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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
Parole
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REGIONALE (Marche)

Deliberazione n. 906 del 28/07/2014, L. 68/99 – Linee guida per la gestione del Fondo nazionale per il diritto al lavoro dei disabili (BUR n. 79 del 18.08.2014)
Con il Provvedimento la Regione affida alle Province la concessione ed erogazione dei contributi, previsti dall’art. 13 della L. 68/99, all’assunzione del disabile a tempo indeterminato calcolati sulla base del costo salariale annuo (inteso al netto di eventuali sgravi contributivi). L’importo della copertura finanziaria del presente atto, intesa come disponibilità del Bilancio regionale 2014, è di € 5.699.512,59. L’incentivo può essere erogato nella misura massima del 60% del costo salariale annuo se il disabile assunto a tempo indeterminato ha una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o nella misura massima del 25% del costo salariale annuo se il disabile assunto a tempo indeterminato ha una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79%. I soggetti beneficiari sono: i datori di lavoro privati che abbiano effettuato assunzioni di lavoratori disabili a tempo indeterminato, i quali per accedere ai contributi devono aver stipulato la convenzione ai sensi dell’art. 11 e/o dell’art. 12 bis comma 5 lett. d) L. 68/99 e presentato alla competente Provincia richiesta di ammissione alle agevolazioni e proceduto entro il 31 dicembre dell’anno precedente all’assunzione o alla trasformazione a tempo indeterminato della persona disabile. La concessione delle agevolazioni previste è sempre subordinata alla disponibilità delle risorse del Fondo nazionale e alla verifica della permanenza dei rapporti di lavoro.
Deliberazione n. 1396 del 7 ottobre 2013, Approvazione Programma attuativo di allocazione delle risorse per aree di intervento del Fondo nazionale per le non autosufficienze annualità 2013 (D.M. 20 Marzo 2013)
Il provvedimento definisce il programma attuativo di allocazione delle risorse per aree di intervento del Fondo nazionale per le non autosufficienze annualità 2013; in particolare, vengono determinati le Area prioritaria di intervento e gli Interventi a favore di persone con disabilità gravissime. Lo stanziamento complessivo è di euro 7.947.500,00: 5.563.250,00 da destinare alla prima tipologia di intervento; 2.384.250,00 euro al secondo. Queste le aree di intervento prioritarie descritte nell'intervento: previsione o rafforzamenti di punti di accesso alle prestazioni e ai servizi localizzati negli ambiti territoriali da parte di Aziende sanitarie e Comuni, al fine di agevolare e semplificare l'informazione e l'accesso ai servizi socio-sanitari; attivazione o rafforzamento del supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia attraverso l'incremento dell'assistenza domiciliare; previsione di un supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia anche con trasferimenti monetari condizionati all'acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliari o alla fornitura diretta da parte degli stessi familiari; previsione di un supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia anche con interventi complementari all'assistenza domiciliare, a partire dai ricoveri di sollievo in strutture sociosanitarie. La delibera inoltre descrive l'azione "intervento a favore di persone con disabilità gravissime", specificando che la Regione intende in questo modo potenziare l'intervento "Assistenza domiciliare Indiretta al disabile in situazione di particolare gravità" (come previsto dalla L. 104/92); in questo modo le famiglie potranno ricevere un sostegno più adeguato al carico di assistenza cui devono far fronte, utilizzando inoltre un iter proceduale ben consolidato sul territorio marchigiano a livello di Ambito Territoriale Sociale.
Deliberazione n. 776 del 28 maggio 2013, “Comunità Socio Educative Riabilitative residenziali per disabili gravi – Co.S.E.R. – Modifica DGR n. 23 del 21.01.2013 (BUR n- 46 del 14.06.2013)
Il provvedimento prevede una modifica alla DGR n. 23 del 21 gennaio 2013, che definiva i criteri per l'individuazione delle Co.S.E.R. (Comunità Socio-Educative Ribilitative per disabili gravi) e per il cofinanziamento regionale. Si stabilisce che, in attesa della riorganizzazione del sistema tariffario regionale delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali, viene mantenuta la cifra di euro 115,00 (individuata nella DGR 449/2010), come importo di riferimento della retta giornaliera di degenza per ogni ospite rispetto alla quale la Regione compartecipa al 50 %, quindi con un contributo pari a 57,50 euro. Per quanto riguarda invece la quota restante della retta giornaliera di degenza per ospite, viene così ripartita: metà a carico delle Aree Vaste dell’ASUR Marche; metà a carico dei Comuni di residenza dei disabili ospiti (con la detrazione della compartecipazione degli utenti, calcolata sui redditi personali dell’interessato compresa l’indennità di accompagnamento).
Deliberazione n. 735 del 20 maggio 2013, Riduzione della frammentazione della Rete Ospedaliera, Riconversione delle piccole strutture ospedaliere e Riorganizzazione della Rete Territoriale della Emergenza – Urgenza della Regione Marche in attuazione della DGR 1696/2012 (BUR n. 43 del 07.06.2013)
Con questa delibera la Regione intende promuovere una serie di interventi per ridurre l'attuale frammentazione della rete ospedaliera marchigiana, rappresentata dalla presenza di 33 strutture pubbliche, con una dotazione media di 166 posti letto per struttura (mentre la media nazionale è di 315 posti letto). Si rende quindi necessaria una rimodulazione dei posti letti ospedalieri, con la realizzazione di interventi per la riorganizzazione dei sistemi di cura ospedale - territorio, e per la riduzione della frammentazione della rete ospedaliera. E' prevista quindi la realizzazione di una nuova visione del Servizio sanitario regionale, basata su reti cliniche integrate, tra ospedale e territorio, con la nascita della Casa della Salute, un centro di riferimento per l'assistenza socio - sanitaria dei cittadini, dove verranno ricollocati i servizi distrettuali, sociali e di prevenzione, le attività ambulatoriali specialistiche extra ospedaliere e dove possono essere previste anche funzioni di lungodegenza post - acuzie e/o riabilitazione funzionale - per la continuità della presa in carico del paziente post acuto e per rafforzare l'integrazione con l'ospedale soprattutto in relazione alle dimissioni protette - sia posti di letto Day Surgery - per favorire la delocalizzazione di attività chirugiche di bassa e media complessità - . Queste strutture, avranno una complessità diversa in base alle caratteristiche oro - geografiche del territorio e alla densità della popolazione. il modello assistenziale si basa sui principi e sui criteri contenuti nel documento minesteriale sui LEA. Nella delibera vengono quindi descritti in dettaglio i criteri di riconversione della Case della Salute di ciascuna Area Vasta: Saccorvaro, Cagli, Fossombrone, Chiaravalle, cingoli, Sassoferrato, Loreto, Recanati, Tolentino, Treia, Matelica, Montegiorgio, Sant'Elpidio a Mare.
Legge regionale 5 febbraio 2013, n. 3, Interventi regionali per il recupero, la restituzione e la donazione ai fini del riutilizzo di medicinali in corso di validità (BUR n. 9 del 14.02.2013)
Con questo provvedimento, la Regione definisce alcune disposizioni per promuovere iniziative volte ad incentivare il riutilizzo di farmaci inutilizzati e in corso di validità, a sostegno della solidarietà sociale, del contenimento della spesa farmaceutica e della tutela della salute. A tal fine si impegna a realizzare un regolamento che stabilisca: caratteristiche dei medicinali idonei al recupero, alla restituzione ed alla donazione; condizioni ed ambiti e soggetti beneficiari; verifiche obbligatorie sui medicinali idonei al recupero, alla restituzione ed alla donazione; individuazione – da parte dell’ASUR – dei punti di raccolta (comprese le farmacie convenzionate) al fine di garantire una distribuzione uniforme su tutto il territorio regionale; predisposizione dei moduli attestanti la volontà del detentore o di un suo familiare (erede) di donare i farmaci in proprio possesso. Nella legge vengono inoltre concordate altre iniziative: promozione campagne di informazione rivolte ai cittadini sulle modalità di donazione; l’impegno da parte dell’ASUR di vigilare sulle attività di recupero, donazione e restituzione dei medicinali e sullo svolgimento delle verifiche obbligatorie, elaborando inoltre entro il 31 dicembre di ogni anno, una nota riassuntiva e riepilogativi con i dati relativi a quantità, tipologia dei medicinali recuperati/restituiti/donati.
Deliberazione n. 1789 del 28 dicembre 2012, L.R. 30 maggio 2012, n. 15. Articoli 4 e 10. Criteri e modalità per l'iscrizione e la cancellazione nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato (art. 4) ed esercizio del potere di vigilanza sulle stesse (art. 10) (BUR n. 5 del 25.01.2013)
Con questo provvedimento vengono definiti criteri per l’iscrizione e la cancellazione delle organizzazioni di volontariato nel registro regionale istituito dall’art. 3 della L.R. n. 48/95”; il registro si articola nelle seguenti sezioni: socio-sanitaria socio assistenziale e tutela dei diritti; tutela e protezione animali; cultura : valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale; tutela e valorizzazione ambientale; protezione civile. Si precisa che la tenuta del registro regionale delle organizzazioni di volontariato è attribuita alla Posizione di funzione IPAB, infanzia, famiglia e gestione di albi e registri regionali — Dipartimento salute e servizi sociali è che la responsabilità del procedimento di iscrizione nella competente sezione spetta al Dirigente del Servizio della Posizione di funzione presso la sezione di riferimento. Si precisa inoltre che ai Dirigenti dei Servizi o delle Posizioni di Funzione competenti spetta anche la funzione di vigilanza sul funzionamento e sulle attività svolte dalle organizzazioni e di aggiornamento del registro. In allegato alla delibera il documento contenente i requisiti necessari per ottenere l'iscrizione al registro regionale delle organizzazioni di volontariato e modalità per la presentazione delle domande.
Legge regionale 3 dicembre 2012, n. 39, "Promozione dell’attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari per contrastare la povertà e il disagio sociale" (BUR n. 118 del 13.12.2012)
Con questa delibera la regione si fa promotrice di una serie di interventi di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari a favore delle persone in stato di povertà o di grave disagio sociale. Nel provvedimento vengono definite le eccedenze alimentari (prodotti agro-alimentari invenduti e destinati all'eliminazione dal circuito alimentare, i prodotti agricoli non raccolti, i pasti non serviti dagli esercizi di ristorazione e di somministrazione collettiva) e non alimentari (prodotti per la casa, abbigliamento e vestiario, biancheria, articoli tessili, mobili ed articoli per l'arredamento, articoli per la pulizia, articoli igienico sanitari e simili, oggetti per lo sport e il tempo libero, prodotti di cartoleria, libri, giocattoli....). In questa attività di raccolta e distribuzione vengono coinvolti: gli enti locali, le cooperative sociali, le associazioni di promozione sociale, le ONLUS (che hanno svolto questa attività per almeno due anni). A tal fine la Regione prevede la concessione di finanziamenti, per svolgere le attività di recupero di distribuzione e per programmare interventi formativi/informativi; criteri e modalità di distribuzione dei finanziamenti tra i soggetti distributori verranno definiti con successivo provvedimento.
Legge regionale n. 34 del 26 novembre 2012, "Interventi per la valorizzazione del pensiero e dell’opera di Maria Montessori" (BUR n. 116 del 06.12.2012)
Con questo provvedimento la Regione intende promuovere la conoscenza e la divulgazione, al livello regionale, nazionale e internazionale del pensiero e dell'opera di Maria Montessori, e la ricerca sul metodo pedagogico montessoriano e sulle possibili applicazioni nelle attività formative e didattiche degli asili nido, delle scuole d'infanzia e primarie. A tal fine la Regione stabilisce la concessione di finanziamenti per: realizzazione di convegni, seminari di studio, ricerca e pubblicazioni sulla vita e sull’opera di Maria Montessori; recupero di testi originari di Maria Montessori (per ampliare il patrimonio museale e quello librario della biblioteca della Fondazione Chiaravalle - Montessori; attivazione di un polo regionale per l’organizzazione di corsi di formazione ed aggiornamento degli educatori; attuazione di iniziative a carattere didattico finalizzate alla divulgazione dell’opera della pedagogista.
Legge regionale n. 32 del 19 novembre 2012, “interventi in favore delle persone con disturbi specifici di apprendimento” (BUR n. 114 del 29.11.2012)
La legge regionale 19 novembre 2012, n. 32 disciplina gli interventi in favore delle persone con disturbi specifici di apprendimento (DSA). In particolare, la Regione: assicura adeguate possibilità di screening, diagnosi e riabilitazione precoce del DSA; promuove attività di formazione e aggiornamento degli operatori socio-sanitari; promuove iniziative volte a preparare e sensibilizzare le famiglie sulle problematiche connesse ai disturbi specifici di apprendimento; promuove iniziative volte alla comunicazione e alla collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e formazione; incentiva, previa intesa con le autorità scolastiche, l’utilizzo di strumenti informatici riferiti ai bisogni educativi degli alunni con DSA. È istituito il Comitato tecnico-scientifico sui DSA, organo consultivo della Regione per gli interventi previsti dalla presente legge e, in particolare, esprime parere sugli atti e sui requisiti per l’autorizzazione e per l’accreditamento delle strutture preposte ad effettuare la diagnosi dei DSA, svolge attività di monitoraggio e valutazione degli interventi.
Legge regionale n. 29 del 15 ottobre 2012, "Orme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà" (BUR n. 102 del 28/10/2012)
La Regione Marche, con questa legge intende promuovere la realizzazione di centri di assistenza e mediazione familiare al fine di fornire un sostegno alla coppia in fase di separazione o divorzio per raggiungere un accordo sulle modalità di realizzazione dell’affidamento congiunto previsto dalla legge 8 febbraio 2006, n. 54; la stipula di accordi e intese con il Ministero di Giustizia per garantire nei tribunali le prestazioni dei servizi sociali di mediazione familiare, in particolare nei procedimenti di separazione giudiziale; misure di sostegno al reddito per far fronte alla necessità abitative dei coniugi separati legalmente o divorziati e dei coniugi in fase di separazione o divorzio non assegnatari della casa familiare e in situazione di grave difficoltà economica garantendo così le condizioni per continuare a svolgere in modo adeguato il ruolo genitoriale; l’istituzione di servizi informativi e di consulenza legale finalizzati a rendere effettivo l’esercizio del ruolo genitoriale in caso di separazione. Sono esclusi dai sopracitati benefici i soggetti condannati con sentenza passata in giudicato per reati contro la persona.

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