fisico ed etologico) e promuovere l’utilizzazione degli animali da compagnia ai fini della pet - therapy. Vengono inoltre individuate alcune iniziative per agevolare la diffusione dei nuovi orientamenti clinico – terapeutici con i cani per disabili e con le tecniche della pet-therapy: mantenimento del contatto delle persone, anziani e bambini (residenti presso strutture residenziali o ricoverate presso istituti di cura) con animali da compagnia di loro proprietà o con animali utilizzabili per la pet-therapy; rendere tutti i luoghi pubblici (anche i mezzi di trasporto) accessibili anche ai cani di accompagnamento per disabili.

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